Non si salvano neanche le Marche dall'essere pattumiera dei rifiuti tossici industriali del Nord. Secondo quanto scoperto dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Ancona, ci sono rifiuti provenienti soprattutto da Veneto e Lombardia e smaltiti illegalmente al ritmo di sei o sette camion al giorno.
Abbiamo appreso che l'invio dei rifiuti di Lecce destinati a Taranto era stato concordato (o meglio, mal concordato) fra Provincia di Taranto e Regione Puglia senza informare i cittadini. Abbiamo inoltre letto delle dichiarazioni dell'assessore regionale all'Ambiente Michele Losappio in cui egli criticava il presidente della Provincia Florido per aver prima detto sì all'invio dei rifiuti e poi di no. Bene, dopo essere stati considerati come sudditi (che non avevano diritto neppure a sapere di tutta questa storia) che cosa ci resta fare? E così abbiamo inviato all'assessore Losappio questa lettera in stile fantozziano ma con linguaggio seicentesco, riecheggiante le storiche digressioni manzoniane dei Promessi Sposi. Sudditi siamo trattati e da sudditi gli scriviamo.
Al dodicesimo anno di commissariato straordinario di governo per l'emergenza rifiuti, Napoli e la Campania non trovano ancora una via d'uscita. Il Piano Regionale per l'uscita dallo stato d'emergenza, varato oltre dieci anni fa dall'allora presidente della giunta regionale Rastrelli, è fallito pienamente.
Una terra violata. Risorse a uso e consumo personale. A scapito del pianeta terra e delle generazioni future. La Giornata per il Creato accende i riflettori delle coscienze sul problema ecologico.
Vorrei raccontare una lunga storia. E' la storia dello smaltimento illecito dei rifiuti in Campania, ma è una storia lunga, da raccontare a puntate, quindi comincerò da una piccola analisi, a partire da un documento istituzionale.
Dimmi quanti rifiuti produci e ti dirò quanto sei ricco. Come scoprire che cambiare il modo di produrre e smaltire i rifiuti significa cambiare la società.
Il consumo, data la grande quantità di rifiuti che comporta, può essere definito come una produzione di rifiuti. Trattare l’argomento rifiuti è diventato quindi un tabù e questa enorme quantità di rifiuti che produciamo è diventata lo specchio della nostra società. Vediamo cosa succede ad una lattina...
L'allarme è delle istituzioni scientifiche locali: i rifiuti tecnologici indiani sommati a quelli importati dagli Stati Uniti stanno distruggendo l'aria e l'ambiente
2 novembre 2004 - Punto Informatico
Aggiornamenti sugli ultimi dati riguardanti rifiuti, energia, traffico.
A Parigi la riunione dei trenta paesi più industrializzati sulle emergenze
ambientali. Smog, rifiuti e spreco dell'acqua le spine nel fianco del nostro
paese. Per il ministro Matteoli necessarie risorse per 10 miliardi in dieci
anni
Un milione di tonnellate di rifiuti tossici e cancerogeni prodotti nelle industrie pesanti del nord Italia sono stati smaltiti per anni in impianti del Sud. Sgominata la banda che gestiva il traffico
Gli ambientalisti non sono soddisfatti ma i grossi nomi della telefonia americana stanno per lanciare un programma che dovrebbe diminuire l'impatto ambientale dei cellulari
Con questa ordinanza verrebbe vietata anche una iniziativa di volantinaggio e sensibilizzazione dei turisti sui temi della pace e del rispetto dei diritti umani. Si promuove un'idea di turismo ridotto a svago passivo, privo di confronti con la realtà sociale e che limita persino la democrazia.
I metalmeccanici FIM-FIOM-UILM intervengono sulla Palestina: "Restare in silenzio è impossibile". I sindacalisti denunciano: "Questo è un massacro. È occupazione. È apartheid".
Sono strumenti partecipativi e decentrati che consentono di fare informazione dal basso. E' stato inoltre da oggi attivato www.noriarmo.it che rappresenterà sul web un riferimento sempre aggiornato per i gruppi impegnati nel movimento contro il riarmo.
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA
Fotografi colpiti volontariamente dal lancio di lacrimogeni della polizia durante i cortei di protesta, aggressioni ai giornalisti e minacce sui canali social
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