Il 3 aprile, presso la Facoltà di Giurisprudenza, si è affrontato il tema dei dubbi di costituzionalità della legge che pone nel nulla il sequestro degli impianti Ilva. La sentenza della Consulta chiarirà in che termini tali dubbi siano stati ritenuti infondati e in parte non esaminabili. Intanto il procedimento penale continua
10 aprile 2013 - Lidia Giannotti
Abrogazione del decreto- legge n. 207/2012, detto Salva ILVA ma applicabile ad altri casi
Il Governo Monti, con il D.L. n. 207, ha trasfuso in una legge l'AIA rilasciata all'Ilva di Taranto. Se questa legge non sarà abrogata, basterà un'AIA riesaminata dal Ministro dell'Ambiente per vietare ai giudici di tutta Italia di fare il necessario per salvaguardare la salute (il 9 aprile la Consulta si pronuncerà sulla violazione di ben 17 articoli della Costituzione, evidenziata dal GIP di Taranto).
"Spezia Via Dal Carbone" organizza un sit-in davanti a una scuola di Fossamastra (SP) e chiama a raccolta i genitori del quartiere, in concomitanza con la marcia di Taranto contro il Salva-Ilva
"Il 9 Aprile 2013 il Coordinamento Valle del Sacco parteciperà con una sua delegazione al sit-in indetto da NOWAR e Peacelink dinanzi al palazzo di Montecitorio". In quella data ci sarà il pronunciamento sull’incostituzionalità del cosiddetto “decreto salva-ILVA”
6 aprile 2013 - Lidia Giannotti
7 aprile, 9 aprile: città di Taranto in prima linea contro il Salva-Ilva
Da decenni imprese senza scrupoli lasciano dietro di loro territori sconvolti, malattia e morte. Ma nessuno immaginava che, con i dati di cui disponiamo, invece di obblighi e garanzie, si approvasse un decreto che autorizza grandi imprese a compiere “provvisoriamente” reati come il disastro ambientale e l’avvelenamento di alimenti. Anche Anonymous lancia per il 7 aprile una giornata di sensibilizzazione e di partecipazione. Il 9 aprile, sit-in a piazza Montecitorio
Ti proponiamo di firmare questo appello per cancellare la legge 231/2012 che toglie alla magistratura la possibilità di sequestrare gli stabilimenti inquinanti. Clicca qui per firmare http://tinyurl.com/co3f7l5
1 aprile 2013 - Associazione PeaceLink
Cominciamo dai centri contaminati dove tutti abbiamo capito
I nostri territori sono oltraggiati. Le malattie dei nostri figli sono grafici da non collegare, per confonderci. Ma non è ancora finita: riescono a fare leggi per fermare i giudici. Basta. Servono garanzie per i territori prima di metterli nelle mani di un industriale. La nostra incolumità deve essere sacra. Diciamolo nelle piazze, a cominciare da Taranto, Brescia, Gela, da Colleferro ...
1 aprile 2013 - Associazione PeaceLink
Riccardo Iacona ha puntato le telecamere di Raitre su un cancerogeno di nome PCB
E' andato in onda un servizio impressionante su Raitre. Il PCB è un distruttore del sistema endocrino ed è correlabile al diabete e ai tumori al fegato, alla mammella, alla tiroide. Quello che i telespettatori devono sapere è che il PCB che ha contaminato Brescia ha contaminato anche Taranto. A Brescia si fabbricava il PCB. A Taranto lo si usava. Il 90% del PCB fabbricato a Brescia finiva a Taranto in un fluido noto come "apirolio" e gli operai dell'acciaieria locale si lavavano le mani con quel liquido prima di mangiarsi il panino.
31 marzo 2013 - Alessandro Marescotti
Ricerca e prevenzione. Quali priorità per la salute e l’ambiente in Puglia?
Polveri al quartiere tamburi, sequestro prodotti ilva, i debiti dell'azienda, chi si occuperà del futuro degli operai, il governo?
22 marzo 2013 - Luciano Manna
L'acciaio la fabbrica e i suoi addetti sono uomini - come quelli della Marina Militare, dai "petti più forti del ferro che cinge le nostre navi" - mentre la città stretta fra gli uni e gli altri è donna.
"Tutte le zone sottosviluppate richiedono un vero e proprio salto ".
La frase simbolo della politica industriale del dopo guerra mostra tutti i suoi limiti nel caso ILVA; ora invece del salto forse si vorrebbe la decrescita?
Mentre si concludeva la campagna elettorale ed i cittadini di Taranto iniziavano ad andare a votare lo stabilimento Ilva di Taranto dimostrava loro tutta la sua forza produttiva
Sconsigliabile raccogliere lumache in terreni incolti, da evitare la caccia di fauna selvatica e l'allevamento di galline ovaiole da cortile per l'autoconsumo "deve essere attuato con rigorose cautele"
La senatrice Anna Finocchiaro ha dichiarato di essere favorevole alla conversione in legge del decreto che dissequestra l'area a caldo dell'Ilva di Taranto.
Taranto. Sei miliardi i danni all'ecosistema tarantino stimati da Peacelink. Intanto i cittadini pagheranno 600mila euro al futuro al "garante". Di cosa?
21 dicembre 2012 - Gabriele Caforio
Chi ha votato a favore del decreto da molti soprannominato "Salva-Ilva"?
Il voto parlamentare aveva lo scopo di dissequestrare gli impianti che la Procura di Taranto aveva sequestrato in quanto reputati dannosi per la salute dei cittadini e dei lavoratori e per l'ambiente, sulla base di perizie della magistratura e di un incidente probatorio a cui avevano potuto partecipare anche i periti dell'Ilva. Sulla base di queste ricerche ambientali ed epidemiologiche si è appurato un eccesso di mortalità pari a trenta decessi annui, che gli esperti della Procura attribuiscono alle emissioni industriali. La black list è formata dai deputati che hanno votato per il decreto del governo che limita le prerogative della magistratura in tema di sequestro degli impianti in stabilimenti (come l'Ilva) ritenuti di interesse strategico per la nazione.
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
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