Nella città dei due mari un comitato promuove un referendum sulla chiusura dello stabilimento siderurgico. Ma sull’iniziativa molti sono i dubbi: come risponderanno i cittadini? Cosa accadrà in caso di vittoria dei sì? E se invece vincesse il no?.
Cesare lo chiama «l'accampamento degli indiani». Per via del fumo che è ovunque. Insieme a quell'odore di gas. E la polvere rossa, se c'è vento, ti entra negli occhi: «Chiudere l'Ilva? è impossibile. Non ci credo neanche se lo vedo».
I cittadini della città pugliese chiedono che la ‘fabbrica della morte’ venga chiusa. Il referendum è il mezzo per farsi sentire. L’idea del referendum è del comitato ‘Taranto Futura’, che già dichiara “vittoria”.
L'iniziativa del Comitato Taranto Futura bocciata dal governatore Nichi Vendola «Il siderurgico di Taranto dà lavoro diretto o indiretto a 25mila famiglie; non si vince la sfida con la globalizzazione impugnando l'arma della pizzica. Senza la grande impresa non si va da nessuna parte. E' essenziale invece l'ambientalizzazione degli apparati produttiv nel capoluogo jonico dove più acuta è la crisi ambientale»
«Aver ottenuto il referendum è un fatto molto positivo. L'eventuale chiusura dell'Ilva o quanto meno del-l'area a caldo, che è la più inquinante, farà bene alla salute collettiva. Noi chiediamo ai tarantini di esprimersi su tale quesito».
I cittadini potranno esprimersi sulla chiusura dello stabilimento Il voto ha valore consultivo. Il Comitato Taranto Futura: «Vittoria». Il comitato: «Ora sicuramente metteranno in mezzo il solito spauracchio della disoccupazione»
«E' un fatto positivo che si debba fare il referendum. Così finalmente sapremo se i tarantini veramente vogliono che l'Ilva chiuda; Io avevo già sollecitato gli uffici amministrativi a portare a termine gli adempimenti per metterci nelle condizioni di offrire ai cittadini la possibilità della consultazione diretta».
Losappio e l'opposizione: è meglio la lotta all'inquinamento. L'assessore all'Ecologia: «Rendere lo stabilimento compatibile con la salute e il territorio». Forte (Cgil): «Taranto non esiste senza l'Ilva»
I giudici amministrativi di Lecce accolgono il ricorso degli ambientalisti. Tre mesi al Comune per organizzare il voto. E mercoledì il Consiglio di Stato deciderà su un altro ricorso contro l´azienda
La sezione di Lecce del Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso presentato dal Comitato «Taranto Futura», emettendo un provvedimento con il quale intima al Comune di Taranto di organizzare entro 90 giorni il referendum consultivo sulla chiusura del siderurgico
Il Comitato «Taranto Futura» alla Regione: i 78 milioni di euro del Cipe non vanno destinati al risanamento ambientale. Non è una minaccia ma un invito rivolto alla Regione «ad attenersi all’elementare principio del buon andamento dell’amministrazione».
4 aprile 2008 - Sabrina Esposito
Il comitato «Taranto Futura» rilancia il referendum sull’Ilva
«Non andate a votare, o se ci andate, votate scheda bianca». E’ l'ultima iniziativa, dall’evidente sapore di provocazione, annunciata ieri dal Comitato «Taranto Futura». Ieri intanto a Palazzo di città l’iniziativa della «Sinistra Arcobaleno» su sicurezza e ambiente. Molte le testimonianze di operai. Chiesti nuovamente alla sanità pubblica reparti di cura per le malattie professionali più gravi.
Cento milioni di euro per i danni dell’inquinamento è la richiesta che sarà fatta all’azienda di Riva. il comitato «Taranto Futura», che ha lanciato anche un referendum cittadino in cui chiede la chiusura totale o, in alternativa, quella parziale del siderurgico, ha formalizzato la richiesta di un risarcimento danni di 100 milioni di euro per l’inquinamento ambientale, visto che la condanna dei vertici dell’azienda è ormai definitiva con sentenza della Cassazione.
Dallo stato di Puebla, il racconto di un'esperienza di resistenza e organizzazione comunitaria nata intorno alla coltivazione di caffé e all'opposizione a un megaprogetto minerario.
Questi episodi si inseriscono in un contesto più ampio di repressione nei confronti dei renitenti e degli obiettori di coscienza in Ucraina. Stepan Borysovych Bilchenko, assistente di laboratorio presso l'Università Nazionale Ivan Franko di Leopoli, è stato trovato privo di sensi nei pressi di Kiev.
Taranto ha dato troppo. Il dissalatore sul Tara sarebbe l’ultimo tassello di un vecchio puzzle di rapina, e non la tessera necessaria di un nuovo piano di rinascita e riscatto. L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha evidenziato ben 30 lacune e criticità.
10 febbraio 2025 - Marco Dalbosco (Dirigente scolastico Liceo "Galileo Ferraris" Taranto)
Dal 2014 al 2024 la spesa della Nato è cresciuta di oltre 250 miliardi di dollari, mentre quella russa ha avuto un incremento di 40 miliardi di dollari. Il raffronto è impietoso. Mercoledì prossimo ragioneremo di questo in un webinar del coordinamento contro l’invio di armi in Ucraina.
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