Ma le navi della NATO viaggiano con i transponder accesi?

La nave russa Alexander Shabalin avrebbe navigato al largo della Danimarca con i transponder spenti

Facciamo un po' di chiarezza sulla questione dei transponder nell'ambito della navigazione civile e militare. Il transponder è un sistema automatico di identificazione per evitare collisioni e per migliorare la sicurezza della navigazione.
27 settembre 2025
Redazione PeaceLink

La nave militare russa Alexander Shabalin avrebbe navigato al largo della Danimarca con i transponder spenti. La nave militare russa Aleksandr Shabalin

Ce lo riferisce il sito Open, il Mattino, il Messaggero e altre testate giornalistiche.

Il transponder è un sistema automatico di identificazione per evitare collisioni e per migliorare la sicurezza della navigazione.

E quindi la nave russa avrebbe dovuto tenere i transponder accesi?

Abbiamo provato a chiedere a ChatGPT: "Le navi militari Nato viaggiano con i transponder accesi o spenti?" "Lo strano caso della nave da guerra russa al largo della Danimarca col transponder spento"

Risposta di ChatGPT

Le navi militari (sia Nato che di altri paesi) non si comportano come le navi civili in materia di transponder.
Ecco i punti chiave.

  • Le navi civili devono usare il sistema AIS (Automatic Identification System), un transponder che trasmette in continuo la posizione, la rotta e la velocità, per motivi di sicurezza della navigazione.

  • Le navi militari sono esentate dall’obbligo di mantenere l’AIS sempre acceso. Possono spegnerlo o limitarne la trasmissione per motivi operativi e di sicurezza. Questo accade soprattutto in missioni militari, in aree di crisi o quando vogliono ridurre la propria visibilità.

  • Spesso però, in acque internazionali e in tempo di pace, le unità Nato mantengono acceso l’AIS in modalità limitata, trasmettendo solo alcune informazioni, per evitare collisioni con il traffico civile.

  • Nei casi di operazioni militari sensibili, scorte, esercitazioni o transiti in zone contese, è frequente che le navi viaggino con il transponder spento o criptato, risultando invisibili ai sistemi civili di tracciamento come MarineTraffic".

Altra curiosità: "I sottomarini hanno i transponder?"

Risposta di ChatGPT

I sottomarini, a differenza delle navi di superficie, non usano transponder AIS in immersione. Ecco perché:

  • La trasmissione radio VHF su cui funziona l’AIS non penetra l’acqua. Un sottomarino immerso non potrebbe comunicare via AIS.

  • La natura stessa del sottomarino è la furtività: viaggiare invisibile ai radar, ai satelliti e ai sistemi civili. Avere un transponder acceso ne vanificherebbe lo scopo.

  • In superficie, alcuni sottomarini (soprattutto in aree di traffico civile intenso o in tempo di pace) possono accendere un AIS commerciale o militare, ma solo temporaneamente e per ragioni di sicurezza della navigazione.

In pratica:

  • navi civili: AIS obbligatorio;

  • navi militari: AIS facoltativo;

  • sottomarini: niente AIS in immersione; in superficie solo se scelgono di attivarlo.

Se chiediamo a ChatGPT una scheda divulgativa ecco cosa possiamo imparare.

  • Cos’è l’AIS
    L’Automatic Identification System (AIS) è un sistema usato soprattutto dalle navi civili. Funziona come una specie di “carta d’identità elettronica” che trasmette in automatico via radio i dati principali di una nave: nome, posizione GPS, velocità, rotta, tipo di carico, porto di partenza e di arrivo.

  • Perché esiste
    Serve per la sicurezza della navigazione. Così le navi possono “vedersi” tra loro (anche al buio o con nebbia) e i centri di controllo del traffico marittimo possono monitorarle e prevenire collisioni.

  • Che rapporto ha col transponder:
    L’AIS funziona tramite un transponder VHF, cioè un apparecchio che trasmette e riceve dati in modo automatico.
    Quando il transponder AIS è acceso, la nave invia continuamente la sua posizione e riceve quelle delle altre.
    Se viene spento, la nave diventa invisibile ai sistemi civili che tracciano il traffico marittimo (come MarineTraffic o i radar costieri collegati all’AIS).

  • Differenza con un radar
    Il radar “vede” solo i riflessi fisici delle navi, ma non sa chi siano. L’AIS invece ti dice subito chi è quella nave, dove va e a che velocità.

Ultima domanda a ChatGPT:

Si legge nel titolo di una testata giornalistica: "La nave da sbarco Alexander Shabalin avrebbe navigato per giorni a poche decine di chilometri dagli aeroporti danesi. Nel Baltico, senza inviare segnali". Ma è plausibile che, tenendo i transponder spenti, sia sfuggita ai radar e ai sistemi di avvistamento della NATO in zona?

Risposta di ChatGPT

Domanda molto acuta.

La frase giornalistica può trarre in inganno.
Vediamo i punti chiave.

  • Spegnere il transponder (AIS) significa che la nave non invia più i dati civili di identificazione e rotta. Quindi su MarineTraffic o altri sistemi pubblici la nave “sparisce”.

  • Ma non significa affatto invisibilità. Le navi militari Nato (così come le autorità civili) hanno a disposizione:

    • Radar costieri e navali, che vedono qualsiasi oggetto in mare.

    • Satelliti di osservazione, che rilevano le navi giorno e notte.

    • Sistemi di sorveglianza elettronica (SIGINT), che captano le emissioni radio e radar delle unità.

    • Aerei da pattugliamento marittimo (es. P-8 Poseidon) che monitorano costantemente il Baltico.

  • Una nave da sbarco come la Alexander Shabalin è grande e lenta, impossibile da confondere con un peschereccio. Quindi la NATO sicuramente l’ha tracciata, anche se con il transponder spento.

Quello che cambia è solo la trasparenza verso il pubblico: i sistemi civili non la vedono, i sistemi militari sì.

Note: Se una nave militare tenesse i transponder accesi comparirebbe sul sito VesselFinde https://www.vesselfinder.com in quanto VesselFinder (come MarineTraffic e simili) raccoglie e mostra i segnali AIS provenienti dalle navi.
Se una nave militare tiene acceso il suo transponder AIS in modalità pubblica, i suoi dati possono quindi effettivamente comparire su quei siti: posizione, rotta, porto di partenza/arrivo, velocità.
Questo può spiegare la ragione per cui le navi militari mantengono prevalentemente spenti i loro transponder.
Si tenga presente inoltre che anche i privati potrebbero ricevere i segnali dei transponder con delle apposite apparecchiature. Esistono dispositivi detti AIS receiver che captano le trasmissioni AIS su canal VHF (ca. 162 MHz).
Questi ricevitori non trasmettono; semplicemente “ascoltano” i messaggi AIS inviati dalle navi. I messaggi decodificati possono essere visualizzati su software di navigazione (OpenCPN, ShipPlotter, ecc.), su computer, tablet o anche incanalati su servizi online.

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