I media e la guerra
Una raccolta di articoli sull'informazione e sulla propaganda in tempo di guerra
- Giornalisti a rischioUomini e donne che rischiano la vita per raccontare un conflitto
- Droni, l’ex analista Usa che ha svelato i danni collaterali
«Abbiamo ucciso persone che non c’entravano nulla con l’11 settembre»
Un caso di coscienza. Daniel Hale, figlio di un battista della Virginia, è stato condannato a quattro anni di reclusione per aver rivelato informazioni segrete sulle operazioni anti terrorismo durante l’amministrazione Obama. «Non un giorno senza rimorso»15 settembre 2021 - Redazione PeaceLink - "Afghanistan venti anni dopo", dibattito a cura della Rete Italiana Pace e Disarmo
"La guerra in Afghanistan è stata un fallimento, ecco perché devono attaccare i pacifisti"
Guerra, verità e impatto sulle popolazioni: il ruolo del giornalismo e della società civile. Video del dibattito fra Stefania Maurizi, Riccardo Iacona, Mao Valpiana e Francesco Vignarca. Si parla della prigionia di Assange che ha svelato la vera guerra in Afghanistan e i narcotrafficanti al governo.7 settembre 2021 - Redazione PeaceLink - Nonostante lodevoli iniziative il movimento pacifista non ha saputo incrinare l'indifferenza
Ecco come l'opinione pubblica è stata manipolata durante la guerra in Afghanistan
La chiave di volta, sottolineava la CIA, era l'indifferenza che questa guerra generava nella pubblica opinione occidentale: se ne parlava rarissimamente nei giornali e si vedeva ancora meno in televisione, quindi stragi e atrocità non generavano alcuna reazione nell’opinione pubblica occidentale30 agosto 2021 - Alessandro Marescotti - Gli Afghanistan Papers
Afghanistan: vent'anni di menzogne
A dirlo è stato John Sopko, ispettore speciale statunitense per la Ricostruzione dell’Afghanistan (SIGAR), il quale, di fronte al Congresso USA, ha dichiarato che i funzionari statunitensi hanno regolarmente mentito durante la guerra in Afghanistan, manipolando i rapporti sui progressi compiuti.16 agosto 2021 - Alessandro Marescotti - Le operazioni psicologiche (Psyops) e la Public Information (PI)
Psyop e cellule PI
In seno alla Nato si sono formate unità di Psyops che si occupano di propaganda, disinformazione e manipolazione dell'informazione. Molto importanti sono le cellule PI che informano il pubblico, per mezzo dei media, sulle attività che i militari intendono condurreRedazione PeaceLink - La bufala del raid missilistico per distruggere i "laboratori di produzione di armi chimiche" e i "depositi di armi non convenzionali"
War for dummies
Un esperto di cose militari ha chiarito: ""Gli americani non avrebbero mai colpito se ci fosse stato il rischio di provocare un disastro ambientale e una catastrofe umanitaria di cui poi sarebbero stati considerati responsabili dall’opinione pubblica interna e internazionale". Ma milioni di Homer Simpson hanno creduto nel raid dal cielo che distruggeva veramente le armi chimiche. Il danno prodotto dalla propaganda di guerra nell'opinione pubblica è incalcolabile. I cittadini sono stati considerati manipolabili a piacimento con missioni di guerra i cui effetti, se raggiunti, avrebbero provocato lo sterminio della popolazione che i raid si proponevano di proteggere.15 aprile 2018 - Alessandro Marescotti - Siria. Guerra mediatica, prima puntata
Come si usano i neonati di Homs
L’accusa di tagliare la spina alle incubatrici ha più di un precedenteMarinella Correggia - I non governativi bellicosi
Libia e Siria, stesso copione mediatico
Il "Syrian Observatory for Human Rights" (Sohr) in agosto ha denunciato al mondo via Cnn che nella città di Hama diversi neonati erano morti nelle incubatrici perché “Assad aveva ordinato di togliere la corrente”. Chi non ricorda l’effetto-bomba di un’analoga notizia falsa nel 1991, colpevoli allora i soldati iracheni in Kuwait? Anche nel caso siriano la notizia e la relativa foto si sono poi rivelate una bufala, come diverse altre.26 novembre 2011 - Marinella Correggia
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