Vendola: «Pronta prima del voto la delibera per la bonifica dei siti»
«Stiamo lavorando intensamente per poter firmare il provvedimento prima delle elezioni. Seguiremo per Taranto, il modello già adottato qualche mese fa a Brindisi». L’annuncio porta la firma di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia. Il contesto è quello elettorale. Vendola sta per fare da apripista di lusso a Fausto Bertinotti, leader de “La Sinistra-L’Arcobaleno”, che sabato scorso ha aperto a Taranto la sua campagna elettorale.
Vendola, nel suo intervento, parla dei risultati ottenuti in questi (quasi) tre anni alla guida della regione. «Certo, lo so bene, non ho potuto fare una rivoluzione - ammette Vendola -. Non posso dire, in tutta onestà, che tutto va per il meglio. Ma, in questi tre anni di lavoro, ho fatto indossare alla nostra regione, alle nostre terre, una sorta di giubbotto antiproiettile. Una sorta di protezione. Penso al piano di tutela delle acque e delle coste, penso all’istituzione di dodici parchi. Ho, abbiamo dato un segnale in una regione nella quale lo sperpero ed il degrado delle nostre risorse naturali era una pratica quotidiana».
Da qui, per annunciare (anche per Taranto) la firma di un provvedimento che bonifichi i siti industriali inquinati il passo è davvero breve. «Quello che abbiamo fatto a Brindisi è stato importante, pensiamo di farlo anche a Taranto. Confermando così la nostra chiara politica industriale ed ambientale».
All’Ilva, al gruppo Riva, l’abbiamo detto più volte: devi garantire l’occupazione ma anche farci respirare». Subito dopo, davanti ad una numerosa platea, Nichi Vendola getta quasi un grido di dolore: «In questa città, in questa Taranto, ci sono bambini di 7-8 anni che hanno i polmoni nelle stesse condizioni di un 70enne che fuma 2-3 pacchetti di sigarette al giorno. Questo è intollerabile. Basta». Volano gli applausi.
Ezio Stefàno, seduto a due passi, annuisce. Condivide. Da medico pediatra prima ancora che da sindaco. E su questo tema bisogna aggiungere che anche il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, nel corso della visita fatta due settimane fa a Palazzo di Città, disse di condividere lo schema adottato per Brindisi e di aver dato disposizioni alle direzioni del suo ministero perchè lavorassero in tale direzione.
Nel corso della stessa visita, il ministro annunciò anche di aver scritto al presidente Vendola chiedendogli di avviare l’iter per l’accordo di programma sull’Autorizzazione integrata ambientale all’Ilva. E’ l’Autorizzazione, questa, che da un lato dovrà contenere le emissioni inquinanti dell’Ilva e dall’altro adeguare la fabbrica alle nuove norme europee in materia ambientale.
Articoli correlati
- Appello alle istituzioni locali
Non firmate l'ennesima condanna per Taranto!
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA23 giugno 2025 - La questione del Parere Istruttorio Conclusivo e della partecipazione al processo decisionale
Legambiente e PeaceLink: negato l'accesso alle prescrizioni sull'inquinamento siderurgico
Ricorso alla Commissione Europea per violazione della parità di trattamento nel procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) relativo allo stabilimento ex ILVA di Taranto. Le reazioni del Sindaco di Taranto, della Commissione Europea e del Ministro Urso12 giugno 2025 - Redazione PeaceLink - Appuntamento per il prossimo 14 giugno
Teatro e denuncia: a Friburgo va in scena la tragedia ambientale di Taranto
Questo evento, che unisce arte, memoria e impegno ecopolitico, rappresenta un’occasione unica per portare in Europa la voce di Taranto e denunciare la tragedia ambientale che da decenni segna il destino della città.10 giugno 2025 - Alessandro Marescotti - Incidente del 7 maggio all'ILVA
PeaceLink: "Sostegno a magistratura Taranto, ha agito con tempestività e trasparenza"
"La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che animano l'operato dei magistrati"Adnkronos
Sociale.network