Taranto Sociale

Vendola scrive a Riva: «non c’è più tempo da perdere»

Il Presidente ha inviato al presidente del Gruppo Ilva, una lettera sulla questione dell’accordo di programma per la riduzione dell’inquinamento emesso dall’impianto siderurgico di Taranto. Vendola: «Occorre che l’Ilva non giochi su tavoli diversi e capisca che non c’è più tempo da perdere, Le chiedo perciò parole di serietà che chiariscano gli impegni e, mi auguro, tranquillizzino tutti noi».
3 giugno 2008
Nichi Vendola (Presidente della Regione Puglia)
Fonte: Portale Ambientale della Regione Puglia

Egregio Ingegner Riva,

Nichi Vendola è con rammarico che mi rivolgo a lei con questa breve nota.

L’opinione pubblica pugliese e nazionale chiede a tutti noi, attori politici e attori imprenditoriali, parole chiare e atti concreti sul tema cruciale della riduzione dell’inquinamento.

Scelte che aggrediscano alla radice quei fenomeni di avvelenamento delle nostre città e delle nostre vite che, giorno dopo giorno, si traducono in crescita delle malattie e della mortalità. Tutta Taranto ci chiede interventi concreti di abbattimento dell’emissione delle diossine.

In questi mesi la Regione ha provato a camminare, insieme al sistema d’impresa, costruendo equilibri difficili ma indispensabili fra ambiente e sviluppo, fra occupazione e salute. Ma per far questo, per non inciampare, occorre la partecipazione attenta dell’Ilva, occorre che l’Ilva ci creda quanto noi e faccia il suo cammino.

Occorre che l’Ilva non giochi su tavoli diversi e capisca che non c’è più tempo da perdere. Queste sono le motivazioni che ci hanno portato a sottoscrivere solo 2 mesi fa un Accordo di Programma. E ora che succede? perchè il cammino sembra improvvisamente interrompersi? Avevamo sottoscritto impegni chiari e precisi: di quanto si abbasserà – calendario alla mano - il livello delle diossine immesse dai camini? Entro quante settimane o mesi? Non è dato saperlo.

E mentre la Regione dichiara che vincolerà il suo consenso per il rilascio dell’AIA (Autorizzazione integrata ambientale) a queste risposte, l’Ilva sembra sfuggire ai propri impegni. Se è così state commettendo un grave errore. Per questo le rivolgo questo appello accorato. Le chiedo perciò parole di serietà che chiariscano gli impegni e, mi auguro, tranquillizzino tutti noi.

Taranto attende fatti oggi non più rinviabili.

Cordialmente,
Nichi Vendola

Bari, 3 Giugno 2008

Il Comunicato presente sul Portale Ambientale della Regione Puglia

L’ILVA ha deciso di autosospendersi dagli adempimenti previsti dall’Accordo di Programma sull’Autorizzazione Integrata Ambientale sottoscritto nello scorso aprile. la Regione ribadisce il no all’AIA se non si rispettano gli accordi con l`istituzione

Questa scelta, motivata dall’attesa dell’esito del ricorso al TAR da parte di una Associazione di Taranto non favorevole a quell’accordo (prevista per il 4 giugno) si presenta come sgradevole e foriera di incognite nei rapporti con le istituzioni. Se ILVA intende retrocedere nella strada della tutela della salute e del territorio lo faccia senza nascondersi dietro le intempestive quanto controproducenti iniziative di qualche comitato.

La Regione ribadisce che senza un abbattimento certo per tempi e quantità delle diossine esprimerà un parere negativo nella procedura di AIA giacchè la sua attenzione verso l’occupazione ed il reddito è sempre stata coniugata alla massima preoccupazione per l’inquinamento e per la salute. Una rottura o una interruzione nel dialogo finalizzato a legare sviluppo e tutela ambientale non trova dunque motivazioni se non in una scelta di ritorno a vecchie politiche e modelli di sviluppo.

Articoli correlati

  • "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"
    Taranto Sociale
    Le dichiarazioni di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink

    "Il verbale d'intesa sull'ILVA? Sono 876 parole che non cambiano nulla"

    “Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.
    13 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
  • ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA
    Ecologia
    E' stata consegnata una lettera al Prefetto di Taranto

    ILVA, conferenza stampa delle associazioni sul ricorso al TAR per impugnare l'AIA

    Oggi Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente il proprio ricorso contro la nuova Autorizzazione Integrata ambientale che autorizza l'uso del carbone per altri 12 anni a Taranto. Raccolti in 48 ore oltre cinquemila euro per pagare le spese del ricorso.
    12 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile
    Taranto Sociale
    Lettera a PeaceLink dal quartiere Tamburi

    Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile

    Vi chiedo, come associazione storicamente impegnata nella difesa dell’ambiente e della salute, di:Intensificare la pressione pubblica e legale sulle autorità italiane affinché siano sospese tutte le attività industriali incompatibili con la tutela ambientale e sanitaria.
    28 luglio 2025 - Giovanni Russo
  • Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA
    Ecologia
    Impietosi i dati che emergono dall’analisi delle emissioni inquinanti convogliate dai camini ILVA

    Più inquinamento da qui al 2031 con l’Accordo di Programma per l’ILVA

    Gli stessi dati ufficiali dell’Accordo di Programma smentiscono la narrazione secondo cui saremmo a non passo dalla svolta green dell’ILVA. Per sei anni avremmo un aumento dell’inquinamento, con rischi sanitari non calcolati per bambini e soggetti fragili.
    28 luglio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)