ArcelorMittal: Peacelink, aggravato impatto ambientale
ArcelorMittal: Peacelink, aggravato impatto ambientale
Pubblicato: 07/12/2020 16:34
(AGI) - Taranto, 7 dic. - “L'Ilva produce di meno ma inquina di più”. Lo afferma, a proposito di ArcelorMittal, siderurgico di Taranto, l’associazione ambientalista Peacelink che, citando i dati delle centraline pubbliche di rilevazione dell’aria, parla di “+128% di benzene nel 2020 rispetto al 2019 nel quartiere Tamburi di Taranto”, il rione vicino all’acciaieria. Peacelink, ufficializzando i dati, chiede quindi a sindaco di Taranto e presidenti Provincia Taranto e Regione Puglia di “inviare alla Commissione Europea e alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo tutta la documentazione ufficiale per sottolineare l'incompatibilità con la salute pubblica dell'attuale area a caldo dell'Ilva”.
(AGI)
ArcelorMittal: Peacelink, aggravato impatto ambientale (2)
Pubblicato: 07/12/2020 16:34
(AGI) - Taranto, 7 dic. - Per Peacelink, “l’inquinamento nel quartiere Tamburi nel 2020 è aumentato. E ciò è avvenuto - si afferma - nonostante la produzione di acciaio nell'Ilva di Taranto sia calata da 12.900 tonnellate al giorno (dato 2019) a 8.800 (dato 2020)”. “Può sembrare paradossale - sostiene Peacelink - ma è così: l'Ilva produce di meno ma inquina di più”. Per l’associazione, confrontando i dati Arpa 2019 (da gennaio a novembre) con i dati Arpa 2020 (da gennaio a novembre), Arpa è l’Agenzia per l’ambiente della Regione Puglia, “emerge che nel quartiere Tamburi nel 2020 ci sono stati incrementi di inquinamento rispetto al 2019 in aria ambiente”. In particolare, si sottolinea, “+ 128% di benzene (cancerogeno), + 3% di PM10 (cancerogeno), + 6% di PM2,5 (cancerogeno)”. Inoltre, si rileva, “dati ancora più elevati si registrano al perimetro dello stabilimento siderurgico”. Secondo Peacelink, “quando finirà il 2020 e la produzione totale di acciaio dello stabilimento siderurgico di Taranto sarà arrivata ai minimi storici (ossia a 3,2 milioni di tonnellate/anno di acciaio), l'impatto sulla salute degli abitanti del quartiere Tamburi sarà verosimilmente ancora peggiore rispetto al 2019 quando lo stabilimento ha prodotto 4,7 milioni di tonnellate/anno, ossia un milione e mezzo di tonnellate di acciaio in più”. (AGI)
TA1/ARI
Articoli correlati
- Cronaca della presentazione di un esposto sulle emissioni dell'ILVA
Si fa presto a dire
Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.18 luglio 2024 - Alessandro Marescotti - Comunicato stampa con allegati
La valutazione di impatto sanitario sulle emissioni di CO2 dell'Ilva
Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.18 luglio 2024 - Redazione PeaceLink - Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea su Acciaierie d’Italia
Ex Ilva: diffida a ministro dopo sentenza Corte Ue, stop Taranto
Le associazioni ambientaliste Genitori Tarantini e Peacelink hanno inviato una diffida al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e alla direzione Valutazioni ambientali del ministero, chiedendo di “volere immediatamente sospendere l’attività produttiva” della fabbrica di Taranto.11 luglio 2024 - AGI - Piccolo Bignami per chi si fosse perso
Spiegazione della sentenza della Corte di giustizia dell'UE sull'ILVA
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.25 giugno 2024 - Redazione di PeaceLink
Sociale.network