La parola alla scrittice Anna Momigliano che racconta la complessa società israeliana: la memoria collettiva, i gruppi sociali ed etnici, il pacifismo e il conflitto.
Susanna Senigallia, della Rete Ebrei contro l’occupazione, ci racconta il pacifismo israeliano, la sua storia e quella di tanti, tra gli ebrei, che vogliono la fine di questa interminabile guerra.
Lo scorso sabato 27 dicembre, alle 11,30 ora locale , 50 caccia da combattimento israeliani hanno colpito e distrutto a Gaza 50 obiettivi in soli tre minuti
America Latina unita contro la sfacciataggine del governo colombiano.
Uribe attacca e poi chiede perdono. Il Nicaragua fa marcia indietro sulla rottura diplomatica
Per uscire dall'attuale situazione di impasse, si fa strada la coraggiosa proposta, da parte di un gruppo di palestinesi e israeliani, di istituire uno Stato unico per Palestina e Israele, senza discriminazioni culturali e religiose.
L'associazione di genitori dei due popoli, che hanno avuto familiari vittime della violenza nel conflitto Israelo-palestinese, e lavorano insieme per la pace e riconciliazione. Elementi di teoria della riconciliazione.
Il valore del limite, il senso della responsabilità, il diritto alla resistenza.
A colloquio con uno dei magistrati-simbolo del nostro Paese, per ripercorrerne storia e ricordi.
Intervista a Francesco Saverio Borrelli a cura di Francesco Berto
Vengono costruiti titoli per generare un'accentuata percezione del rischio di invasione in assenza di dati oggettivi. Lo scopo è quello di generare paura e di modificare i sondaggi di opinione che oggi danno in vantaggio un'opinione pubblica contraria alla prosecuzione della guerra.
Questo testo offre una guida pratica per pacifisti focalizzandosi su tre fasi chiave per opporsi efficacemente alla guerra e minare il consenso pubblico verso di essa. Queste tre fasi progrediscono attraverso quindici proposte concrete.
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
Come organizzare in vista del G7 una convergenza fra forze diverse attorno al comune obiettivo di contrastare il riarmo e la guerra? E come dimostrare che l'opinione pubblica è ampiamente contraria alla volontà dei G7 di fare guerra alla Russia?
Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
Sociale.network