È dalla guerra e dalla resistenza che nasce l’Italia repubblicana.
Dall’opposizione al nazifascismo che nasce la Carta costituzionale.
La liberazione dal fascismo e dalla guerra, la resistenza, rilette 70 anni dopo.
Un viaggio tra memoria e futuro.
Tra diritti acquisiti allora e lotte necessarie e spesso abbandonate oggi.
Perché la storia di una repubblica la si scrive ogni giorno.
Tutti insieme.
Mostra "Brianza Partigiana" a cura dell'ANPI Provinciale Monza e Brianza, organizzata dall'Assessorato alla Cultura di Nova Milanese e dall'ANPI di Nova Milanese (Monza e Brianza)
3 aprile 2015 - Laura Tussi
Moretti afferma che è Finmeccanica ad essere prigioniera di un indotto non di qualità
Ciò che Moretti chiama efficientamento del processo produttivo rientra nell'obiettivo finanziario di aumentare la redditività ed il flusso operativo di cassa e riduzione del debito
A pochi giorni dall’inizio del campeggio NO MUOS a Niscemi e della manifestazione del 9 agosto le Istituzioni garanti dell’ordine pubblico e della giustizia fanno sentire la loro voce. Ben 29 misure cautelari ad attivisti: divieto di dimora a Niscemi.
28 luglio 2014 - Associazione Antimafie Rita Atria
Eccoci di nuovo in Europa. Proviamo a rileggere gli ultimi risultati elettorali. E non solo guardando all’Italia. Convinti che almeno una cosa è certa: non si può più proseguire sulla strada dell’impoverimento.
L'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) sezione di Nova Milanese (MB) ringrazia il Consiglio Comunale per la stesura e l'approvazione della MOZIONE ANTIFASCISTA ad attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza contro il Nazifascismo
Avviso di garanzia per essersi, in concorso con altri, "introdotta arbitrariamente in un luogo ove l'accesso è vietato nell'interesse militare dello Stato e, nello specifico, all'interno della base statunitense "naval radio Transmitter facility (NRTF) d contrada Ulmo a Niscemi (CL), fatti accaduti in contrada Ulmo a Niscemi(CL) in data 09/08/2013"
8 febbraio 2014 - Associazione Antimafie Rita Atria
L’attacco alla Costituzione è un attacco ai diritti e alla democrazia: questo è il lascito del berlusconismo, un’eredità difficile. Quali i danni sotto il profilo istituzionale?
Lunedì 6 maggio 2013 dalle ore 11:00 presso il Dipartimento Ionico in sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: Società, Ambiente, Culture, Ex Convento di San Francesco, Via Duomo, Taranto.
6 maggio 2013 - Fulvia Gravame
Il 9 aprile la decisione della Corte Costituzionale
I quattro custodi nominati dai Giudici avevano l'incarico di difendere la salute a Taranto. Il decreto-legge 207/2012 ne paralizza l’attività. L'illegittimità è evidente, ma se rimarrà in vigore, il Governo potrà applicarlo ovunque in Italia
24 marzo 2013 - Lidia Giannotti
Gli errori della politica industriali li pagano i tarantini
Decenni di attività industriale senza riguardo per le regole di protezione della salute e dell’ambiente hanno prodotto un disastro sul terreno e nei corpi di lavoratori dell’ILVA e di abitanti di Taranto.
Il rapporto è stato pubblicato nel 2010 ma è rimasto ampiamente ignorato perché scomodo. Redatto dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, il rapporto descrive violenze estreme documentate con testimonianze e indagini indipendenti. Ma il governo del Ruanda lo ha contestato.
Sulla base di ricerche estremamente dettagliate il libro conclude che ci furono gruppi armati di manifestanti del Maidan che occuparono postazioni da cui partirono i proiettili che colpirono sia i manifestanti sia i poliziotti.
La Commissione Europea, di fronte alle difficoltà di finanziare la ricostruzione e la difesa ucraina, vorrebbe usare i beni russi attualmente congelati in Belgio. Ma il premier belga Bart De Wever frena, e così anche la Banca Centrale Europea. Vediamo perché.
L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
La posizione espressa dal presidente del Consiglio non solo non difende gli interessi degli italiani ma li indebolisce. Mantenere l'unanimità nelle decisioni del Consiglio europeo condanna l'UE alla irrilevanza nelle questioni internazionali e al vassallaggio nei confronti del governo statunitense.
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