«Uomini e lavoro all'Olivetti», il sogno realizzato di Ivrea attraverso venticinque storie di vita e di fabbrica. Un volume curato da Francesco Novara, Renato Rozzi e Roberta Garruccio per Bruno Mondadori
C'è forse una relazione tra il bombardamento del Libano e l'inaugurazione del più grande oleodotto strategico del mondo, che trasporterà oltre un milione di barili di petrolio al giorno ai mercati occidentali?
9 agosto 2006 - Michel Chossudovsky
Alba e Mercosur rappresentano le differenti alternative all'Alca
"Saper scegliere, oggi più che mai, richiede l'arte di saper dire di no. Sembra paradossale, ma in una società strapiena di opzioni, la frugalità è una chiave del nostro benessere. 'Meno' può essere infatti 'meglio'". (Wolfgang Sachs)
Se l'Argentina e il Brasile continuano a farsi concorrenza commerciale invece di creare una zona di industralizzazione congiunta, il fallimento della loro associazione come esempio di integrazione sudamenricana potrebbe deviare gli interessi delle altre nazioni latinoameircane verso gli USA
Difendere la diversità. Anzi la biodiversità. Non significa solo tutelare il ricco patrimonio di specie naturali che i grandi cartelli economici vogliono trasformare in merce brevettabile. Ma anche difendere la democrazia. A colloquio con Vandana Shiva.
La denuncia di come la corsa agli armamenti sia stata usata per fermare il declino industriale degli Stati uniti. Dalla guerra in Vietnam alle proposte per riconvertire il complesso militare e industriale
Le tasse non sono il “male” ma lo strumento per costruire la solidarietà. Il più efficace. Come dimostrano le proposte per la finanziaria 2005. Immediate e concrete. Provare per credere.
Premiata Nihon Hidankyo, un’associazione fondata dai sopravvissuti ai bombardamenti atomici in Giappone, gli Hibakusha. Rappresenta da decenni la voce di coloro che hanno vissuto in prima persona l’orrore della guerra atomica. Un invito a promuovere un mondo libero dal terrore nucleare.
Il silenzio rischia di essere interpretato come un segno di debolezza o, peggio, di complicità tacita. Il nostro Paese non può permettersi di essere complice del fallimento della missione UNIFIL. Se qualcuno deve lasciare la Blue Line, non sono certo i caschi blu: devono essere le forze israeliane.
A Parigi, nel marzo 2024, 20 gruppi ebraici provenienti da 14 Paesi europei si sono incontrati per la prima volta durante un convegno internazionale in solidarietà alla Palestina. Da lì è iniziato un percorso comune, sotto l’ombrello di European Jewish for Palestine (Ejp).
L'esercito israeliano ha invaso il Libano e minaccia i caschi blu dell'ONU intimando di andarsene. Fra caschi blu ci sono anche i militari italiani che hanno rifiutato di ritirarsi. Ma sono rimasti soli: neppure la Meloni esprime solidarietà ai caschi blu in pericolo. E il presidente Mattarella?
Una mappa basata su informazioni pubbliche disponibili online e organizzate graficamente da PeaceLink in una pagina interattiva che consente di ampliare le conoscenze e di fare ricerche.
Sociale.network