Secondo l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) i Rom e gli Ashkali del
Kosovo sono in grave pericolo di vita e devono essere immediatamente messi
al sicuro dagli estremisti albanesi. A una conferenza stampa tenuta martedì
a Berlino, il presidente dell'APM Internazionale ha chiesto, insieme a
testimoni e vittime, di evacuare subito i membri di queste minoranze tuttora
in Kosovo.
31 marzo 2004 - Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker
La morte di Valery Melis ripropone l'interrogativo aperto da Cernobyl e dalle "guerre umanitarie": fino a che punto e' lecito dare il nome di "sindrome" agli effetti della pazzia criminale e dell'incoscienza dell'uomo?
Il generale Clark risponde alle domande sul suo bombardamento di obiettivi civili, l'uso di bombe a grappolo, l'uranio impoverito e il bombardamento della televisione serba.
Breve inquadramento storico, politico e socio-economico del conflitto in Kosovo. Un sintetico excursus dall' ante - guerram ai tentativi di ricostruzione.
E' in atto una corsa tecnologica, presentata come un investimento per la “difesa del futuro”, che rischia di impegnare risorse economiche enormi per i prossimi decenni, sottraendole allo stato sociale e alle urgenze ambientali. Vediamo cosa avranno di fronte i parlamentari italiani.
La sentenza parla di "cornice piduista" in una "prospettiva politica atlantista". Oltre al ruolo di Licio Gelli nella strage emerge infatti quello di Federico Umberto D’Amato, amico di Cossiga e affiliato alla P2, e già rappresentante del Ministro dell’Interno nel Comitato di Sicurezza della Nato.
Il rapporto è stato pubblicato nel 2010 ma è rimasto ampiamente ignorato perché scomodo. Redatto dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, il rapporto descrive violenze estreme documentate con testimonianze e indagini indipendenti. Ma il governo del Ruanda lo ha contestato.
Sulla base di ricerche estremamente dettagliate il libro conclude che ci furono gruppi armati di manifestanti del Maidan che occuparono postazioni da cui partirono i proiettili che colpirono sia i manifestanti sia i poliziotti.
La Commissione Europea, di fronte alle difficoltà di finanziare la ricostruzione e la difesa ucraina, vorrebbe usare i beni russi attualmente congelati in Belgio. Ma il premier belga Bart De Wever frena, e così anche la Banca Centrale Europea. Vediamo perché.
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