Ma l'interpretazione della sentenza appare sibillina. IFPI non ci sta e dichiara: “la sentenza conferma che gli stati membri possono continuare a richiedere i dati degli utenti ai fini di procedimenti civili”. Ribatte Altroconsumo: “Il problema è un altro, trovare un nuovo modello per distribuire legalmente i contenuti online”.
La pratica dei processi in Italia suggerisce una correlazione tra lo sharing di musica e film e la circolazione di pornografia infantile. E' bene sapere come stanno le cose, per evitare sorprese
Qualche mese fa si è scoperto che la Sony vendeva dei CD in grado di spiare gli utenti e spedire le informazioni raccolte alla compagnia. Questo caso è emblematico del tentativo in corso di restringere le libertà digitali.
Le molte denunce piovute nei giorni scorsi in mezza Europa sugli utenti peer-to-peer allarmano molti. Ma per quanto riguarda l'Italia cosa dice la legge? Il quadro
Hollywood spalleggia ed applaude una proposta legislativa che potrebbe portare in carcere, con multe elevatissime, chi diffonde sui network del P2P film o altre opere che non sono ancora disponibili sul mercato
Oggi la diffonderà presso una serie di scuole superiori l'associazione NewGlobal.it, per informare correttamente su ciò che è lecito e ciò che non lo è. Contro ansie e preoccupazioni
Fanno parte del gruppo dei 204 e sono quelli che non hanno accettato di mettersi d'accordo con le major della musica. Ecco come funziona. RIAA canta vittoria: pagano tutti
Chi di voi conosce la Panasas? Pochissimi credo, ma secondo molti analisti presto sarà molto famosa, grazie al suo clustered OSD (Object Storage Device) per Linux.
La denuncia è di IP Justice: il nuovo trattato panamericano considererà la condivisione di file attraverso le piattaforme di peering un reato passibile di carcere. Parte la campagna a difesa degli utenti
Dopo il caso della dodicenne costretta a fare un accordo per tornare ad una vita tranquilla e del settantenne, la RIIA ammette un altro caso del tutto estraneo, e contemporaneamente chiede altre vittime ad un provider.
Una raccolta di 2000 dollari tramite il download di canzoni dal sito musicrebellion.com: così la P2P United intende iniziare la battaglia di simboli contro la RIAA, in nome del file sharing e strizzando l'occhio all'opinione pubblica.
12 settembre 2003 - Giacomo Dotta (g.dotta@html.it)
Oggi, per identificare un utente Internet, basta solo riempire un modulo e inviarlo al provider. Il Senato USA si dice pronto a modificare le norme e si dà sei mesi di tempo.
11 settembre 2003 - Francesco Caccavella (f.caccavella@html.it)
I discografici americani della RIAA sono pronti a chiedere milioni di dollari ai primi 261 utenti di sistemi di file sharing che stanno portando in tribunale. Nei prossimi mesi promesse altre denunce a raffica. EFF all'attacco
La fame nel XXI secolo non è solo un'emergenza, è – come ha detto il segretario generale dell'ONU Guterres – "un fallimento dell’umanità". E se oggi cresce, non è perché mancano le risorse, ma perché mancano la volontà politica, la solidarietà concreta e un nuovo ordine di priorità.
Martedì prossimo il voto in Commissione Difesa sull'acquisto di tecnologia militare israeliana. Puoi scrivere un messaggio al presidente della Commissione, l'onorevole Antonino Minardo. Ecco cosa puoi fare per chiedere di rompere i legami militari con il complesso industriale-militare israeliano.
Il Coordinamento No Riarmo - fra le varie attività - si prefigge la sorveglianza costante sugli organi parlamentari. Vogliamo essere una coscienza vigile sulle Commissioni di Camera e Senato coinvolte nell'acquisto di armi. Ecco come ci stiamo organizzando sulla piattaforma Mattermost.
15 maggio 2025 - Alessandro Marescotti e Ida Merello (Coordinamento No Riarmo)
Circola un video in cui il presidente Traoré pronuncia un duro discorso anticolonialista. Utilizzando una funzione di "deep research" dell'Intelligenza Artificiale siamo riusciti a verificarne la veridicità e a scoprire che sarebbe una fake new forse generata con l'Intelligenza Artificiale stessa.
Si svolgerà in occasione della settimana di mobilitazione europea Stop Rearm Europe dal 21 al 29 giugno. In quei giorni a L’Aja il vertice della Nato deciderà i dettagli del gigantesco piano di ulteriore riarmo deciso dall’Unione Europea.
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