Taranto ha bisogno di un Primo Cittadino che si esprima attraverso tutti i poteri che la legge gli consente e non di una controfigura dello “Scrivano fiorentino” del libro Cuore
Davvero non c’è da meravigliarsi di nulla in questa città. E’ un’amara riflessione, perché se la rabbia non corroborasse il pensiero, forse rassegnarsi sarebbe cosa semplice. Emilio Riva, patron dell’Ilva, ha presentato il suo conto.
L’ex vicesindaco attacca: «Valuteremo l’opportunità di denunciare Stefàno e Florido per omissione». Per il PD invece «è prevalsa una linea riformista, non ideologica o integralista». Facciamo il punto sui rapporti fra ILVA e Comune di Taranto: eterno bivio tra il dialogo e la barricata.
«La Cassazione è chiara, ora il Comune chieda all’Ilva il risarcimento danni» L’ex vice sindaco Carrozzo parla di azioni dovute. «La stima è di competenza del giudice, ma una base di riferimento potrebbero essere i progetti per la riqualificazione del rione Tamburi»
Incontro con la stampa a Taranto, in via Pitagora 32 presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.
Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
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