Mentre il Governo uscente sceglie quali sono gli impegni che non deve assolutamente mancare, l'informazione sceglie quello che conviene dire, o non dire
2 marzo 2013 - Ernesto Celestini
Pur consapevoli di essere le vittime continuano a commettere
Sono tutti quei popoli che consentono a pochi potenti lestofanti di opprimerli con la mistificazione dell'informazione, con falsi legislativi, amministrativi e sociali
21 luglio 2012 - Ernesto Celestini
Riparte la mobilitazione a difesa della stampa e di internet. Wikipedia si autosospende
Ma in questi anni si è accentuato lo sfibramento dei contesti amministrativi - e quindi il privilegio, il baratto politico e la corruzione - è diventata intollerabile la marginalità degli onesti e la criminalità organizzata ha occupato nuovi territori
6 ottobre 2011 - Lidia Giannotti
In una grande orgia di debiti durante la partita a poker giocata per l'Euro si è preparato il terreno per la rovina economica di tutti i giocatori
Un commento sulla crisi finanziaria vissuta da tutti i paesi occidentali, sulle cause che l'hanno prodotta e sulle conseguenze che potrà causare ai paesi più deboli della zona Euro e a quelli che saranno tassati per pagare il loro debito estero. Ma sarà questa la strada giusta?
Il disegno di legge sulle intercettazioni in discussione al Senato ne limita l’utilizzo in nome della "tutela della riservatezza" e stabilisce nuovi limiti al diritto d’informazione. Non facciamoci da parte e chiediamo invece più informazione e più giustizia
Il caporedattore americano di una nota agenzia di stampa palestinese è stato espulso da Israele.
La sua storia è quella di decine di cooperanti e giornalisti che lavorano nei Territori Palestinesi.
L.C.
Notizie sommarie e approssimative sulla repressione in atto a Tegucigalpa
Succedono cose interessanti rispetto alla stampa e all'America Latina. Succede per esempio che El País, giornale nato dall'antifranchismo militante e legato a doppio filo con il PSOE, nella sua edizione internazionale -ovvero messicana- sia schierato al 100% con il neofalangista Felipe Calderón. E´ vomitevole come un quotidiano con quella storia -e per il quale non mi pregio piú di aver lavorato a metá degli anni '90- si spelli quotidianamente le mani per un signore che poteva fare al massimo il sottosegretario con Francisco Franco, perché sarebbe stato considerato troppo di destra, e che ha giá designato come ministro dell'interno un riconosciuto repressore, torturatore e assassino come Francisco Ramirez Acuña, ex governatore panista di Jalisco. Silenzio del País.
Informazione, donne, giovani, giudici e elezioni di giugno
Hengameh Shahidi Parla la giornalista che ha raccontato agli iraniani la guerra in Iraq. «Le cose peggiorano, nessuno difende i giornalisti arrestati»
28 dicembre 2004 - Marina Forti
Viaggio nel pianeta quotidiano/Terza puntata: il dopo-nomine
Viaggio nel pianeta quotidiano/2. L'oggetto del desiderio: la pubblicità
Record italiano: due euro su tre della spesa pubblicitaria vanno alla televisione. Costa poco, rende molto. Soprattutto ai suoi padroni, ossia al «suopolio» che va da Publitalia alla presidenza del consiglio, passando per Saxa Rubra. Alla stampa le briciole, sulle quali si lotta all'ultimo sangue. A colori
L’esercizio di queste capacità avanzate deve servire a dimostrare l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della NATO e il suo contributo alla deterrenza integrata europea
Tra gli obiettivi c'è l'opposizione ai nuovi euromissili da puntare contro la Russia. Il presidio invita tutti a unirsi per una pace fondata sulla sicurezza comune e sull'uso socialmente utile delle risorse. Appuntamento per il 28 luglio davanti alla Base NATO Solbiate Olona alle ore 15.
Riportiamo un primo elenco di firme autorevoli, espressione del mondo della pace e della cultura. L'elenco sarà aggiornato e costituirà la base di partenza per un movimento che si darà un primo appuntamento il 6 agosto, anniversario di Hiroshima.
L'immagine cruda e cinica dell'ombrello nelle natiche rappresenta una metafora politica del sopruso. Recentemente, il vignettista Vauro l'ha ripresa sostituendo l'ombrello con un euromissile, un simbolo ancora più minaccioso, rivolto contro un ignaro cittadino.
Il movimento per il disarmo e l'accordo INF firmato da Reagan e Gorbaciov portarono allo smantellamento dei missili nucleari di medio raggio. Ma oggi il mondo si trova nuovamente sull'orlo di una nuova corsa agli armamenti nucleari.
Sociale.network