Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Ambiente

Vincoli ambientali, si ricomincia

Oggi a Roma i tecnici di Regione, Provincia e Comune dovranno ridiscutere al Ministero dell'Ambiente l'autorizzazione concessa all'industria siderurgica
28 marzo 2012
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno - 28 marzo 2012

Punto e a capo: da oggi a Roma si torna a discutere dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) concessa all’Ilva il 4 agosto scorso dal ministero dell’Ambiente, guidato all’epoca da Stefania Prestigiacomo.

I risultati emersi dal lavoro dei periti incaricati dal gip Patrizia Todisco, e messi per iscritto nelle due perizie, chimica ed epidemiologica, hanno portato allo scoperto l’inadeguatezza dei vincoli contenuti nell’Aia rispetto alle reali esigenze di tutela dell’ambiente e della salute dei lavoratori e della popolazione e l’assenza di alcune misure che l’azienda deve porre in atto per tenere sotto controllo le emissioni.

Di qui la decisione del ministro Corrado Clini di riavviare la procedura e arrivare a una nuova formulazione dell’autorizzazione più stringente rispetto alle prescrizioni precedenti. Oggi si riuniranno gli esperti ministeriali insieme con i tecnici degli enti locali per riesaminare la documentazione dell’Aia concessa sette mesi fa alla luce dei dati forniti dalle perizie chimica e medica. Si tratta delle relazioni al centro dell’incidente probatorio chiesto dai magistrati tarantini nell’inchiesta nella quale sono indagati i vertici e i dirigenti dello stabilimento siderurgico di Taranto. Incendio Ilva di Taranto

Dopodomani è in programma l’udienza in cui è all’esame delle parti la relazione dei quattro esperti di epidemiologia. Il ministro Clini annunciò la rivisitazione dell’Aia il 6 marzo scorso. Il 14 incontrò a Bari il presidente della Regione Nichi Vendola, il sindaco di Taranto Ezio Stefàno, il presidente della Provincia Gianni Florido per una prima valutazione che ha portato all’incontro di oggi.

La nuova Aia dovrà prescrivere all’azienda misure più rigorose che impongano l’adozione di tecnologie e pratiche operative che minimizzino le emissioni. In particolare sono messe sotto accusa quelle fuggitive e non controllate e i parchi minerali allo scoperto. Nel frattempo l'Ilva ha ottenuto un parziale stop all'autorizzazione integrata ambientale. Tre settimane fa il Tar di Lecce ha accolto il ricorso della società di Riva e ha sospeso l'efficacia di alcuni aspetti dell'Aia. In particolare sono tre gli aspetti sui quali i giudici amministrativi si sono espressi: i sistemi di abbattimento di macro e micro inquinanti; il piano di monitoraggio e controllo delle emissioni; la revisione della rete di smaltimento delle acque reflue.

Articoli correlati

  • La diossina nel pecorino
    Processo Ilva
    Tutto comincia il 27 febbraio 2008 e così prendono avvio le indagini di "Ambiente Svenduto"

    La diossina nel pecorino

    Il formaggio era prodotto da un pastore che pascolava vicino all'ILVA. Viene consegnato, a spese di PeaceLink, in un laboratorio di analisi di Lecce. "Diteci quello che c'è dentro". Qualche giorno dopo arriva una telefonata allarmata dal laboratorio: "C'è la diossina".
    Repubblica
  • Condannato a 17 anni in primo grado è candidato alle elezioni comunali come capolista del PD
    Ecologia
    Nel processo "Ambiente Svenduto" sull'inquinamento ILVA

    Condannato a 17 anni in primo grado è candidato alle elezioni comunali come capolista del PD

    Trecento cittadine e cittadini scrivono a Enrico Letta perché prenda una posizione: "Abbiamo appreso dalla stampa che una delle persone condannata in primo grado a 17 anni viene adesso candidata per il PD in elezioni comunali che si svolgeranno in provincia di Taranto".
    12 settembre 2021 - Redazione PeaceLink
  • Ilva, Taranto vuole liberarsi dalla madre velenosa
    Ecologia
    Reportage

    Ilva, Taranto vuole liberarsi dalla madre velenosa

    Si è appena concluso il maxi-processo Ambiente Svenduto, di tale rilevanza storica che prima o poi verrà riconosciuta al pari dei maxi-processi palermitani contro la mafia. Incontro così una Taranto ferita, aqquartierata tra i suoi due mari, fra la polvere color ruggine del rione Tamburi.
    Gad Lerner
  • Dai veleni dell'Ilva al puzzo dell'inchiesta di Potenza
    Laboratorio di scrittura
    Occorre appoggiare questa inchiesta e farne una bandiera di onestà e di trasparenza

    Dai veleni dell'Ilva al puzzo dell'inchiesta di Potenza

    Che l'Ilva inquinasse lo si sapeva. Ma qui si arriva a un livello di manipolazione delle istituzioni inusitato. Un sistema di potere occulto - con manovre bipartisan - ha tentato di fermare a Taranto l'intransigenza della magistratura prima dall'esterno e poi dall'interno.
    15 giugno 2021 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)