Alla manifestazione del 29 maggio contro l'inquinamento, il Sindaco di Taranto ha fatto aspettare sotto il sole la gente per ore per poi dire che non voleva rispondere alle domande dei cittadini. E si è sfiorata la tragedia
I manifestanti, circa 350 persone, chiedono la chiusura degli impianti per una settimana per verificare quanto le emissioni del siderurgico incidono sull'inquinamento a Taranto. Momenti di tensione con Ippazio Stefano che replica
Manifestazione contro l'inquinamento da benzo(a)pirene e per il risarcimento dei danni ambientali
Non ha voluto rispondere alle domande in piazza di fronte ai cittadini e ha convocato i giornalisti separatamente senza la presenza dei manifestanti per non sostenere il confronto
Benzo(a)pirene cancerogeno oltre i valori previsti dalla legge. Scatta la mobilitazione. Ecco le richieste di Altamarea, il coordinamento di cittadini e associazioni
29 maggio 2010 - Alessandro Marescotti
L'Arpa ha identificato le fonti che emettono l'inquinante
Riteniamo che l'Ilva si attenga alle BREF e che quindi fermi le batterie senza distruggerle. Altamarea pertanto chiede un fermo praticabile e tecnicamente previsto dalla documentazione tecnico-scientifica di riferimento
Invitiamo il Sindaco a interpretare correttamente la legge nell'interesse supremo della tutela della salute dei cittadini e ad asterersi da dichiarazioni pubbliche che non giovano alla corretta informazione dell'opinione pubblica
Ilva di Taranto,, necessarie verifiche notturne. Ci troviamo di fronte ad una situazione con luci e ombre, in cui non si capisce se, una volta andata via la squadra che effettua i controlli, prevalgano le luci o prevalgano le ombre. Per saperlo occorrerebbe il “campionamento continuo”
Il 13 gennaio 2010 la diossina avrebbe "sforato" se non fosse stato modificato il disegno di legge regionale originario. Ma, con tutte le manomissioni intervenute, ora tutto è ora "a norma". PeaceLink ritiene che l'impianto a urea non basti: occorre il campionamento in continuo per verificare se effettivamente vengono raggiunti gli obiettivi
23 maggio 2010 - Biagio De Marzo e Alessandro Marescotti
"Spunta di nuovo l’ombra del ricatto occupazionale?" Il segretario della Uilm , Antonio Talò : " mi sembra strano scoprire solo oggi che non ci sono più commesse, che il Treno nastri va chiuso in fretta e in furia e che non ci sono tempi certi per la sua riapertura"
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