Per fortuna dalla tecnologia arriva un aiuto. Ma questo pluralismo informativo, che tutto sommato ancora esiste (resiste?), spesso finisce per investire solo un’elite di fruitori, chi conosce già questi mezzi, chi non è tanto pigro da usare il telecomando solo sul tasto “1″.
Un'interessante iniziativa europea. Ecco i nuovi corsi online per medici e sanitari (ma non solo) interessati alle problematiche di loro pertinenza nelle situazioni di guerra e di violenza.
Perché non c'è più grande agente patogeno della guerra...
“M’immagino qui essere accanto agli amici, in cerchio in una grande sala e davanti a un caminetto acceso. Storie che ci raccontiamo, il bicchiere in mano e per qualcuno il piacere di una pipa, il cui aroma si spande nell’aria assieme al tipico profumo della legna che arde.”
Inizia così il mio contributo augurale agli amici che seguo, telematici e non. E il fluire dei ricordi ha portato a…
Nel mondo della comunicazione globale si finisce per saper tutto di tutto. Finzione e ipocrisia non vanno più tanto lontano. E magari è un bene, per noi cittadini del mondo e della Rete, consapevoli, preoccupati e allarmati per le sorti del nostro piccolo e popoloso pianeta. E se questo ha le sembianze di una rivoluzione in atto, why not?
Le conseguenze dei gas utilizzati nel 2005 a Fallujah lasciano presupporre l'utilizzo di sostanze teratogene e pertanto invito tutti quelli che possono a firmare la petizione su unponteper.it
Per coloro che hanno avuto modo di vedere il report di Tareq sui feti nati in questi ultimi anni credo sia imprescindibile partecipare a questa petizione.
3 novembre 2010 - Roberto Del Bianco
Domenica scorsa 24 ottobre, a Lugo di Romagna. Ma la storia inizia molto prima.
A difesa della volontà testamentaria di Alfred Nobel, lo studioso e pacifista norvegese Fredrik S. Heffermehl avanza forti critiche sulla scelta del "comitato dei 5" di Oslo.
A ruota libera, volando (e non è possibile fare altrimenti!) da belle iniziative in Palazzo Vecchio a quanto è successo questa notte in acque internazionali. E passando attraverso speranze e delusioni, voglia di agire e scoramento profondo.
La strada per noi è sempre in salita!
31 maggio 2010 - Roberto Del Bianco
"A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre"... Questa volta speriamo non sia così!
"Istria Quarnero Dalmazia" e "Nemico del popolo". Due proposte al mondo della scuola. E un percorso didattico su vicende del nostro dopoguerra che non possiamo dimenticare.
Dal sito "Radiopassioni" un articolo molto dettagliato su quanto della tragedia di Haiti riesce ad arrivare attraverso difficili percorsi radiofonici e della Rete.
Una delegazione di medici, fisici, tecnici, infermieri è in partenza per Sulaimaniya, l’antica capitale del Kurdistan iracheno. Il team che porterà aiuti ed esperienza nel centro radioterapico e oncologico della cittadina irachena partirà il 4 gennaio e si fermerà circa tre mesi.
2 gennaio 2010 - Roberto Del Bianco
Un week-end di full immersion tecnologico e ambientale
Imparare Linux e nel contempo scoprire la ricchezza e la filosofia del software "opensource" cioé libero e liberamente utilizzabile e sviluppabile. E apprezzare le possibilità del suo utilizzo anche in vecchi PC...
Nessuna festa per oggi. Sarà festa finalmente quando diverrà concreta, anche nel nostro vivere e nella nostra società, la convinzione di chi, memore della furia distruttrice di quegli anni bui del secolo passato, arrivò a fissare, nella speranza di un futuro migliore, nell'articolo 11 della nostra Carta.
Ecco il Right Livelihood Award, da più parti definito come una sorta di Premio Nobel alternativo, ideato dall’omonima Fondazione nata in Svezia nel 1980 e assegnato annualmente a coloro che offrono “risposte pratiche ed esemplari alle più urgenti sfide che ci investono al giorno d’oggi”.
"A bocce ferme", al termine degli incontri col Sindaco di Halabja. Una testimonianza contro le armi di distruzione di massa e un lavoro concreto nell'immediato sanitario del Paese.
12 settembre 2009 - Roberto Del Bianco
Un legame tra Firenze e le città giapponesi e una speranza per il nostro futuro
”Le città sono unità viventi, e svolgono un ruolo essenziale nella società contemporanea. Gli Stati non hanno il diritto di poterle distruggere. Il diritto delle città all’esistenza, nel loro valore politico, storico, religioso, che deve essere riconosciuto dagli Stati.”
9 agosto 2009 - Roberto Del Bianco
Una "cronaca di un suicidio annunciato" a cui, razionalmente, non è facile nonostante tutto scegliere il colpevole, perché sicuramente ve n'è più di uno.
Ma quando i colpevoli presi singolarmente son solo ingranaggi di un meccanismo di Stato che diventa e diventerà sempre più omicida e "selettore" per l'esistenza dei cittadini, come affidare a una giustizia terrena la misura del dolo?
Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
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