Disturbi da deficit di attenzione, autismo e iperattività, sarebbero riscontrati in numero maggiore, nei quartieri più vicini al siderurgico: Tamburi e Paolo VI. Siamo stanchi di prestare le nostre vite e quelle dei nostri figli, come se fossimo cavie da laboratorio.
I dati preoccupanti dopo la caratterizzazione del sito
3 gennaio 2018 - Luciano Manna
Reportage sulla situazione delle popolazioni della regione di Cajamarca, in Perù e della loro lotta contro lo sfruttamento minerario selvaggio ad opera delle grandi imprese.
I grandi progetti minerari e i loro impatti sulle popolazioni locali che stanno imparando a resistere e a lottare per difendere i propri diritti. La storia dei guardiani e delle guardiane delle lagune, della contadina condottiera Máxima Acuña e delle associazioni che chiedono la sospensione del progetto minerario Conga
4 maggio 2015 - Beatrice Ruscio
Reportage sulla situazione delle popolazioni della regione di Cajamarca, in Perù e della loro lotta contro lo sfruttamento minerario selvaggio ad opera delle grandi imprese.
I grandi progetti minerari e i loro impatti sulle popolazioni locali che stanno imparando a resistere e a lottare per difendere i propri diritti. La storia dei guardiani e delle guardiane delle lagune, della contadina condottiera Máxima Acuña e delle associazioni che chiedono la sospensione del progetto minerario Conga
4 maggio 2015 - Beatrice Ruscio
Particolarmente preoccupante la situazione anche a Gela, in Sicilia
L'allarme fu lanciato da PeaceLink nel 2009. Ora c'è una conferma nella ricerca del SEpiAs del CNR. Il dott. Fabrizio Bianchi dichiara: "Sono stati osservati valori medi di concentrazione elevati, sulla base di quelli di riferimento nazionali e internazionali per il biomonitoraggio umano, in un soggetto su quattro sul totale, ma con rilevanti differenze: 40% Gela, 30% Taranto, 15% viterbese, 12% Amiata".
SESTO CALENDE - L'Amministrazione comunale di Sesto Calende dichiara guerra all'arsenico che in piccole tracce è presente nel pozzo di San Donato. E sceglie una soluzione definitiva per risolvere il problema, che rischia di creare allarmismi fra la popolazione.
Il dato sperimentale del 2007 è tre volte superiore alla dichiarazione al registro Ines 2006. I dati aziendali "superano" i dati di Arpa Puglia la quale in laboratorio riscontra... valori inferiori ai laboratori Ilva.
La serie storica delle stime emissioni di arsenico in mare a Taranto sono: 1116 kg/anno nel 2006, 1172 kg/anno nel 2005, 1087 kg/anno nel 2004, 1463 kg/anno nel 2003, 118 kg/anno nel 2002. Come mai si è registrata una così considerevole impennata dopo il 2002?
I fondi ci sono o ci sarebbero secondo Giorgio Assennato direttore dell’Arpa. A Gela le emissioni stimate di arsenico sono di 264 chili mentre a Taranto ammontano a ben 1116 chilogrammi all’anno secondo i dati del registro Ines.
Dopo il clamore suscitato dal "caso Gela" occorre riflettere anche su Taranto. A Gela le emissioni stimate di arsenico sono di 264 chilogrammi/anno mentre a Taranto ammontano a ben 1116 chilogrammi/anno. Si rende necessario replicare la ricerca di Gela anche su Taranto.
PeaceLink propone di replicare la ricerca di Gela su Livorno e Taranto. Livorno (41,5%) è la provincia più interessata dalle emissioni industriali di arsenico, seguita da Taranto con il 15,8%.
31 luglio 2009 - Alessandro Marescotti
Emissioni industriali, rischio cancerogeno, mutageno, teratogeno e neurotossico
PeaceLink ha elaborato una mappa delle zone dove di concentrano le emissioni di diossina, mercurio, IPA, benzene, PCB, arsenico e piombo. Che fare? Una proposta di intervento è quella di intervenire nelle AIA, le autorizzazioni integrate ambientali in discussione al Ministero dell'Ambiente e presso le Regioni.
Lo affermano le analisi dell'Arpa sui terreni fuori dalla cinta industriale
Le aree agricole attorno agli impianti a Santa Lucia sono inquinate e il sindaco ha vietato coltivazioni e raccolta di prodotti.Per l'Enel le sostanze nocive attorno alla centrale sono comuni anche al resto della provincia. Si riaprirà dunque un conflitto di cifre con Enel?
9 ottobre 2008 - Marcello Orlandini
Ricordo di Nicola Lovecchio a otto anni dalla morte
Aveva passeggiato per mesi sulla polvere di arsenico che il 26 settembre del 1976 si era dispersa sullo stabilimento e sulla città pugliese. Ebbe il coraggio di fare della propria malattia una ragione politica, diventando una sentinella della salute.
E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.
La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.
Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".
Cresce il sostegno della Chiesa all’appello per fermare l'escalation bellica. Oggi i Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese pregano per la pace nella Basilica di San Nicola a Bari.
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