L'insieme delle violazioni dei diritti si verifica in Brasile, sede della Vale, e in altri otto paesi dell'America, Africa e Asia, coinvolgendo tutta la catena di produzione della Vale in diversi paesi dove l'impresa opera
27 aprile 2015 - Beatrice Ruscio
In corso una vera e propria guerra mediatica contro Dilma Rousseff e i movimenti sociali
La nostra missione, il nostro progetto, il libro che racconta una storia che dal quartiere Tamburi di Taranto arriva fino alla foresta amazzonica brasiliana
19 febbraio 2015 - Beatrice Ruscio
Disastri ambientali, reti di solidarietà fra popoli
Un'analisi della situazione brasiliana e tarantina, dei loro punti in comune e della lotta che portano avanti.
Una testimonianza di Beatrice Ruscio, attivista di PeaceLink e presente in rappresentanza dell’associazione alla prima tavola rotonda internazionale dal titolo “Le vittime della minerazione nel mondo: resoconti degli impatti e esperienze di resistenza” con la collaborazione di Antonio Caso, attivista di PeaceLink.
12 luglio 2014
Le segherie che stanno tagliando gli alberi dell'Amazzonia
Buriticupu è una di queste cittá-ponte tra la foresta e la commercializzazione del legname. I saccheggiatori devono vedersela con le comunitá indigene che vivono della foresta. Ma chi denuncia questo traffico clandestino corre rischio di vita. Amici nostri hanno dovuto fuggire da questa regione perché si sono esposti troppo individualmente. Chissá se un giorno l’attenzione internazionale seguirá con altrettanto agonismo queste sfide… e qualcuno in piú verrá a rafforzare la nostra squadra missionaria: c’è in gioco la vita del Pianeta!
7 luglio 2014 - Dario Bossi
I movimenti chiedono che le questioni sociali tornino al centro del dibattito politico
Dire “Justiça nos trilhos” è chiedere giustizia per chi estrae il ferro e vive tra le sue polveri, lungo i trilhos (binari) su cui è trasportato, prima di essere scaricato nei porti europei
Dire “Justiça nos trilhos” è chiedere giustizia per chi estrae il ferro e vive tra le sue polveri, lungo i trilhos (binari) su cui è trasportato, prima di essere scaricato nei porti europei
È arrivata, tramite la portavoce italiana Maria Elena Delia, la risposta alle minacce del governo israeliano, che ha definito terroristi i partecipanti alla Global Sumud Flotilla e promesso arresti e carcere duro per gli attivisti e la confisca delle navi umanitarie.
Care compagne e cari compagni della Global Sumud Flotilla, dalla Colombia, terra segnata dalla resistenza e dalla speranza, invio un abbraccio solidale a voi che, da diversi angoli del mondo, vi preparate a salpare verso Gaza nei prossimi giorni.
Durante il fine settimana dal 29 al 31 agosto, il porto di Barcellona è stato teatro di intense giornate di sostegno alla Palestina, organizzate per salutare la Global Sumud Flotilla.
Per tre giorni il Moll de la Fusta di Barcellona è diventato l’epicentro della solidarietà internazionale, con eventi, conferenze, workshop e concerti a sostegno della Global Sumud Flotilla, la missione civile più ambiziosa mai intrapresa fino ad oggi in direzione di Gaza.
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