Progetto di rete di educazione ambientale e cittadinanza attiva per le scuole. Apre una finestra di conoscenza sulle alternative economiche sostenibili offerte dalla green economy. Si formerà una rete di scuole, associazioni ed enti tecnico-scientifici e avrà una durata triennale, avendo come destinatari preferenziali gli studenti di Taranto e provincia.
Un attacco alla democrazia e ai diritti. Le riforme costituzionali in corso, il Job’s Act, la revisione di ruoli e poteri minano la nostra democrazia.
E soprattutto i diritti sociali su cui essa è fondata.
A stento nella Buona Scuola ci trovi la parola "cittadini" e "cittadinanza". Eppure la questione della "cittadinanza attiva" era uno dei punti importanti della Strategia di Lisbona che l'Europa proponeva a tutte le sue nazioni. Quella di Renzi è una scuola che non affronta il tema delle ingiustizie e del potere, ossia il tema fondamentale per cui le classi popolari hanno rivendicato alfabetizzazione, cultura e partecipazione civile.
A scuola gli insegnanti di tutte le discipline dovrebbero educare alla cittadinanza attiva.
Questa competenza trasversale fa parte degli obiettivi europei nati con la Strategia di Lisbona del 2000.
Da un cristianesimo responsabile, attese per un futuro diverso.
In conclusione della Settimana Sociale della Chiesa cattolica, attese, speranze, delusioni.
Altamarea si riunirà in assemblea generale mercoledì 3 febbraio alle ore 17.30 all’ITIS Pacinotti (via Lago Trasimeno a Taranto) per fare il punto su quanto è stato fatto e su quanto resta ancora da fare.
2 febbraio 2010 - Altamarea
AltaMarea dopo la grande manifestazione del 28 Novembre indice un'Assemblea Generale per rilanciare la lotta all'inquinamento.
Il Coordinamento conta tra i suoi aderenti oltre venti realtà territoriali e vuole rappresentare un’opportunità di sviluppo turistico e culturale intorno alla creazione di un marchio univoco in grado di accrescere l'attrattività della nostra provincia e stimolare la scoperta dei suoi tesori.
4 dicembre 2009 - Coordinamento ViviTaranto
Il WWF Sezione di Taranto e Greenpeace gruppo locale di Taranto hanno organizzato la proiezion del film
Le due proiezioni pubbliche del film sono state volutamente organizzate nelle giornate che precedono la “marcia per l’ambiente” del 28 novembre a Taranto
23 novembre 2009 - Gaetano Barbato (WWF sezione di Taranto) Clara Fornaro (GreenPeace-Taranto)
Partecipiamo alla manifestazione del 28 novembre, ma soprattutto organizziamoci insieme a chi vuole costituire un controllo popolare su tutte le questioni determinanti per la città.
Occorre progettare e imporre, noi cittadini, un futuro della città fatto di lavori che ne risanino l'ambiente
19 novembre 2009 - Comitati di Quartiere cittadini
In passato,il limitato coinvolgimento dei singoli è stato l'alibi perfetto per non costruire un modello di sviluppo alternativo al più facile e remunerativo (per pochi) monopolio industriale
In questo particolare momento storico, c'è una nuova voglia di comunicare e di partecipare alla vita pubblica, di capire i processi in corso e di decidere consapevolmente quale direzione intraprendere per non ripetere i soliti vecchi errori fatti di deleghe, disinteresse e superficialità.
In tanti decenni abbiamo costruito anche noi il nostro muro, il più alto ed inaccessibile: quello dell’indifferenza. Taranto per alcuni decenni ha delegato, preferendo non esporsi, al personaggio forte di turno la soluzione dei propri vecchi e nuovi problemi. Lo scorso anno, in novembre, una parte importante di cittadini ha dato una formidabile picconata a quel muro.
Gli siamo accanto in questo momento come cittadini. Ma anche come volontari che fanno informazione e che credono nel potere della verità, nel giornalismo come esercizio del diritto alla conoscenza e come fondamento della democrazia.
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
Deceduta il 22 luglio 1997, fu vittima del Programa Nacional de Salud Reproductiva y Planificación Familiar voluto dal fujimorismo per controllare e limitare la riproduttività delle donne indigene e contadine
Domenica è stato davvero uno spettacolo vedere quasi 200 mila persone. Un arcobaleno di bandiere che a migliaia sventolavano lungo i 24 chilometri della Marcia. Ancora una volta da Assisi si è levata una voce forte: la pace è questione quotidiana di scelte quotidiane che coinvolgono tutti e tutte.
Richiesta di informazioni sull’esercitazione nucleare NATO “Steadfast Noon 2025” e sui possibili impatti per la popolazione civile circa gli scenari ad alta intensità simulati
Sociale.network