Gli aerei da guerra F 35 in questo momento sono un costo troppo alto per il contribuente italiano. Questi aerei, una volta in funzione, avrebbero come scopo colpire gli obiettivi e ridurli come le case che abbiamo visto a Onna e L’Aquila. Un cumulo di macerie.
Per i terremotati dell’Abruzzo sarebbero necessari 130 milioni nei prossimi sei mesi. Dove trovare questi fondi. La risposta è più semplice di quanto sembri: basterebbe bloccare l’enorme stanziamento che sta per essere destinato all’acquisizione del caccia statunitense F-35 Lightning II (Joint Strike Fighter) della Lockeed Martin.
Il Ministero della Difesa prevede l'acquisto di 131 cacciabombardieri F-35 della Lockeed Martin. La spesa complessiva per l'Italia sarà intorno ai 15 miliardi di euro (30 mila miliardi di vecchie lire). Su questo programma militare, denominato Joint Strike Fighter) l'amministrazione Usa esprime molte riserve e il nuovo presidente Obama pensa di accantonarlo, per ragioni di priorità e di riequilibrio di bilancio. In Italia, invece, l'ampio consenso "bipartisan" al programma JSF.
I governi non possono continuare a spendere folli cifre per la guerra. Basterebbero i dollari spesi in due bombardieri atomici per debellare per sempre la lebbra
Il racconto autobiografico del sacerdote che ha consacrato la sua vita all’antimilitarismo e alla chiusura della più grande scuola di formazione militare d’America.
L'avvio imminente di un dibattito in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, “strengthening collective security and armament regulation”, che di fatto potrebbe riproporre ai propri membri l'applicazione dell'articolo 26 della Carta, porta ad alcune riflessioni.
Sarà la volta buona che...?
Da tempo la Puglia si è trasformata in piattaforma di esercitazioni belliche. Don Tonino Bello sognava una Puglia che fosse "arca di pace" e non "arco di guerra". Occorre riprendere nelle nostre mani quell'utopia concreta e possibile.
La base militare di Sigonella, il territorio e la responsabilità dei cristiani: un convegno di Pax Christi a Catania per rilanciare il problema della militarizzazione crescente delle nostre città. E delle nostre coscienze.
Dopo lo scambio di lettere tra Veltroni e la "Tavola della Pace" l'associazione PeaceLink presenta il conto e chiede impegni concreti: riduzione delle spese militari, diritto all'obiezione fiscale, iniziative di "peacekeeping" realizzate da civili non armati, promozione della cooperazione internazionale.
Rimango esterrefatto che la Sinistra Radicale (la cosiddetta Cosa Rossa) abbia votato, il 12 novembre con il Pd e tutta la destra, per finanziare i CPT, le missioni militari e il riarmo del nostro paese. Questo nel silenzio generale di tutta la stampa e i media. Ma anche nel quasi totale silenzio del “mondo della pace “.
AssoPacePalestina, A Buon Diritto, ATTAC, ARCI, ACLI, Pax Christi, Un Ponte Per - insieme alla cittadina palestinese Hala Abulebdeh - hanno depositato un ricorso al Tribunale civile di Roma contro Leonardo Spa e lo Stato italiano, chiedendo di annullare i contratti di fornitura di armi a Israele
E' prevista l’entrata in servizio entro il 2026 in Germania sulla base di un accordo bilaterale fra USA e Germania. La sua mobilità e facilità di rilocazione ne complicano la neutralizzazione.
Video e referti confermano le torture su un prigioniero a Sde Teiman. Ma si ripete l'inaccettabile copione che incita a colpire chi denuncia gravi reati, invece dei responsabili, e chi smaschera comportamenti di connivenza o favoreggiamento
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