«Come comunicato al Board nel novembre 2004 e di nuovo a settembre 2005, di tutto il materiale nucleare dichiarato l'Iran ha dato conto. Sebbene l'agenzia non abbia visto alcuna diversione di materiale nucleare verso armi nucleari o altri ordigni nucleari, l'Agenzia non è, in questo momento, in grado di concludere che non ci siano in Iran attività nucleari non dichiarate».
In Iran è in corso uno sciopero degli autisti di bus di Teheran per ottener migliori condizioni di lavoro; il governo iraniano ha risposto arrestando i rappresentanti sindacali e circa 700 lavoratori;
riportiamo un resoconto dello sciopero, l'intervista al dodicenne figlio di un manifestante arrestato che è stato colpito e picchiato dalla polizia , come molte mogli e figli dei manifestanti e una lettera di protesta da inviare al presidente iraniano
Un’altra guerra si sta preparando. All’Iran. Capo d’accusa: detiene l’arma nucleare. La realtà è un’altra. I Paesi che hanno la coscienza molto sporca sono diversi.
Nel Medio Oriente ma anche in Europa.
E di armi nucleari se ne stanno preparando troppe. Dappertutto.
I giornalisti dell' informazione di massa, negli USA, stanno procedendo ad occhi chiusi, rendendo più facile la strada a chi sta preparando l' ennesima guerra preventiva.
Il 14 gennaio scorso l’agenzia stampa iraniana ISNA si è vista notificare dalla società americana The Planet una comunicazione di rescissione unilaterale del contratto per la fornitura dello spazio web. Reporters Sans Frontières teme che ci siano motivazione politiche dietro tale decisione, ed ha quindi scritto all’azienda per chiedere chiarimenti.
"Temiamo che a forza di brutalità, intimidazioni e censure le autorità arrivino a depurare il web da ogni contenuto critico. In un paese in cui negli ultimi anni fioriscono weblogs e siti d'informazione sarebbe una vera catastrofe per la libertà d'espressione".
Ventun giornalisti arrestati negli ultimi due mesi. Giornali e, soprattutto, siti web chiusi d'autorità. L'attacco dei conservatori in Iran prende di mira l'informazione per ingabbiare una società che cambia
Il Parlamento iraniano sembra sul punto di cambiare rotta, aprendo a tecnologie di comunicazione fin qui ostracizzate o tenute sotto il più stretto controllo
Amnesty International ha accolto con favore oggi l'assegnazione del Premio
Nobel per la Pace a Shirin Ebadi per il suo notevole contributo alla causa
dei diritti umani. [[Img1108]]
Avvocato, 56 anni, il riconoscimento "per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e a favore della democrazia". La sua prima richiesta dopo l'iniziale stupore: "Liberare i detenuti iraniani che lottano per la libertà"
In circa 70 paesi vi sono leggi che puniscono gli atti sessuali con persone del proprio sesso. La pena di morte per omosessualità è prevista in quattro paesi: Arabia Saudita, Sudan, Mauritania e Iran.
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Sociale.network