"[Gli israeliani] se la stanno prendendo con coloro che non sono Hezbollah", racconta un americano mentre scappa con la madre. "È una catastrofe, le loro bombe piovono dappertutto"!
Israele ha sferrato un nuovo attacco sul Libano dando il via a una massiccia operazione di terra che vede impegnati migliaia di uomini. Il governo Olmert è deciso ad ottenere una vittoria chiara sugli Hizbollah, prima di lasciare spazio a qualunque altra soluzione.
Intervista a Fahd Shalak, presidente del «Comitato per la ricostruzione», sempre al lavoro da 40 anniLibano a terra «Quest'offensiva è la più letale di tutte, in fumo miliardi, adesso basta sparare»
Nei quartieri di Beirut il Partito di Dio promette case nuove e tiene alto il morale dei militantiLibano, crisi umanitaria «I nostri imam più potenti delle bombe»: le voci tra le migliaia di rifugiati dei quartieri di Bir al Abed, Haret Hreik. Polemiche sui caschi blu uccisi dai raid Colletta in nome di Nasrallah Nell'attesa della «vittoria finale» i militanti si mobilitano per aiutare gli sfollati. C'è da rassicurare l'intera comunità sciita
Fosforo bianco Munizioni termobariche sulle città libanesi. Decine di civili carbonizzati, tanti i bambiniDenuncia di un medico in un incontro-stampa organizzato dal vescovo di Tripoli. Istruzioni scritte della censura militare ai media sul campo: non rivelate nulla sulle «munizioni uniche»
26 luglio 2006 - Manlio Dinucci
La soluzione dei problemi mondiali è possibile e urgente
Per unificare l'umanità dal basso e così risolvere tutti i problemi, tradurremo le ideologie nel comune denominatore dei rapporti di potere fra basi e vertici, da cui le ideologie derivano.
Il 15 luglio Tel Aviv chiede agli Usa un grosso ordine di benzina per jet, pochi giorni dopo richiede in tutta fretta un carico di munizioni «speciali». E come quelle impiegate contro Jugoslavia e Iraq, anche queste sono gestite da un centro «italiano»: la base di Camp Darby
Una posizione per qualcuno, "moderata", questa di Shorsh Surme, ma ugualmente interessante da riportare. E con un accenno di storia del "partito di Dio", gli Hezbollah.
Raggiungere un accordo. Di pace. Di convivenza pacifica. Tra Israeliani e Palestinesi. Due drammi che si intrecciano e da cui si può uscire solo insieme. L’intervista a Moni Ovadia in esclusiva per Mosaico di pace.
Denunciare. Sensibilizzare. Riaccendere la Speranza. Condividere. Pax Christi rilancia la Campagna Ponti e non Muri. Ecco gli obiettivi e le prospettive di lavoro.
Giovani italiani in Terra Santa. Per intessere amicizie. Per conoscere una storia.
Per condividere le sofferenze di un conflitto che da troppi anni lacera due popoli.
La nonviolenza si pratica coltivando piccoli gesti ma nel cuore dei conflitti. Come quello tra Israele e Palestina. L’esperienza di un gruppo religioso americano che sfida le guerre.
Se sommiamo gli evasori amministrativi (1,5 milioni) e i casi penali (290.000), lo Stato ucraino si trova a dover gestire quasi 1,8 milioni di infrazioni in un contesto di guerra totale. Questi numeri sono gestibili?
Contemporaneamente alle 2700 manifestazioni negli USA contro il Presidente-autocrate Donald Trump, anche nel capoluogo toscano hanno inscenato una protesta i residenti statunitensi.
Gli siamo accanto in questo momento come cittadini. Ma anche come volontari che fanno informazione e che credono nel potere della verità, nel giornalismo come esercizio del diritto alla conoscenza e come fondamento della democrazia.
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
Deceduta il 22 luglio 1997, fu vittima del Programa Nacional de Salud Reproductiva y Planificación Familiar voluto dal fujimorismo per controllare e limitare la riproduttività delle donne indigene e contadine
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