Quali verità sono state "inconfutabilmente" accertate?
Che Nicola Calipari era un "un dirigente del SISMI estremamente leale verso la Repubblica Italiana e stimato amico degli Stati Uniti"; che ha dato la sua vita "e alla sua memoria e alla sua eroica attività è stata giustamente conferita dal Presidente della Repubblica la Medaglia d'Oro al Valor Militare"
Nomi e cognomi, fatti ed eventi nascosti dagli americani nel Rapporto Calipari sono svelati su Internet. Ma i servizi italiani non se ne accorgono. Nel pallone l'intelligence dei due paesi. I dettagli
I soldati americani sulla difficile realtà del presidio dei checkpoint nella guerriglia affermano: "Secondo la procedura se pensi che ci sia qualsiasi tipo di pericolo per te stesso o per la tua unità, hai tutto il diritto di aprire il fuoco."
Voci femminili tornano a levarsi con forza, nel turbine di ogni guerra, per riaffermare il diritto alla vita e indicare vie “altre” al superamento dei conflitti
Gli americani hanno sparato su un'auto italiana che la portava in aeroporto dopo la liberazione. Ucciso l'agente italiano Nicola Calipari, altri due feriti. La giornalista del Manifesto colpita alla spalla: è in ospedale: dice il compagno della Sgrena: "L'hanno quasi ammazzata, non possiamo restare un minuto di più"
Giornalisti Forte mobilitazione della stampa europea per la liberazione di Giuliana. Il tedesco Die Zeit in prima fila. Ma anche i media arabi, dalle tv satellitari ai quotidiani, hanno svolto un ruolo importante
George Malbrunot, l'inviato di «Le Figaro» liberato il 21 dicembre scorso: «I giornalisti sono una merce preziosa perché il loro sequestro assicura notorietà ai rapitori. Adesso bisogna far sapere in fretta a tutti che Giuliana lavora per un giornale che è contro la guerra»
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
L’iniziativa, a partire dalle ore 20, vedrà fra i vari contributi quelli di Gianni Svaldi e Marinella Marescotti, che porteranno al pubblico testimonianze da Gaza e dintorni, racconti capaci di dare voce a chi vive sotto le bombe e resiste ogni giorno a condizioni di vita disumane.
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
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