Taranto Sociale

Losappio: «Ilva, con diossina niente Aia»

braccio di ferro tra Regione e gruppo Riva. L'assessore regionale all'Eologia Michele Losappio: «Ci vuole l'adeguamento degli impianti alle norme Ue per l'ok, l'autorizzazione ci sarà solo con la riduzione dei veleni. L'azienda deve dichiarare di quanto e in che tempi intende ridurre le emissioni rilevate dall'Arpa
10 maggio 2008
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

- TARANTO — No all'autorizzazione integrata ambientale (Aia) senza riduzione delle diossine emesse in atmosfera dallo stabilimento siderurgico dell'Ilva di Taranto. È questa la condizione irrinunciabile posta dalla Regione Puglia. L'assessore regionale all'Ambiente, Michele Losappio, l'ha detto a Roma durante l'incontro al ministero per l'insediamento del comitato di coordinamento sull'accordo di programma e l'ha ripetuto ieri mattina a Bari durante il convegno «Taranto sotto la lente» inserito nella Fiera dei parchi Mediterre.

A Roma erano presenti il Comune di Taranto, con l'assessore Sebastiano Romeo e il presidente dell'Amiu Gino Pucci, i rappresentanti della Regione, del Comune di Statte e delle industrie locali che attendono di avviare l'iter per ottenere le autorizzazioni alla produzione.

A Roma «la Regione, con il sostegno degli enti locali - è scritto in una nota della Regione Puglia - ha nuovamente ribadito che non esprimerà parere favorevole al rilascio dell'Aia se l'Ilva non dichiarerà di quanto e in che tempi intende ridurre le emissioni di diossina rilevate dall'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa) attraverso l'applicazione delle tecnologie più moderne.

Solo un adeguamento degli impianti - ha spiegato l'assessore Losappio - alle norme europee per meglio difendere la salute dei tarantini consentirà alla Regione il rilascio di un'autorizzazione e questo non sarà possibile se Ilva non presenterà un cronoprogramma con date e quantità».

Losappio ha anche ribadito che in questioni così importanti e delicate come quella ambientale occorre equilibrio e cautela. A Roma, dopo l'analisi dell'accordo dell' 11 aprile siglato nella sede della Regione, è stato approvato il cronoprogramma delle attività finalizzate alla sua attuazione per garantire una valutazione unitaria e integrata per il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali alle diverse aziende insediate nell'area industriale di Taranto e Statte.

Il prossimo passaggio è fissato il 29 maggio con la presentazione delle osservazioni delle associazioni ambientalistiche che saranno poi ascoltate al ministero dell'Ambiente nella prossima riunione del comitato di coordinamento.

A luglio sarà effettuato un primo controllo dello stato di avanzamento dei lavori di adeguamento degli impianti alle migliori teconolgie; a settembre sarà il turno della Cementir, dell'inceneritore dell'Amiu, della centrale Edison; a novembre la verifica riguarderà la raffineria Eni e la centrale Enipower.

A metà gennaio è in programma una riunione per eventuali ulteriori interventi e a febbraio si riunirà la conferenza dei servizi per l'eventuale rilascio delle autorizzazioni. A fine mese, intanto, prende il via la terza campagna di rilevamento delle diossine dall'impianto di agglomerazione dell'Ilva ad opera dell'Arpa e del Cnr.

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