Sempre più ai ferri corti con la Ue sulle migrazioniDa Rabat un no alla «fortezza Europa» Dal controvertice di organizzazioni e movimenti europei e africani la condanna delle politiche Ue di «esternalizzazione», che prevedono frontiere sbarrate e campi di internamento per migranti a sud del Maghreb
Infosdebitarsi del 25 maggio 2006: Il Presidente Napolitano per l'Africa: cancellare il debito e rimuovere le barriere commerciali per fare uscire dalla crisi.
Obiettivo dell'evento sarà promuovere la collaborazione tra membri e partners di IDDC e Il Segretariato di African Decade al fine di raggiungere le finalità del Decennio Africano per la disabilità
Recentemente, dal 6 al 9 marzo 2006, Reporters Sans Frontieres (RSF) ha inviato una delegazione nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) per dare sostegno ad un'organizzazione partner con sede a Kinshasa, Journalistes en Danger (JED) e per esortare le autorità a fare luce al più presto sul duplice omicidio del giornalista Franck Ngyke e di sua moglie.
L'Africa è il polmone vitale del Pianeta Terra. E' il luogo dove la vita è nata e dove i suoi colori più sgargianti esplodono. Nel sorriso di un bambino che gioca o di una donna che lavora la vita pulsa.
Una buona notizia. La Rai apre in Africa. Finalmente.
E grazie al lavoro di pressione fatto da tante testate minori.
Ora il Sud del mondo è entrato nel servizio pubblico.
Ndiogou Fall è un contadino del Mali che cerca di fare luce sulle condizioni dei contadini africani e delle loro terre. Descrive i disastri che si susseguono dall’epoca coloniale a oggi.
Il gruppo estremista hutu Palipehutu (meglio conosciuto come FNL) ha ucciso 300 civili in due mesi secondo fonti locali. La radio burundese Publique Africane ha riportato la scoperta di tre fosse comuni nelle province di Burbanza e Bujumbura-Rurale – una fortezza del FNL.
Ci sono gesti che ripristinano un po' di giustizia e che stabiliscono nuove relazioni. Anche d'estate, di fronte al mare dei conquistatori e dei conquistati.
È arrivata, tramite la portavoce italiana Maria Elena Delia, la risposta alle minacce del governo israeliano, che ha definito terroristi i partecipanti alla Global Sumud Flotilla e promesso arresti e carcere duro per gli attivisti e la confisca delle navi umanitarie.
Care compagne e cari compagni della Global Sumud Flotilla, dalla Colombia, terra segnata dalla resistenza e dalla speranza, invio un abbraccio solidale a voi che, da diversi angoli del mondo, vi preparate a salpare verso Gaza nei prossimi giorni.
Durante il fine settimana dal 29 al 31 agosto, il porto di Barcellona è stato teatro di intense giornate di sostegno alla Palestina, organizzate per salutare la Global Sumud Flotilla.
Per tre giorni il Moll de la Fusta di Barcellona è diventato l’epicentro della solidarietà internazionale, con eventi, conferenze, workshop e concerti a sostegno della Global Sumud Flotilla, la missione civile più ambiziosa mai intrapresa fino ad oggi in direzione di Gaza.
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