In Libano, secondo il governo Usa, le operazioni di Israele sarebbero in linea con suo "diritto di difesa". PeaceLink condanna questa invasione e si appella al vero diritto internazionale, quello dell'ONU, ben diverso da quello inventato dalla Casa Bianca.
Il testo esamina il ruolo centrale della pace nel pensiero e nell'azione di Papa Francesco, in particolare attraverso l'uso del diritto internazionale per promuovere la pace globale, ripudiando la guerra e le armi nucleari
Ratifica ed esecuzione da parte dell'Italia del I Protocollo addizionale alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 e del II Protocollo addizionale alle Convenzioni stesse
8 ottobre 2022 - Redazione PeaceLink
La lista di come hanno votato tutte le nazioni su quella risoluzione delle Nazioni Unite
L'Assemblea Generale dell'ONU in quella data ha approvato la dichiarazione sul diritto alla pace (Risoluzione A/C.3/71/L.29 "Declaration on the Right to Peace") con 131 favorevoli, 34 contrari e 19 astenuti. Gli USA hanno votato contro da dichiarazione sul diritto alla pace. L'Italia si è astenuta.
Una tesi di laurea in diritto internazionale mette in luce l'assenza di una regolamentazione internazionalmente accettata per le navi militari a propulsione e capacità nucleare. Sia sotto il profilo della sicurezza che della responsabilità per danni in caso d'incidente nautico-radiologico
Secondo lui il diritto internazionale non verrebbe violato dall'intervento militare di Usa, Francia e Gran Bretagna, in quanto nel caso della Siria si applicherebbe il principio della "responsabilità di proteggere". Peccato che Sabino Cassese si dimentichi di aggiungere che il principio a cui lui si richiama deve passare attraverso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che per la Siria non vi è stata.
Il Presidente Obama ha detto che i bombardamenti con i droni erano "azioni mirate contro individui in una lista di terroristi attivi". Ma preoccupano i suoi silenzi.
Disinnescare il problema israelo-palestinese: è urgente
Perché possano sopravvivere Israele, la Palestina e il Libano sarà necessario un grande sforzo di immaginazione. Ma la domanda è: lo si vuole davvero? Intanto, affinché la politica internazionale torni sul terreno del diritto, l'Europa dovrebbe reclamare l'applicazione di tutte le risoluzioni Onu
Un’altra guerra si sta preparando. All’Iran. Capo d’accusa: detiene l’arma nucleare. La realtà è un’altra. I Paesi che hanno la coscienza molto sporca sono diversi.
Nel Medio Oriente ma anche in Europa.
E di armi nucleari se ne stanno preparando troppe. Dappertutto.
Quando è necessario e non si può fare altrimenti, la guerra è giusta. A partire dall’ultimo libro di Walzer, si va allargando, anche tra i democratici, il varco della guerra umanitaria. Fuori dal diritto, eventualmente. L’analisi critica di Danilo Zolo.
Sulla pace e la nonviolenza sentiamo forte, non solo la differenza, ma la discrepanza e l'enorme distanza quantitativa e qualitativa tra i pronunciamenti del Papa e quelli della CEI, tra le prese di posizione dell'Osservatore Romano e quelle di Avvenire.
Nelle scuole per ufficiali le norme a tutela dei prigionieri e dei civili vengono insegnate? Io nel corso AUC (Allievi Ufficiali di Complemento) del 1981 non le ho mai viste fra i manuali di istruzione. Nessun alto ufficiale, fra gli istruttori, ne fece mai cenno.
Gli siamo accanto in questo momento come cittadini. Ma anche come volontari che fanno informazione e che credono nel potere della verità, nel giornalismo come esercizio del diritto alla conoscenza e come fondamento della democrazia.
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
Deceduta il 22 luglio 1997, fu vittima del Programa Nacional de Salud Reproductiva y Planificación Familiar voluto dal fujimorismo per controllare e limitare la riproduttività delle donne indigene e contadine
Domenica è stato davvero uno spettacolo vedere quasi 200 mila persone. Un arcobaleno di bandiere che a migliaia sventolavano lungo i 24 chilometri della Marcia. Ancora una volta da Assisi si è levata una voce forte: la pace è questione quotidiana di scelte quotidiane che coinvolgono tutti e tutte.
Richiesta di informazioni sull’esercitazione nucleare NATO “Steadfast Noon 2025” e sui possibili impatti per la popolazione civile circa gli scenari ad alta intensità simulati
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