È stata giusta la guerra in Kossovo? E la guerra in Afghanistan è la stessa cosa di quella in Iraq? A sollevare il dubbio non un guerrafondaio ma un intellettuale liberal americano, Michael Walzer.
Lanciamo il dibattito con i primi interventi di Thomas Casadei, Maurizio Viroli e Pietro Scoppola.
La morale politica dello tsunami è che occorrono decisivi passi per rafforzare e migliorare le istituzioni pubbliche globali. L'Onu, sebbene sia da riformare, è lo strumento politico di cui la comunità internazionale dispone per affrontare tali problemi.
L'appello di Jakarta Il segretario generale dell'Onu ha chiesto ai paesi membri di trasformare le promesse in aiuti. «Bisogna prevenire ulteriori sofferenze per la mancanza di acqua potabile, cibo, vestiti. Perché al maremoto non segua una seconda ondata di morte»
Quello che è successo in una parte del subcontinente asiatico dal punto di vista dei danni e della vastità dovrebbe costringere una classe politica dirigente mondiale a cercare di comprendere come il dibattito federalista europeo e mondiale non è semplicemente un artificio della retorica intellettuale o la diretta conseguenza di una delle varianti dell'idealismo.
Il 3 dicembre l'Onu ha diffuso un rapporto sui mezzi per rafforzare il ruolo dell'Onu per promuovere la sicurezza globale. La redazione di Europace anticipa un articolo, che verrà pubblicato su L'Unità Europea, di Lucio Levi del Movimento Federalista Europeo, sulle proposte significative ma anche sui limiti di tale rapporto.
La guerra in Iraq ha segnato un passo rilevante per l’Unione Europea nell’elaborazione di una propria autonoma identità internazionale con riferimento, in particolare, niente meno che alla guerra, alla pace e al concetto di sicurezza.
I bambini non sono bisognosi di tutela ma titolari di diritti. La rivoluzione che ha rovesciato tutti i nostri luoghi comuni. Ma non si è ancora applicata.
Kiev affronta una situazione sempre più difficile nello scontro militare con la Russia. I giovani ucraini non vedono più una prospettiva d’uscita ma solo la retorica della vittoria che cozza contro una serie di continue e sanguinose sconfitte.
Preoccupa il fatto che l'ampiamento della discarica riguardi anche la tipologia di rifiuti speciali pericolosi. La richiesta di ampliamento di conseguenza farebbe aumentare la quantità di rifiuti in arrivo nel territorio fra Taranto e Statte già martoriato dall’inquinamento ILVA.
Michele Riondino, regista e attore protagonista, ricostruisce una pagina buia dell'ILVA di Taranto. Palazzina LAF è un "film necessario" ed è una "storia universale" che aiuta a riflettere sul potere e sulle sue vittime ma anche sulla capacità di riscatto dei lavoratori.
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