La narrazione mediatica in ambito militare è un potente strumento per modellare le percezioni del pubblico e influenzare il sostegno o l'opposizione alle operazioni militari. La verifica delle notizie richiede tempo e attenzione, ma è fondamentale per non farsi manipolare da false informazioni.
11 ottobre 2023 - Alessandro Marescotti
Il dilemma della verità nella controffensiva ucraina, un'analisi complessiva
La narrazione della guerra oscilla fra propaganda e verità. Emergono discrepanze tra le ottimistiche dichiarazioni di Kiev ("stiamo avanzando") e il pessimismo della Nato per via dell'esaurimento delle munizioni
Le operazioni psicologiche mirano a modificare le opinioni e il comportamento di avversari, amici e pubblico neutrale. La NATO ha sviluppato una strategia di operazioni psicologiche, informative e mediatiche. La Russia invia messaggi per demoralizzare i soldati ucraini e indurli alla diserzione.
19 giugno 2022 - Redazione PeaceLink
Si chiamano psyops (operazioni psicologiche) e servono a modificare la percezione della guerra
Mentre si parlava di una vittoria di Zelensky, in realtà in queste settimane accadevano tre cose terribili: boom di export per la Russia, carneficina dei soldati ucraini e avanzata delle truppe di Mosca. Un +90% di export di gas e petrolio con cui Putin può pagarsi la guerra per tutto il 2023
13 giugno 2022 - Alessandro Marescotti
Le operazioni psicologiche (Psyops) e la Public Information (PI)
In seno alla Nato si sono formate unità di Psyops che si occupano di propaganda, disinformazione e manipolazione dell'informazione. Molto importanti sono le cellule PI che informano il pubblico, per mezzo dei media, sulle attività che i militari intendono condurre
Si chiamano Psychological Operations (PsyOps) e servono a manipolare l'opinione pubblica. I principali obiettivi delle PsyOPs oggi sono (paradossalmente) proprio i pacifisti. Come reagire? Diventanto esperti di fact checking, entrando nel vivo delle informazioni militari per verificarle con sistematicità, con metodo e con una buona dose di dubbio.
10 maggio 2018 - Alessandro Marescotti
La bufala del raid missilistico per distruggere i "laboratori di produzione di armi chimiche" e i "depositi di armi non convenzionali"
Un esperto di cose militari ha chiarito: ""Gli americani non avrebbero mai colpito se ci fosse stato il rischio di provocare un disastro ambientale e una catastrofe umanitaria di cui poi sarebbero stati considerati responsabili dall’opinione pubblica interna e internazionale". Ma milioni di Homer Simpson hanno creduto nel raid dal cielo che distruggeva veramente le armi chimiche. Il danno prodotto dalla propaganda di guerra nell'opinione pubblica è incalcolabile. I cittadini sono stati considerati manipolabili a piacimento con missioni di guerra i cui effetti, se raggiunti, avrebbero provocato lo sterminio della popolazione che i raid si proponevano di proteggere.
Il fatto che - dopo il crollo del Muro di Berlino - il termine "rivoluzione" venga riutilizzato per la Siria è una evidente operazione di modifica delle percezioni. Con la guerra si può decidere di dare a gruppi di terroristi tagliagole la patente di rivoluzionari. Questo è un golpe linguistico.
PeaceLink scriveva stamattina su Facebook: gli operatori di Emergency stanno rispondendo alle domande. Ma da qui alla "confessione" ce ne vuole". Siamo di fronte ad una disinformazione che rientra nelle tecniche di manipolazione dell'opinione pubblica.
Questa pagina web è un esempio di intelligenza artificiale per la pace che ci consente di avere in lingua italiana una panoramica globale del movimento internazionale contro le guerre. Siti web, riviste per la pace, centri di documentazione, associazioni, reti di coordinamento.
Co-organizzato da quattro prestigiose organizzazioni - l'International Peace Bureau, Global Women’s United Against NATO, No to War, No to NATO e l'Asia-Europe People’s Forum - questo webinar cerca di favorire una comprensione più profonda della complessa interazione tra militarizzazione e ambiente.
I generali Nato hanno partecipato direttamente alla pianificazione della controffensiva ucraina utilizzando software militari per prevedere le probabilità di successo (50%) e le possibili perdite ucraine (40%). Le cose sono andate male fin dal primo giorno. Ma ai media è stato raccontato tutt'altro.
Traducendo le informazioni sulla pace in oltre trenta lingue, PeaceLink sta creando un canale attraverso il quale persone di ogni parte del mondo possono accedere a risorse cruciali e sviluppare una prospettiva globale sulla pace. Il sito è stato completamente tradotto anche in esperanto.
Giovedì 30 novembre inizierà ciclo di conferenze dedicato al Risorgimento italiano nel territorio ionico che rappresenta una novità assoluta del comitato tarantino dell’Istituto per la Storia del Risorgimento.
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