Alcuni soldati stanno rompendo il silenzio e raccontano la verità

Ucraina: una guerra pianificata per i media

In un'era di Open Source Intelligence, gli analisti conoscono il campo di battaglia con grande precisione e costruiscono mappe digitalizzate. Ma alla gran parte dell'opinione pubblica viene fornita un'informazione orientata alla propaganda che non corrisponde alla realtà
20 dicembre 2023

Ucraina: mappe digitali e storie di sofferenza La freccia arancione indica l'area in cui si è concentrata la controffensiva ucraina. In rosso i territori occupati dai russi.

Introduzione

La guerra in Ucraina, con la sua violenza e brutalità, evoca spettri della prima guerra mondiale, ma si distingue per la sua trasparenza digitale, accessibile a tutti attraverso mappe dettagliate di analisti. In un'era di Open Source Intelligence (Osint), il confronto tra avanzate e ritirate delle unità militari è reso visibile al pubblico, offrendo una prospettiva unica sulla complessità del conflitto.

La guerra digitalizzata

Il conflitto ucraino si presenta come la prima guerra digitale ma la differenza sta nella grande quantità di informazioni disponibili. Di particolare interesse è la mappa dell'analista Mirko Campochiari, che traccia le operazioni militari in Ucraina. La trasparenza delle informazioni offre una chiara visione degli sviluppi bellici. Vi è tuttavia un buco nero: il numero reale dei caduti. E’ mantenuto segreto sia dagli ucraini sia dai russi.

L'analisi obiettiva

Mirko Campochiari è un esperto militare che si distingue per la sua oggettività nel descrivere gli eventi, sfuggendo alle influenze della propaganda delle parti coinvolte. La sua mappa digitale diventa una risorsa affidabile per coloro che cercano una comprensione imparziale degli sviluppi sul campo di battaglia.

Le storie di sofferenza

Ci sono delle cose che le mappe rendono evidenti ma che solo il giornalismo investigativo è in grado raccogliere e narrare: sono le storie di sofferenza. Un reportage del New York Times raccoglie una storia terribile sulla controffensiva oltre il fiume Dnipro. Marines ucraini descrivono la missione come brutale e inutile, con soldati che hanno sacrificato la propria vita anche prima di raggiungere l'altro lato del fiume.

Il lato umano della guerra

Soldati frustrati rompono il silenzio, denunciando l'operazione come un tentativo inutile di sfondare le difese russe. Le testimonianze rivelano il dramma vissuto sulle sponde del fiume, con soldati che raccontano di notti passate in acqua, bombardati da ogni direzione, mentre vedevano i propri compagni morire sotto i loro occhi.

Una guerra pianificata per i media

L'amara riflessione emergente dal racconto delle truppe è la percezione che la guerra è stata pianificata tatticamente non tanto per il successo militare, ma per creare titoli mediatici suggestivi. I titoli, parte integrante di una narrazione, sembrano essere stati utilizzati per ottenere un supporto internazionale più ampio nel fornire armi all’Ucraina.

In conclusione, la guerra in Ucraina rivela non solo aspetti cruenti e tecnologici, ma anche il lato umano della sofferenza, portando il pubblico a riflettere sulla vera natura di un conflitto che da guerra di difesa si è trasformata in uno scontro per la vittoria. Che in questo momento non sembra arridere a Zelensky.




Note: Testo rielaborato con l’ausilio dell’IA generativa

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