Ucraina: una guerra pianificata per i media
Ucraina: mappe digitali e storie di sofferenza
Introduzione
La guerra in Ucraina, con la sua violenza e brutalità, evoca spettri della prima guerra mondiale, ma si distingue per la sua trasparenza digitale, accessibile a tutti attraverso mappe dettagliate di analisti. In un'era di Open Source Intelligence (Osint), il confronto tra avanzate e ritirate delle unità militari è reso visibile al pubblico, offrendo una prospettiva unica sulla complessità del conflitto.
La guerra digitalizzata
Il conflitto ucraino si presenta come la prima guerra digitale ma la differenza sta nella grande quantità di informazioni disponibili. Di particolare interesse è la mappa dell'analista Mirko Campochiari, che traccia le operazioni militari in Ucraina. La trasparenza delle informazioni offre una chiara visione degli sviluppi bellici. Vi è tuttavia un buco nero: il numero reale dei caduti. E’ mantenuto segreto sia dagli ucraini sia dai russi.
L'analisi obiettiva
Mirko Campochiari è un esperto militare che si distingue per la sua oggettività nel descrivere gli eventi, sfuggendo alle influenze della propaganda delle parti coinvolte. La sua mappa digitale diventa una risorsa affidabile per coloro che cercano una comprensione imparziale degli sviluppi sul campo di battaglia.
Le storie di sofferenza
Ci sono delle cose che le mappe rendono evidenti ma che solo il giornalismo investigativo è in grado raccogliere e narrare: sono le storie di sofferenza. Un reportage del New York Times raccoglie una storia terribile sulla controffensiva oltre il fiume Dnipro. Marines ucraini descrivono la missione come brutale e inutile, con soldati che hanno sacrificato la propria vita anche prima di raggiungere l'altro lato del fiume.
Il lato umano della guerra
Soldati frustrati rompono il silenzio, denunciando l'operazione come un tentativo inutile di sfondare le difese russe. Le testimonianze rivelano il dramma vissuto sulle sponde del fiume, con soldati che raccontano di notti passate in acqua, bombardati da ogni direzione, mentre vedevano i propri compagni morire sotto i loro occhi.
Una guerra pianificata per i media
L'amara riflessione emergente dal racconto delle truppe è la percezione che la guerra è stata pianificata tatticamente non tanto per il successo militare, ma per creare titoli mediatici suggestivi. I titoli, parte integrante di una narrazione, sembrano essere stati utilizzati per ottenere un supporto internazionale più ampio nel fornire armi all’Ucraina.
In conclusione, la guerra in Ucraina rivela non solo aspetti cruenti e tecnologici, ma anche il lato umano della sofferenza, portando il pubblico a riflettere sulla vera natura di un conflitto che da guerra di difesa si è trasformata in uno scontro per la vittoria. Che in questo momento non sembra arridere a Zelensky.
Articoli correlati
Ucraina, la guerra erode la democrazia, la libertà e i diritti dei lavoratori
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.11 settembre 2025 - Mauro Carlo ZanellaIncontro Trump-Putin, commenti di persone comuni a Kiev
Con l’incontro tra Trump e Putin in Alaska si delinea una nuova Pace Imperiale.18 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella- I leader europei sull'Ucraina ai margini della scena mondiale
Puntavano sulla vittoria militare e ora sono sconfitti
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?16 agosto 2025 - Alessandro Marescotti - Nell’ambito di un evento collaterale all’80esima Assemblea Generale dell’ONU
Presentata a New York la “Dichiarazione dei giovani per la Pace nel Mediterraneo”
Quest'articolo nasce da una conversazione con Giovanna Gagliardi, attivista/militante di “Un ponte per… “, Ong nata durante la prima guerra in Iraq per dare solidarietà umana e materiale alla martoriata popolazione civile, vittima dei bombardamenti su Baghdad degli USA e dei suoi Stati vassalli.14 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella
Sociale.network