Attaccare il personale sanitario è pratica comune nella guerra civile siriana. Entrambi gli schieramenti attaccano gli ospedali nell'ambito della loro strategia militare, senza rispetto per chi vi lavora.
Le associazioni aderenti alla Rete Italiana per il Disarmo condannano qualsiasi decisione di allentamento dell'embargo di armi sulla Siria e chiedono all'uscente ministro Terzi di astenersi dal sostenere questa ipotesi, in vista dell'incontro del "Gruppo di alto livello sulla Siria" in programma il 28 febbraio a Roma.
Un accurato resoconto. Tanti i temi e i nodi: "non" politica estera nel paese e nel dibattito pre-elettorale, missioni, bombe e scelte europee (Libia, Siria, Mali), 100 basi militari e il rapporto con territori e cittadini, aumento di armi, export e spese occulte (e il 30 marzo, a Roma, per bloccare il MUOS in Sicilia)
Questa conferenza riconosce l’esistenza dell’“altra opposizione”, che ha guidato il movimento di opposizione contro il regime all’inizio della sollevazione siriana nel marzo del 2011 e che è stata successivamente emarginata dalle potenze arabe ed occidentali, che hanno invece sostenuto quella islamica di destra e il nuovo approccio liberale.
Il risentimento e l'odio serbato dal Medio Oriente nei confronti degli USA hanno radici antiche. Secondo Paul Atwood, che ne analizza i motivi, "Washington si trova nel bel mezzo di un turbine che ha provocato lei stessa".
A proposito della guerra e della comunicazione sulla rete da alcuni giorni circola sulla rete italiana, un’intervista rilasciata da Henry Kissinger : è vera o falsa ?
“Non stiamo più in una situazione di pace; non stiamo ancora in guerra aperta e dichiarata; ma ormai è troppo tardi e non è più possibile stare in pace per ciò che sta accadendo in Siria: siamo finiti in una situazione di non-pace”.
A distanza di due mesi dall'atroce bagno di sangue di Houla, un'inchiesta di "Der Spiegel" giunge a conclusioni opposte rispetto a quella della "Frankfurter Allgemeine Zeitung" del giugno scorso. Ma i dubbi restano.
31 luglio 2012 - Christoph Reuter e Abd al-Khader Adhun
Il fatto che - dopo il crollo del Muro di Berlino - il termine "rivoluzione" venga riutilizzato per la Siria è una evidente operazione di modifica delle percezioni. Con la guerra si può decidere di dare a gruppi di terroristi tagliagole la patente di rivoluzionari. Questo è un golpe linguistico.
La figura portante del comitato per il Coordinamento per il Cambiamento Democratico (CNSCD) ha dichiarato che la conferenza del Cairo per la federazione dell’opposizione ha portato alla conoscenza dei diversi posizionamenti intellettuali, del margine di indipendenza politica e del grado di maturità di talune correnti dell’opposizione siriana.
Giuseppe Manzo, capo del servizio stampa e portavoce del ministro degli Esteri, risponde sul Manifesto alla lettera aperta di PeaceLink sull'attentato al giornalista dell'ANSA Claudio Accogli.
Il dissidente, arabista e poeta siriano Gassan Azzam, appartenente al Coordinamento Siriano per il Cambiamento Democratico in Europa, espone il suo pensiero sulla situazione in Siria
Presso il Tribunale di Milano è stata tracciata la mappa dei creditori del Gruppo Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria. E' il quadro complessivo dell’indebitamento fino a ora accertato.
Le richieste avanzate non hanno solo un valore conoscitivo ma anche un forte impatto politico e giuridico. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha poteri in materia di tutela della salute. Ad esempio sarebbe importante che acquisisse i dati del Registro degli esposti a sostanze cancerogene.
Il 2026 può diventare l’anno nero del riarmo nucleare. Occorre come pacifisti promuovere la mobilitazione perché il 2026 diventi invece l'anno della ripresa del dialogo per formare la nuova corsa agli armamenti nucleari, sia quelli a medio raggio (INF) sia quelli a lungo raggio (New START).
Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
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