ALTAMAREA - coordinamento di associazioni e cittadini contro l'inquinamento a Taranto - vuole replicare la grande manifestazione dello scorso anno. La mattina del 28 novembre saremo in marcia per difendere il nostro diritto alla salute.
In base all’Accordo di Programma l’emissione delle AIA a ENI, Enipower, Edison, Ilva, Cementir e Sanac (firmatarie dell’Accordo di Programma) deve avvenire solo a seguito della valutazione contemporanea della influenza di tutte le attività industriali sulle condizioni ambientali dell’area”.
Le associazioni ambientaliste e i cittadini coordinati in Altamarea chiedono il "campionamento continuo" sulle sostanze organiche volatili. ENI tenta di sostituire il controllo 24 ore su 24 con un controllo semestrale. Alleghiamo la lettera dell'ENI con cui si tenta il "colpo grosso". Come l'Ilva anche l'ENI non gradisce controlli costanti.
16 ottobre 2009
Eni. Gli industriali pugliesi criticano il doppio “no” della giunta su centrale e raddoppio della raffineria
Se Taranto si accontenterà di bruciare gas rimarrà esclusa dai nuovi scenari tecnologici che progetteranno l'energia del futuro.
Facciamo appello alle istituzioni perché si cominci a costruire questo futuro sostenibile.
13 ottobre 2009
A rischio l’ecosistema marino e la mitilicoltura ionica
Il dirigente del settore ecologia della Provincia di Taranto, Luigi Romandini, è stato trasferito ad altro incarico. Aveva lavorato male o aveva lavorato bene?
Altamarea invita tutte le scuole ad aderire alla settimana Unesco che quest’anno è centrata sul tema “Città e cittadinanza”, pienamente collegata alle questioni che saranno al centro della piattaforma anti-inquinamento del corteo del prossimo 28 novembre.
2 ottobre 2009 - Altamarea contro l'inquinamento
Proteste e reazioni dopo il “sì” all’Eni per cercare petrolio
Le mortificazioni dovute ad anni di inquinamento selvaggio, ma anche di silenzi e complicità istituzionali, senza contare i tanti, troppi morti che la città piange ogni giorno a causa proprio dell'inquinamento di origine industriale, esigono una pronta inversione di tendenza che rende intollerabile questo ennesimo atto del governo ai danni dei tarantini.
15 settembre 2009 - Comitato per Taranto
Occorre una seria standardizzazione delle procedure di allertamento ed emergenza.
ENI ha ricevuto il Premio per la Responsabilità Sociale d'Azienda dalla FPA, negli stessi giorni in cui un servizio di Report metteva in evidenza incongruenze e anomalie nell'operato della compagnia nella regione del Delta del Niger
4 luglio 2009 - Ivan Flammia
Taranto, l'ENI vuole triplicare la produzione di elettricità
Chiediamo che le industrie che da questo territorio prendono (e tanto), provvedano ad adeguare i loro impianti affinché le emissioni nocive scendano a livelli umanamente sostenibili.
Nella vastissima documentazione tecnica depositata dall’ENI nel sito del Ministero dell’Ambiente, PeaceLink ha individuato questa nota che di fatto sembra vanificare lo spirito dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
La maledizione del petrolio si abbatte sulla Basilicata. Dopo la bufera sulle tangenti lucane ciò che resta è il danno ambientale. Chi paga le conseguenze?
Prima di scriverLe ho volute attendere che Lei risolvesse – con un puro esercizio di facciata – la crisi regionale in atto: cosa ardua, visto che ha radici profonde.
Dai rilievi che l'Arpab avrebbe eseguito, sul terreno e nell'acqua sarebbero state rinvenute sostanze altamente pericolose ed inquinanti, con molta probabilità derivanti dall'attività petrolifera.
12 gennaio 2009 - OLA | Organizzazione Lucana Ambientalista
Superati i livelli, scatta il piano dei controlli. La fabbrica chiusa dal 1976 è ancora pericolosa: aperta la procedure per i metalli pesanti. L'Assessore: La Regione ha chiesto ufficialmente all´Eni di adoperarsi per risolvere la situazione.
Una grossa fiamma sul centro oli di Viggiano. È accaduto giovedì quando, intorno alle 20.30, la fiammella che brucia costantemente sulla torcia dell’impianto dell’Eni in Val d’Agri si è improvvisamente levata in cielo.
L'Arpa gestirà il sistema di monitoraggio ambientale delle emissioni della Raffineria. Nel mirino in particolare il particolato sottile, IPA e le emissioni odorigene diffuse, all’origine di quegli odori fastidiosi.
In prima linea Marche e Emilia, ma pure Sicilia, Puglia, Calabria e Abruzzo. ENI: serve un piano nazionale, aiuta anche gli enti locali. Ma la verità è ben altra.
Accerchiare Ilva è più facile, Eni e Cementir non potrebbero sottrarsi ad eventuali controlli. A meno che sappiano come muoversi negli ambienti che contano.
Sono stati sospesi i vincoli contro gli investimenti in aziende coinvolte in violazioni dei diritti umani o nella produzione di armi. La sospensione delle regole etiche è stata approvata il 4 novembre 2025 dal parlamento a maggioranza laburista.
Un minuto del nostro tempo per fermare l’esecuzione di un uomo che si trova nel braccio della morte in Florida da 46 anni. Il Comitato Floridians for Alternatives to the Death Penalty ha preparato un testo che tutti possiamo inviare online.
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Sociale.network