Occorre pensare forme di coordinamento e di connessione, senza comandare, ma esercitando al massimo grado, specialmente con gli strumenti offerti dalla telematica e da internet, un'amplissima rappresentatività democratica. La tecnologia che abbiamo a disposizione sarebbe meravigliosa se usata per l'uomo e non come esclusivo strumento del mercato.
Non costa di più rispetto a quanto si spenderebbe navigando a 56 Kbps con Libero, Tiscali o Virgilio. Ma consente di finanziare il movimento per la pace.
Alessandro Marescotti
Regole per far funzionare la democrazia elettronica. Nuovi modi di comunicare, dalle web-tv ai blog militanti
Il 14 gennaio scorso l’agenzia stampa iraniana ISNA si è vista notificare dalla società americana The Planet una comunicazione di rescissione unilaterale del contratto per la fornitura dello spazio web. Reporters Sans Frontières teme che ci siano motivazione politiche dietro tale decisione, ed ha quindi scritto all’azienda per chiedere chiarimenti.
La vendita di Slate al New York Times rende visibile il ritorno di interesse per le riviste di informazione on line. E' già finita la delusione successiva allo scoppio della «bolla» nel 2000? Ma il supporto cartaceo resta tuttora insostituibile
In Europa, il 20% del tempo e' dedicato alla navigazione in Rete. L'accesso alle informazioni disponibili online influenza e genera acquisti offline e la possibilita' di scelta e la convenienza sono tra le ragioni del maggiore utilizzo del web
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Néné Bintu Iragi, Présidente de la Société Civile du Sud-Kivu, à l’Est de la République Démocratique du Congo. Intervention à la «Conférence pour la Paix et la Prospérité dans la Région des Grands Lacs », à Paris, le 30 octobre 2025.
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