La memoria della Shoah non appartiene solo al popolo ebraico, a tutti coloro che l'hanno vissuta e ai loro discendenti, ma anche a una società civile capace di analizzare una parte triste e dolorosa della propria storia, in cui chi sa ascoltare un testimone, diviene esso stesso traduttore della memoria degli eventi storici, che si devono tramandare alle nuove generazioni.
In questo filmato (www.youtube.com/lauratussi), Moni Ovadia presenta l'ultimo libro di Laura Tussi, dal titolo "Memorie e Olocausto", edito da Aracne (Roma), in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Senago (Milano) 26 Aprile 2009
Relazione riassuntiva dell’incontro di presentazione dell’Annuario “Agorà” del Liceo scientifico G. Ferraris di Varese, Maggio 2001: ”Il coraggio della memoria e la storia europea del ‘900”
“Fammi ricordare, discutiamo insieme” (Is 43,26).
Riflessioni relative al convegno Ricordati di Ricordare, svoltosi a Bagnolo in Piano (RE) 25/26 ottobre 2003
Organizzatori le Riviste SEFER Milano, QOL Reggio Emilia, CONFRONTI Roma e il Comune di Bagnolo in Piano (RE)
Elaborato di ricerca tratto dall’intervento di Brunetto Salvarani al Convegno Internazionale Ricordati di ricordare. Fammi ricordare, discutiamo insieme(Is 43,26) 25/26 Ottobre 2003 presso il Teatro Gonzaga di Bagnolo in Piano (RE)
La lotta alle varie forme di criminalità organizzata in Italia, dall’educazione alla legge: un impegno comune a tutti in memoria delle tante vittime. Storia di un nuovo 21 marzo.
Si è conclusa la settimana dell’oratorio 2008 don Antonio Seghezzi in cui si fa memoria. Di tutti gli orrori cui abbiamo assistito. Perché non ripetano.
Per l'11 anno consecutivo per Libera il primo giorno di primavera è l'occasione per ricordare le vittime delle mafie e ribadire il proprio impegno di legalità. Quest'anno sarà ospitato a Torino.
Agli uomini che hanno impugnato quella bomboletta spray come fosse una pistola sperando in un’altra deflagrazione diciamo che, al contrario, forse hanno risvegliato qualche coscienza che nel frattempo s’era solo assopita.
Domenico Sereno Regis, a 20 anni dalla morte, ci ricorda la politica dal basso, la lotta nonviolenta a guerra e fascismo, alla tirannia demagogica e populistica, lotta urgente oggi in Italia. Bisogna dire dei No per dire dei Sì ai valori della Costituzione
Le basi erano 10, di forma triangolare, con tre missili ognuna. Nell'ottobre del 1961 furono colpite quattro testate nucleari da fulmini, e in due casi venne attivato il processo fisico-chimico preliminare all'esplosione (che non avvenne). Un museo della pace e della memoria è oggi possibile
La presenza di tali ordigni sul territorio italiano è in contrasto anche con il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, al quale l’Italia ha aderito nel 1975 impegnandosi a «non ricevere da chicchessia armi nucleari né il controllo su taliarmi, direttamente o indirettamente».
Per Peace History si intende lo studio delle cause più profonde della guerra nonché dei mezzi per contrastarla e per gestire risoluzioni non violente dei conflitti. In questa pagina web vi sono alcuni riferimenti per la Peace History e link utili per tracciare una storia della pace
L'evoluzione dell’educazione civica ha portato a un sempre maggiore avvicinamento della stessa all’educazione alla pace, fino ad una sovrapposizione di competenze, che oggi può in certi contesti rendere difficile distinguere le due discipline.
Il movimento pacifista può diventare un soggetto storico consapevole dei propri compiti solo se ha la consapevolezza della sua storia. La storia della pace studia l'impegno positivo di chi si è opposto alla guerra. Ma è anche analisi strutturale delle cause dei conflitti armati.
15 gennaio 2021 - Alessandro Marescotti, Daniele Marescotti
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