Sara Volpi invita il Presidente della Regione Puglia e l'Assessore Regionale all'ECologia ad adottare misure più efficaci e concrete a tutela della salute dei tarantini
12 ottobre 2007 - Sara Volpi
L'Assessore Regionale all'Ecologia risponde alla lettera di un cittadino tarantino
E' uno shock per me apprendere come l'incidenza dei tumori sia diversa fuori dai nostri confini territoriali. Bisogna riportare Taranto alla normalità di un'incidenza quanto meno nella media.
Le persone hanno bisogno di recuperare il centro, la profondità, l’armonia interiore e la consapevolezza che le azioni e le relazioni di ciascuno incidono inserobilmente sul resto. Tutto fa parte del tutto.
Ciò che di nuovo si avverte nell'aria a Taranto è la timida consapevolezza di una città che comincia ad affacciarsi oltre il muro della politica e dell'indifferenza. Tentativi insicuri, maldestri, di partecipazione attiva.
Il comune di San Ferdinando di Puglia ha pochissimo verde pubblico, senza qualità e mal distribuito.
Ad aggravare la situazione contribuisce la chiusura permanente della villa comunale, unico polmone verde della città.
14 maggio 2007 - Matteo Della Torre
Un video sul riutilizzo domestico dell'acqua grigia.
Un suggerimento pratico per dare risposte in prima persona agli sprechi idrici. Un semplice accorgimento di risparmio idrico accessibile a tutti sin da oggi. Prova anche tu a cambiare. Dare da bere ai poveri del mondo dipende da te.
La Corte Suprema di Giustizia honduregna (massima istituzione legislativa del paese) ha dichiarato anticostituzionale la legge mineraria perché viola il diritto alla salute sancito dalla Costituzione
Programma della rassegna cinematografica che vede in liza diversi film latinoamericani e la partecipazione di diverse personalità internazionali come Felipe Arreaga: ecologista messicano ex premio Chico Mendes
Gli Usa hanno fornito a Israele almeno 100 bombe Gbu-28 all'uranio impoverito. «Provocheranno una contaminazione tossica» dice Doug Rokke, l'ex capo del team militare americano sull'uranio Colpita la centrale elettrica di Jiyyeh, nei serbatoi in fiamme 15mila tonnellate di nafta: tutte sulla spiaggia
In America Latina, come in tutto il sud del mondo, gruppi di contadini e comunità indigene continuano a battersi affinché le risorse naturali non siano brevettabili
L'assenza di decisioni reali e di una vera partecipazioni della società civile ai negoziati cruciali ha segnato in modo negativo l'esito della conferenza
4 aprile 2006 - David Lifodi
Messe, veglie e marce in ricordo della missionaria
Vi alleghiamo il commento di Legambiente alla sentenza di condanna dell'Ilva per inquinamento da parte della Cassazione. Noi siamo soddisfatti: la legge italiana con una sentenza ha riconosciuto ciò che tutti quanti sapevamo: l'Ilva inquina in modo illegale. Riva è stato riconosciuto dalla legge italiana un inquinatore ed è stato anche condannato a pagare le nostre spese processuali. Valutazioni più articolate potete leggerle nel testo.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla bravura ed all'impegno del nostro Avv. Eligio Curci, a cui va la nostra profonda stima.
Contemporaneamente alle 2700 manifestazioni negli USA contro il Presidente-autocrate Donald Trump, anche nel capoluogo toscano hanno inscenato una protesta i residenti statunitensi.
Gli siamo accanto in questo momento come cittadini. Ma anche come volontari che fanno informazione e che credono nel potere della verità, nel giornalismo come esercizio del diritto alla conoscenza e come fondamento della democrazia.
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
Deceduta il 22 luglio 1997, fu vittima del Programa Nacional de Salud Reproductiva y Planificación Familiar voluto dal fujimorismo per controllare e limitare la riproduttività delle donne indigene e contadine
Domenica è stato davvero uno spettacolo vedere quasi 200 mila persone. Un arcobaleno di bandiere che a migliaia sventolavano lungo i 24 chilometri della Marcia. Ancora una volta da Assisi si è levata una voce forte: la pace è questione quotidiana di scelte quotidiane che coinvolgono tutti e tutte.
Sociale.network