I migranti africani di origine sub-sahariana sono vittime della violenza razzista nei territori controllati dai ribelli in Libia. FIDH denuncia "una situazione di estrema urgenza".
Dopo la richiesta dei governi francese ed italiano di rivedere il trattato di Schengen, che garantisce la libera circolazione delle persone all'interno dell'Ue, il governo danese ha reintrodotto, in violazione del trattato, i controlli alla frontiera mettendo in discussione una delle maggiori conquiste dell'Europa.
La redazione di Europace pubblica due comunicati sul blocco dei partecipanti al treno della dignità a Ventimiglia organizzato da Welcome e Uniti contro la crisi domenica 17 aprile.
La redazione di Europace pubblica il comunicato dell'Arci sulla tragedia nel canale di Sicilia con l'invito a un piccolo gesto individuale per dare simbolicamente la cittadinanza alle persone in fuga dall'Africa che sono morte in mare.
Per molti ormai la frontiera non è più un luogo, ma una condizione: una condanna all'inferiorità e all'esclusione. Contro la retorica dei paladini degli arabi che dilaga in questi giorni, l'antidoto più potente è l'ultimo libro di Luca Rastello: perché la nostra politica migratoria viola sistematicamente, istituzionalmente, i diritti umani più basilari. Ed è stata strutturata insieme a tre paesi: Libia, Egitto, Tunisia
21 migranti, infreddoliti e sofferenti rinvenuti mentre vagavano nei dintorni di una stazione ferroviaria di Vasto. Hanno immediatamente ricevuto la solidarietà del Comune, il cui assessore alle politiche sociali si è attivato immediatamente per i primi conforti, della Caritas che li ha ospitati e di un pub che ha fornito loro cibo e acqua.
Ma lì attende il rimpatrio. E' la settimana che porta al Natale, nella frenesia dello shopping consumista e nel luccichio dei lustrini e degli addobbi il nostro pensiero rimane a loro. Alla loro umanità per cui non sembra esserci spazio nella cattolica Italia che si prepara ai cenoni.
21 dicembre 2010 - Alessio Di Florio
Due morti tra gli occupanti del Parco Indoamericano
Era scomoda Angela, la sua "confidenza" con i reclusi non piaceva. "So che alcuni militari, e anche qualche volontario, in cambio di sigarette e schede telefoniche avevano rapporti sessuali con viados e prostitute. Chi protestava veniva sedato, spesso con le botte e messo in isolamento in una stanza priva di tutto"
Oggi in Italia, in nome di ideologie e di interessi economici si vuole avvelenare l'aria della convivenza civile. Proseguire verso questa china è irresponsabile e devasta ogni possibilità di futuro.
Lunedì 21 settembre. Violenza all'interno del centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d'Isonzo. La testimonianza di foto e video non riescono a lanciare l'allarme alla stampa nazionale.
Cara Amica e Caro Amico, in occasione della giornata del rifugiato, che si celebra il giorno 20 giugno, i Missionari Comboniani di Castel Volturno hanno organizzato un'iniziativa a livello nazionale di distribuzione di “permessi di soggiorno in nome di Dio” per tutti gli immigrati in un'azione ecclesiale, non violenta e provocatoria, contro la legge Bossi-Fini-Mantovano, per difendere i diritti dei nuovi schiavi, contro una legge lesiva dei diritti fondamentali della persona umana ed espressione di un governo e di una società incapaci di cogliere, riconoscere e considerare la ricchezza e la risorsa umana di cui tutti gli immigrati sono portatori.
3 giugno 2009 - Laura Tussi
Sulla situazione della xenofobia crescente in Italia
PeaceLink pubblica la lettera aperta di Jean-Paul Pougala, diventato cittadino italiano con Decreto Presidenziale il 2 luglio 2008, dopo 23 lunghissimi anni di attesa. La lettera è un atto di accusa al governo italiano sulla situazione dei migranti e il crescente odio verso gli stranieri nel nostro paese.
Questo ufficio si sta riempiendo di fantasmi e se non trovo il coraggio di rendere testimonianza alla loro vita ed alla loro morte, soffoco io e saranno dimenticati loro
7 dicembre 2007 - Daniela Pierini
Frontex sospende i pattugliamenti nel canale di Sicilia
Il ministro Paolo Ferrero (Prc) scrive una lettera aperta a tutti gli operatori dell'informazione per invitarli a una riflessione comune sugli «effetti devastanti» di un giornalismo che si ostina a fabbricare la figura dello straniero delinquente
Una bella, robusta, coraggiosa, trasversale e quanto mai sentìta anticipazione di come potrà essere il Peace Summit di Gerusalemme si è tenuta il 24 aprile a Tel Aviv. Dove in migliaia hanno riempito piazza Habima per la più grande manifestazione contro la guerra da quando la guerra è cominciata.
L’Archivio ha il fine di condividere la memoria di quanti hanno operato per rendere concrete le finalità ideali, sociali e civili da cui è nata la nostra Costituzione e che mettono al centro il valore universale della dignità umana.
Oggi, a ottant’anni dal 25 aprile 1945, la Resistenza assume un valore ancora più profondo. Qui trovate i frammenti di una storia locale, quella della lotta popolare a Voltana, ma anche tasselli di un mosaico più grande: la lotta collettiva per la libertà, per la dignità umana, contro l’oppressione.
Si ripropone qui un testo che fu scritto dal compianto maestro Francesco Silvagni per ricordare a Voltana, una frazione di Lugo di Romagna, il cinquantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
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