Progetto dell'Università: sarà realizzato nella zona industriale di Tricase
Investimento previsto di 100 milioni di euro su un'area di 150 ettari che prima ospitava il tessile-abbigliamento. Un villaggio delle energie rinnovabili per ridare fiato a uno dei distretti produttivi più colpiti dalla crisi del manifatturiero
Ma insomma questa diossina nei cibi che ingeriamo c’è o non c’è e se c’è ci dobbiamo allarmare o possiamo stare tranquilli? Come cittadino dovrei fidarmi di ciò che dice il prof. Assennato che è l’autorità pubblica in materia ma se sento dire ad ogni piè sospinto che mangio pane e diossina.
Che futuro si prospetta per gli operai dell’Ilva, della Cementir, della Edison che quotidianamente vanno a lavorare con la paura di morire o di ammalarsi di tumore?! Non vogliamo essere prese in giro. Gridiamo a nome di molti troppo piccoli per scrivere o che hanno già perso ogni certezza di cambiamento.
“Per la prima volta nella sua storia la Regione dispone del Piano Regionale delle Attività Estrattive, un atto di programmazione che, con alcuni limiti, indica certezze per chi esercita questa attività imprenditoriale e per il territorio…”
La Puglia, terra che si candida a diventare leader italiano nella produzione di energia da fonti rinnovabili, sbarca in terra tedesca alla Kermesse tecnologica. Da ieri fino al 24 la Regione espone alla fiera internazionale di Hannover. Le dichiarazioni di Sandro Frisullo, assessore regionale allo Sviluppo economico
Il punto ieri in un convegno: ora sono 146 i soggetti interessati (0-16 anni). Lo sostengono gli americani e ora l’Asl conferma questo legame ma evidenzia anche la necessità di un approfondimento scientifico
Dal 2007 c´è la legge regionale ma non prevede tariffe di concessione. Bucano e non pagano. Scavano senza mettere mani al portafoglio. La Puglia è l´Emmenthal d´Italia, la regione con il maggior numero di cave attive. Ragioni morfologiche, certamente. Ecco cosa ne pensa Legambiente
Il Comitato per Taranto intende esprimere la sua preoccupazione per i recenti risultati delle analisi che Arpa e Asl Ta stanno conducendo sugli animali e sulle acque dei pozzi a ridosso della zona industriale.
Tra le tante emergenze ambientali il nostro Paese ne annovera una che ci rende quasi unici nel panorama europeo: lo sfruttamento delle cave segue un regio decreto del 1927. La Basilicata non ha un piano legislativo, mentre la Puglia le da in concessione praticamente gratuita. Un panorama che, stando ai dati da Legambiente, riflette un preoccupante stato di caos e degrado del territorio
Il recupero degli inerti da demolizione e costruzione è una chimera nel nostro paese e per produrre il cemento richiesto dalle imprese edili, si continuano ad aprire cave e l'attività è in costante aumento. Le aziende faranno in modo di diminuire il disagio degli scoppi.
E' molto grave la notizia della presenza di diossina nell'acqua di un pozzo vicino all'area industriale di Taranto. La presenza di diossina nell'acqua è infatti un evento rarissimo. Emerge poi un altro gravissimo dato: la pecora trovata morta vicino all'ILVA era contaminata da diossina.
Il punto cruciale è “sviluppo sì, ma sostenibile”. Non è un caso che gli Stati che programmano e usano mezzi e ricchezze per uno sviluppo sostenibile siano democrazie! Creano ricchezza e posti di lavoro salvaguardando l’ambiente e la salute dei cittadini.
Il primo appuntamento “operativo” di Ecomunità è per sabato 19 aprile alla Chiesa della Croce per una giornata di pulizia. Per il 20 appuntamento sulla spiaggetta sotto il Nautilus, in Viale Virgilio, altro magico luogo della Taranto di un tempo, oggi, assolutamente abbandonato.
Sta per entrare nel vivo il progetto Tarantomia-adotta la città, elaborato e condotto da TarantoViva in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Contemporaneamente saranno portati a termine gli incontri di educazione ambientale dedicati alle scolaresche e tenuti dai volontari di TarantoViva
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