L'epilogo vergognoso di questa vergognosa guerra richiede a mio parere una netta condanna della Tavola della Pace. A che e' servito marciare da Perugia ad Assisi per ricordare Capitini se poi i ragazzi vedono torturare Gheddafi senza alcuna immediata presa di distanza di Napolitano e della stessa Tavola della Pace? Lo tsunami della "guerra giusta" oggi ha annichilito decenni di impegno di educazione alla pace e non possiamo continuare a fare finta di nulla.
25 ottobre 2011 - Alessandro Marescotti
Ancora spese militari per finanziare una guerra che viola la risoluzione 1973 dell'Onu?
Non è stata ancora rifinanziata la missione italiana. Ed è in corso una campagna di pressione sui parlamentari e il governo. Perché quei soldi non vanno ad esempio alle famiglie che non sanno come arrivare a fine mese?
Considerazioni dell'Ambasciatore Hardeep Singh Puri, Rappresentante Permanente d'India presso le Nazioni Unite di New York, sul ruolo offensivo delle forze di pace delle Nazioni Unite in Libia.
Ambasciatore Hardeep Singh Puri, Rappresentante Permanente d'India presso le Nazioni Unite di New York
Scrive il direttore di Rainews: "E' assolutamente ovvio (e penso di averlo detto più volte in onda) che la guerra contro il regime libico è cominciata in un modo ed è poi diventata un'altra cosa. D'altra parte, dopo che si era intervenuti e visti i rapporti di forza, se non si fossero bombardate a tappeto le postazioni dell'esercito libico si sarebbe rischiato di perennizzare la dittatura".
Hanno conquistato potere i veterani un tempo alleati di Al Qaeda e dei Taliban. Il caso del governatore militare di Tripoli, nominato non dal Cnt ma dalla Brigata Tripoli con l'aiuto della Cia
La Francia ha speso per la guerra 150 milioni di euro. In cambio si è aggiudicata 28 miliardi di dollari di contratti. L'Italia non vuole essere da meno. Ma chi firma questi contratti? Il Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) le cui milizie non riescono ad avanzare senza l'appoggio dell'aviazione Nato, la fornitura di armi (vietata dalla risoluzione Onu) e il supporto dei mercenari occidentali presenti sul campo di battaglia per addestrare i "ribelli"
L'accusa del regime era di essere dei contractor, mercenari al soldo dei ribelli
27 agosto 2011
Questi episodi atroci si ripetono, da parte dei “ribelli”, fin da aprile, ma nessuno ne ha parlato perché non rientrano nella narrazione sugli “alleati locali della Nato”
Ci permettiamo però di segnalarvi un servizio della francese France 24 secondo il quale invece ad Abu Slim i “ribelli” alleati della Nato hanno sterminato intere famiglie di ex funzionari
Abbiamo cercato di raccogliere in un'unica pagina alcune delle iniziative antiwar in corso. Come disse Albert Schweitzer: "Non aspettare che le cose succedano, falle accadere".
24 agosto 2011 - Associazione PeaceLink
Uccidere un capo di Stato è un crimine di guerra. I media che diffondono le immagini dei bombardamenti Nato senza informare sulle violazioni del diritto internazionale di fatto stanno creando "assuefazione al terrorismo"
I piloti Nato che bombardano per uccidere Gheddafi potrebbero essere deferiti al Tribunale Penale Internazionale per crimini di guerra. Non è un caso che il ministro della Difesa Ignazio La Russa non riferisce mai in Parlamento sui dettagli delle operazioni militari portate a termine.
24 agosto 2011 - Alessandro Marescotti
Il Sole 24 Ore rivela i segreti di questa offensiva su Tripoli
Sotto la copertura degli "aiuti umanitari" sono state fornite armi ai ribelli. Forze speciali francesi, personale statunitense di Cia e Special forces, contractors e squadre dello Special air service britannici insieme a incursori italiani assistono i ribelli nell'impiego di armi complesse come i missili anticarro e l'artiglieria. Lo rivela il Sole 24 Ore.
24 agosto 2011
Provate a fare una ricerca con Google e scoprirete che aveva le ore contate fin da febbraio
Lo ha detto Frattini il 12 maggio, poi il 16 maggio. Poi il 22 maggio ha aggiunto: "Siamo fuori tempo massimo". Non preoccupatevi. Questa frase ritornerà altre volte, tanto la gente mica ricorda tutto. In questo momento sullo scenario di guerra sono al lavoro i tecnici specializzati in Mind Control.
“Vivo e lavoro nell’area di Tajura e ogni notte in questi mesi hanno bombardato qua vicino. E’ difficile dormire mentre gli aerei rombano e peggio quando sentiamo il fracasso delle bombe. Cosa colpiscono qui? Non c’è più niente da colpire, più niente di militare".
In queste settimane e in queste ore potremmo conteggiare tutte le bugie di guerra che sono state diffuse. Decine e decine. Sarebbe stato un onore per voi non diffonderne neppure una avvertendo il telespettatore qual era la fonte, se era indipendente o di parte e se era stata verificata da voi oppure no. E invece...
La propaganda ha presentato questo epilogo come una marcia trionfale, con le truppe di Gheddafi che si arrendono e la popolazione che fa festa. Invece è di centinaia di morti il bollettino di guerra, destinato a peggiorare perché in gioco non c'è la vita umana ma il petrolio libico
22 agosto 2011 - Alessandro Marescotti
Leggete questa storia e pensate alla guerra di Libia che ogni giorno porta in rosso il bilancio statale e va avanti senza copertura finanziaria
Detesto essere definito un reporter di guerra. Prima di tutto perché ha l'amaro sapore d'averci fatto il callo. E in secondo luogo perché non si può raccontare una guerra senza conoscere le politiche che le soggiacciono.
La probabilità che in Libia sia stato utilizzato uranio impoverito sta crescendo in seguito allo spiegamento e all’uso di velivoli A-10 e Harrier AV-8B. L’ICBUW (Coalizione Internazionale per la Messa al Bando delle Armi all’Uranio) chiede che venga fatta pressione sugli Stati Uniti affinché chiariscano la situazione, e mettano fuori uso le munizioni all’uranio impoverito.
1 aprile 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
La settimana scorsa Copernicus, il programma satellitare europeo di osservazione della Terra, ha pubblicato l'immagine del giorno con la temperatura media della superficie del Mar Mediterraneo.
Con questa ordinanza verrebbe vietata anche una iniziativa di volantinaggio e sensibilizzazione dei turisti sui temi della pace e del rispetto dei diritti umani. Si promuove un'idea di turismo ridotto a svago passivo, privo di confronti con la realtà sociale e che limita persino la democrazia.
I metalmeccanici FIM-FIOM-UILM intervengono sulla Palestina: "Restare in silenzio è impossibile". I sindacalisti denunciano: "Questo è un massacro. È occupazione. È apartheid".
Sono strumenti partecipativi e decentrati che consentono di fare informazione dal basso. E' stato inoltre da oggi attivato www.noriarmo.it che rappresenterà sul web un riferimento sempre aggiornato per i gruppi impegnati nel movimento contro il riarmo.
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA
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