La propaganda ha presentato questo epilogo come una marcia trionfale, con le truppe di Gheddafi che si arrendono e la popolazione che fa festa. Invece è di centinaia di morti il bollettino di guerra, destinato a peggiorare perché in gioco non c'è la vita umana ma il petrolio libico
22 agosto 2011 - Alessandro Marescotti
Leggete questa storia e pensate alla guerra di Libia che ogni giorno porta in rosso il bilancio statale e va avanti senza copertura finanziaria
Detesto essere definito un reporter di guerra. Prima di tutto perché ha l'amaro sapore d'averci fatto il callo. E in secondo luogo perché non si può raccontare una guerra senza conoscere le politiche che le soggiacciono.
La probabilità che in Libia sia stato utilizzato uranio impoverito sta crescendo in seguito allo spiegamento e all’uso di velivoli A-10 e Harrier AV-8B. L’ICBUW (Coalizione Internazionale per la Messa al Bando delle Armi all’Uranio) chiede che venga fatta pressione sugli Stati Uniti affinché chiariscano la situazione, e mettano fuori uso le munizioni all’uranio impoverito.
1 aprile 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
Di fronte all'intervento militare in Libia, è necessario riflettere sull'efficacia delle azioni militari da parte delle democrazie liberali in situazioni di emergenza umanitaria.
Al momento in cui scriviamo non ci sono prove definitive che siano state utilizzate munizioni all'uranio impoverito da parte della coalizione statunitense, britannica, francese e italiana nel conflitto libico. Tuttavia esiste la possibilità che vengano utilizzate e ICBUW ricorda ai belligeranti gli obblighi imposti dal diritto internazionale umanitario.
22 marzo 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
Sul perché condanniamo l'intervento, non firmiamo appelli, cerchiamo di capire e lavoriamo per fare della Marcia Perugia-Assisi un'occasione di crescita nonviolenta per tutto il movimento pacifista
Il messaggio è arrivato ai suoi indirizzi e-mail, che vengono letti dai suoi assistenti, tra l'altro pagati anche con i nostri soldi. Il risultato è stato il silenzio assoluto. Questa è la coscienza di Massimo D'Alema.
28 maggio 2009 - Alessandro Marescotti
Furono uccise 16 persone e violate le Convenzioni di Ginevra
Oggi chiediamo che l'allora Presidente del Consiglio Massimo D'Alema offra pubblicamente le proprie scuse ad ognuna delle vittime con un atto formale e solenne.
Dai tentativi locali di riconciliazione delle etnie all'"indipendenza" pilotata dall'occupazione militare: i passaggi chiave e i retroscena della "guerra umanitaria" che ha creato dal nulla una repubblica amica della Nato.
Dalle carte segrete del Foreign Office l'idea di un colpo di Stato in Italia. Lo riferisce oggi il sito web di Repubblica. A dimostrazione che "i comunisti" in questo governo - a differenza del PCI di Berlinguer - non sembrano creare grandi problemi alla Nato. Il problema di togliere dal suolo italiano le attuali 90 bombe atomiche di Aviano e Ghedi-Torre - nonostante la fine della guerra fredda - non è neppure argomento di discussione.
13 gennaio 2008 - Alessandro Marescotti
Intervista ad Alessandro Marescotti sulla questione Ambientale
I bambini che giocano nel rione Tamburi, a ridosso del Mostro, provano a scommettere di che colore sarà il cielo al loro risveglio il mattino seguente. Di rado è blu, a volte arancio o viola, spesso “rosso mattone”. Vi raccontiamo la situazione di Taranto.
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Néné Bintu Iragi, Présidente de la Société Civile du Sud-Kivu, à l’Est de la République Démocratique du Congo. Intervention à la «Conférence pour la Paix et la Prospérité dans la Région des Grands Lacs », à Paris, le 30 octobre 2025.
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