PeaceLink si attende dal 2015 il deferimento del Governo Italiano alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea per il mancato rispetto dell'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'ILVA. A luglio abbiamo saputo che i bambini di Taranto registravano un eccesso di tumori pari al +54% rispetto alla media regionale. Il silenzio di Napolitano ha accompagnato la negligenza e l'accidia della classe politica di governo che non ha saputo inginocchiarsi di fronte a questo martirio.
Intervista ad Ana Sancho, responsabile (dal 1992) Marketing e Comunicazione per l'Associazione Bilbao Metropoli-30 che, insieme ad altre realtà pubbliche e private ha compiuto il miracolo di trasformare una grigia città industriale, soffocata dai fumi degli altiforni, in un modello di efficienza e tecnologia da esportare nel mondo.
Quali sono le sostanze cancerogene con cui i lavoratori entrano in contatto? Quali sono i diritti da mettere in campo per difendere la propria vita e la salute della cittadinanza? Questo vademecum nasce da un'esperienza didattica a scuola e crescerà nel tempo con altri approfondimenti.
6 novembre 2014 - Associazione PeaceLink
PeaceLink raccoglie l'appello della Camera di Commercio di Taranto per creare un think tank che elabori le idee di un nuovo sviluppo
Mentre nel mondo si costruisce una nuova prospettiva di sviluppo con la wiki-economia, l’open source e la condivisione delle innovazioni della terza rivoluzione industriale, a Taranto siamo fermi al carbon coke della prima rivoluzione industriale.
2 novembre 2014 - Alessandro Marescotti
A Taranto, come a Brescia, rischia di fallire il principio "chi inquina paga"
PeaceLink ha espresso contrarietà al riutilizzo nell'ILVA del miliardo e 200 milioni sequestrato dalla magistratura milanese per presunta evasione e frode fiscale.
A Taranto abbiamo chiesto i dati alla ASL e, dopo parecchie resistenze, hanno dovuto rivelare il numero terribile: in città ci sono 8900 malati di cancro. L'Istituto Superiore della Sanità ha certificato che qui a Taranto i bambini si ammalando di cancro con frequenza maggiore: il 54% in più rispetto alla media regionale.
PeaceLink scrive alla Commissione Europea dopo il trasferimento del “tesoretto” di 1,2 miliardi di euro all’Ilva in forza del decreto legislativo n.61 del 4 giugno 2013
In Europa l'AIA viene pagata dai privati e non dallo Stato. La somma di 1,2 miliardi di euro (frutto per la magistratura milanese di una truffa ai danni dello Stato) doveva rimanere "chiusa in una cassaforte" a garanzia del futuro di Taranto e degli stessi lavoratori dell’ILVA
29 ottobre 2014 - Alessandro Marescotti
Deputata eletta nel M5S e poi passata con gli ex-parlamentari di SEL guidati da Gennaro Migliore (quello che ha detto "un'emozione fare la tessera del Pd, mi sento a casa mia”)
Per una sua interrogazione parlamentare, l'on. Vincenza Labriola ha fatto copia-e-incolla dal sito di PeaceLink. Ampi stralci delle nostre pagine web appaiono in questa interrogazione, senza che venga mai citata la fonte. A scuola spieghiamo sempre ai nostri studenti che va citata la fonte informativa.
24 ottobre 2014 - Alessandro Marescotti
Svegliarsi e prendere una boccata d'aria cancerogena
Le misurazioni effettuate stamattina indicano concentrazioni superiori al fumo passivo. Poi il vento proveniente dal mare ha spostato la cappa dalla città
Il testo dell'informazione di garanzia e avviso conclusione delle indagini preliminari del 29 ottobre 2013 che sta alla base della richiesta di rinvio a giudizio emessa dalla Procura di Taranto
Il grave incidente nella raffineria di Milazzo nella notte tra il 26 e il 27 settembre: tra sviste, incompetenze e false rassicurazioni che danno solo la certezza di mettere a rischio la salute e l'ambiente.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori che da ieri notte sono in presidio permanente nel porto mercantile e chiediamo alle istituzioni di trovare soluzioni concrete e applicabili per uscire dall'impasse.
Tutto nasce dalla straordinaria storia dell'albero di kaki di Nagasaki. Sopravvissuto miracolosamente al bombardamento atomico del 9 agosto 1945, questo albero è diventato, nel mondo, un simbolo vivente di resilienza, memoria e speranza.
Nel 1973 compì un gesto coraggioso e pionieristico: si rifiutò di destinare la propria quota fiscale alle spese militari, devolvendo quella somma a un’associazione pacifista. In seguito si è preso cura della Casa della Pace di Tavarnuzze, sui colli fiorentini, ed è lì che lo abbiamo conosciuto.
All’inizio di marzo, in una fattoria nello stato del Jalisco, sono stati trovati dai Guerreros buscadores, uno dei tanti gruppi auto-organizzati dei familiari dei desaparecidos, centinaia di corpi carbonizzati all’interno di un vero e proprio campo di sterminio
Durante il corteo è risuonata forte la denuncia dei crimini contro l’umanità, più volte, invano, denunciati dalle organizzazioni internazionali, Onu in primis. E' stato lanciato anche un forte messaggio contro la corsa al riarmo.
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