Pubblichiamo in esclusiva la traduzione di un capitolo dall'ultimo libro di Joshua Frank, riguardante il sostegno del Partito Democratico alla criminale guerra d'agressione in Iraq.
Joshua Frank
Sembra probabile un ballottaggio tra Michelle Bachelet e Sebastiàn Piñera
Come Chamberlain negli anni 30, Blair è il pacificatore - “appeaser” [vedi nota a fondo pagina] - di un pericoloso potere globale. Dovrebbe essere in prigione, piuttosto che trovarsi in procinto di affrontare una elezione.
Nessun tipo di interpretazione strumentale per quanto articolata può riuscire a nascondere l'ostilità degli Iracheni nei confronti dell'occupazione degli Stati Uniti
Votare in nome di dio. E dei valori morali. Nei quali non figurano la giustizia, la pace, la solidarietà. Ma la guerra preventiva, la difesa degli interessi nazionali. Come i neoconservatori americani sono riusciti a vincere le elezioni, secondo l'analisi di David Batstone, direttore di una delle più prestigiose riviste delle Chiese di base.
Diario elettorale tra le speranze future e l'inferno presente dei palestinesi
Il giorno delle elezioni palestinesi a Gaza nel racconto di Luisa Morgantini, l'europarlamentare andata nei Territori occupati come osservatrice Ue. Dalla grande organizzazione nei seggi elettorali al calvario permanente soprattutto di donne e bambini ai check point israeliani
14 gennaio 2005 - Luisa Morgantini
Se il governo stravolge i risultati elettorali, gli italiani cosa fanno?
Il Congresso ha ratificato la vittoria, ma una protesta «storica» ha interrotto il voto. Brogli in Ohio Contestata legittimità dei «grandi elettori» dello stato. Non accadeva dal 1887. I «problemi» elettorali in un rapporto di 102 pagine
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
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