ilva
Per ILVA si intende generalmente lo stabilimento siderurgico di Taranto; a Genova vi sono altre lavorazioni dell'acciaio prodotto a Taranto. L'ILVA è al centro di polemiche e processi per le emissioni inquinanti.
- Lettera all'Arpa Puglia
Chiediamo di rendere pubblici i risultati dell'ultimo monitoraggio sulla diossina dell'Ilva
6 agosto 2009 - PeaceLink - nodo di Taranto Lettera al sindaco di Taranto sull'inquinamento da arsenico
6 agosto 2009 - PeaceLink - nodo di Taranto- Il sindaco di Taranto Ippazio Stefano accetta di fare altre analisi sull'arsenico
Arsenico a Taranto: PeaceLink replica a Confindustria
La serie storica delle stime emissioni di arsenico in mare a Taranto sono: 1116 kg/anno nel 2006, 1172 kg/anno nel 2005, 1087 kg/anno nel 2004, 1463 kg/anno nel 2003, 118 kg/anno nel 2002. Come mai si è registrata una così considerevole impennata dopo il 2002?6 agosto 2009 - A Laterza (TA) il 6 agosto interverrà Alessandro Marescotti (PeaceLink)
PeaceLink a Laterza per la presentazione del libro "La città delle nuvole" di Carlo Vulpio
E' in libro che racconta la storia dell'inquinamento a Taranto ed è scritto dal giornalista Carlo Vulpio, che sarà presente a Laterza alle ore 20.30 in Vico Balbo, nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele5 agosto 2009 - Dopo l'allarme lanciato da PeaceLink
Taranto come Gela: è caccia all’arsenico
I fondi ci sono o ci sarebbero secondo Giorgio Assennato direttore dell’Arpa. A Gela le emissioni stimate di arsenico sono di 264 chili mentre a Taranto ammontano a ben 1116 chilogrammi all’anno secondo i dati del registro Ines.Fulvio Colucci - Troppa diossina nelle carni e in particolare nel fegato di capre e pecore
Diossina a Taranto, forse blocco allevamenti entro 15Km dall'Ilva
2 agosto 2009 - Maria Rosaria Gigante - Anno scolastico 2008-9
"Ho paura di rischiare il mio futuro ma a mia mamma non gliene importa molto"
I miei studenti sono stati ovviamente coinvolti in attività di educazione e informazione ambientale. Questa è una serie di pensieri, racconti e riflessioni sull'inquinamento a Taranto, prendendo spunto dal dialogo educativo con i loro genitori e dal servizio giornalistico di Fiamma Tinelli e Pigi Cipelli sull'inquinamento a Taranto, pubblicato sul settimanale “Oggi”. Ne esce uno spaccato molto vario della società e della mentalità nella città più inquinata d'Italia.16 luglio 2009 - Alessandro Marescotti - Capi di bestiame contaminati. I tecnici della Asl hanno deciso di ampliare il raggio delle analisi fino a 20 km dall’Ilva
Allarme diossina fiato sospeso a Taranto
Un dato inquietante: concentrazioni oltre la soglia di legge nella carne e nel latte degli animali controllati in altri allevamenti tarantini. Verifiche sono in corso anche nei macelli di Bari. Sospetti sui «fegatini», in abbondanza nei menu dei ristoranti pugliesi.Fulvio Colucci - Interrogazione parlamentare e la risposta del Governo
Puglia, diossina e sicurezza alimentare
Il Governo ha risposto che nel 2008 è stato avviato il programma strategico «Ambiente e Salute», nel cui ambito viene sviluppato lo specifico studio (Sentieri), relativo al progetto «Il rischio per la salute nei siti inquinati: stima dell'esposizione, biomonitoraggio e caratterizzazione epidemiologica», che coinvolge anche il sito di Taranto.ANMVI Oggi - Intervista
Marescotti (Peacelink): «Ora il monitoraggio deve essere continuo»
Diossina all'Ilva di Taranto2 luglio 2009 - Fulvio Colucci - Inaugurato l'impianto dell'Ilva di Taranto che dovrebbe dimezzare le emissioni di diossina
"Una giornata storica"
«Per noi — ha commentato Alessandro Marescotti di PeaceLink — questo è un momento senz’altro positivo. Vogliamo che Taranto sia la città più “controllata” e pulita d’Italia».2 luglio 2009 - Taranto Sera - Verrà inaugurato l'impianto ad urea per dimezzare le emissioni di diossina
Sit-in cittadini di fronte alla Direzione Ilva per il 1° luglio con conferenza stampa "all'aperto" (ore 9.45)
I cittadini nel sit-in chiederanno l'applicazione del "campionamento in continuo", ossia del controllo 24 ore su 24 dei fumi29 giugno 2009 - Alessandro Marescotti - Intervento in vista del convegno di Taranto del 16 giugno sulle tecniche di monitoraggio
Vogliamo il Grande Fratello sulle emissioni di diossina
Noi riteniamo che l'Ilva e tutti gli impianti che producono diossina debbano essere continuamente sorvegliati da un "Grande Fratello" che non smetta di vigilare un solo minuto, 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno15 giugno 2009 - Alessandro Marescotti - Verso il varo della parte V della normativa EN-1048 sulle diossine
Il "campionamento in continuo" delle diossine, tecniche e metodologie
Sebastiano Romeo - Assessore all'ecologia del Comune di Taranto Giornata di studio sulle tecniche di monitoraggio delle diossine
Il Convegno vuole essere un occasione di incontro fra Agenzie di controllo, Centri di Ricerche, Università ed istituzioni impegnate nel settore del monitoraggio ambientale, ed i soggetti chiamati a gestire i siti sensibili per il rischio ambientale.- Aspettando l'AIA per l'Ilva di Taranto
AIA, migliori tecnologie e lotta all'inquinamento
Il nostro obiettivo è di combattere incompetenza e cialtronaggine, specialmente se praticate in malafede e contro i legittimi interessi della popolazione. I nostri alleati sono Internet, che mette a disposizione una quantità immensa di informazioni, e l’Unione Europea5 giugno 2009 - Biagio De Marzo - E' importante sapere se è contaminato o no
Ecco le foto del foraggio raccolto sotto la "ciminiera della diossina"
Pochi giorni fa è stato raccolto il fieno in balle a poca distanza dall'area industriale di Taranto e in particolare dal camino E312 dell'Ilva. Da quel camino che vedete in foto fuoriesce più diossina che quattro nazioni messe assieme, stando ai dati ufficiali dell'Eper sulle emissioni industriali europee. Anche se abitaste lontano, chiedetevi per un attimo: sulle vostre tavole potrebbe arrivare la diossina di Taranto?1 giugno 2009 - PeaceLink, Comitato per Taranto, AIL, Amici di Beppe Grillo Taranto - A proposito del referendum
«Chi vuol chiudere l’Ilva lo fa per protagonismo»
Losappio, inaugura il laboratorio Energylab di Arpa Puglia e Legambiente: «Negli ultimi 40 anni si è pensato erroneamente che l’aria, l’acqua, il suolo, fossero sempre disponibili a costo 0 e chiunque potesse consumarle all’infinito»27 maggio 2009 - Giuseppe Armenise Lettera aperta al Presidente Vendola
Pubblichiamo la lettera Aperta di Legambiente al Presidente Vendola: "Crediamo che il Presidente della Regione abbia il compito di individuare in tempi non “biblici”, ma ravvicinati, le soluzioni più idonee"25 maggio 2009 - LegambienteL'Ilva di Taranto aiuta la Chiesa del quartiere Tamburi "Gesù Divin Lavoratore": perché?
Lettera al giornale "Taranto Sera" sull'aiuto, da parte di chi inquina, alla Chiesa locale: "Mi sento molto amareggiata e offesa. Non posso credere che la nostra dignità valga così poco e che Taranto rinunci a pretendere investimenti a tutela dell’ambiente", scrive Rosanna MartiniForaggio e diossina
Siamo preoccupati sia per i danni economici e di immagine arrecati ai produttori locali e a tutta l'economia agroalimentare del territorio21 maggio 2009 - Amici di Beppe Grillo - Gruppo di Taranto- Dopo il formaggio, la carne e il latte, ora è pericoloso anche mangiare uova
Tracce di diossina nelle uova: ancora allarme a Taranto
Un rapporto del 2007, stilato dall’associazione di cittadini Tarantosociale e dal sito Peacelink sui database del Registro INES colloca Taranto in vetta alla classifica delle città più inquinate. Risposta all'Ilva sul 92% della diossina: è un dato fasullo? O no?
La dirigenza Ilva “litiga” con la matematica e con i dati del registro Ines. La cosa sorprendente è che i dati contenuti nel registro Ines non li ha forniti PeaceLink o l’Arpa: sono i dati che l’Ilva ha fornito al Ministero dell’Ambiente. Appello a Riva: "Caro presidente, la diossina può scendere di molto rispetto al quel 92%. Ma lasci perdere la matematica. Metta i filtri ai camini e li faccia funzionare".21 maggio 2009 - Peacelink«Gli altri non danno i dati, noi sì. È dell'Ilva il 21% della diossina»
Parla il responsabile Qualità e Sicurezza dello stabilimento siderurgico di Taranto. L’ingegner Adolfo Buffo, responsabile Qualità e Sicurezza dello stabilimento siderurgico di Taranto, dà una mano di smalto all’immagine catastrofica della più grande acciaieria d’Europa
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