In questi giorni una piccola delegazione di Pax Christi Italia è ospite dell'Arcivescovo Caldeo di Kirkuk, in Iraq, mons. Louis Sako, amico da lungo tempo, fino dai tempi dell’embargo, poi incontrato più volte in questi anni, in Iraq e in Italia. Con lui abbiamo fatto qualche considerazione alla luce dell'anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'uomo, 10 dicembre.
Gli Usa combattono a Baghdad da 1.348 giorni, il secondo conflitto mondiale ne durò «solo» 1.347. Ma è l'unica analogia, in Medio oriente Bush affonda sempre più nel fallimento. E una cosa è certa: oggi alla Casa bianca c'è il peggior gruppo di incompetenti a avere mai detenuto il potere a Washington dal '45
Come per lo studio di Lancet del 2004, la stampa mainstream americana è di nuovo riuscita a nascondere e far sparire i dati sulle vittime, decisamente imbarazzanti per gli Stati Uniti e le forze di occupazione di stanza in Iraq.
Ci uniamo all’appello del card. Martino contro la condanna alla pena capitale di Saddam Hussein, pur consapevoli della efferatezza dei crimini da lui commessi.
7 novembre 2006 - don Fabio Corazzina e don Renato Sacco
Un grafico riservato del Comando Centrale Usa, pubblicato dal New York Times, descrive un «indice di conflitto civile»: dice che la «pulizia etnica» dilaga e la violenza è a livelli record
L'invasione illegale dell'Iraq è costata la vita a 655.000 Iracheni. Secondo praticamente ogni esperto del Medio Oriente, le invasioni di Bush hanno radicalizzato il Medio Oriente Musulmano e distrutto la reputazione dell'America.
Bilal Hussein, un fotografo iracheno che l'anno scorso ha aiutato l'Associated Press a vincere un premio Pulitzer, è al suo sesto mese di reclusione in una prigione dell'esercito americano in Iraq. Non sa perché si trova lì, e neanche i suoi colleghi dell'AP lo sanno.
Massacri di civili in Iraq ad opera di milizie sciite, massacri di civili in Afghanistan ad opera della coalizione anti-taleban, attentati suicidi in paesi che non li conoscevano, centinaia di migliaia di palestinesi intrappolati a Gaza, il Libano messo a ferro e fuoco... Missione compiuta, aveva detto Bush tre anni fa. Non sembra. Quella contro la «mullahcrazia» è tutta ancora in corso La nostra guerra It's our war, proclama con fierezza l'ideologo neocon William Kristol.
Con il personale locale ha riabilitato un edificio che accoglie anche le
famiglie sfollate di Falluja
4 agosto 2006
Saranno il turismo e gli investimenti stranieri un possibile scudo ai venti di guerra che a intervalli sembrano di nuovo spirare anche in questa "isola felice" al nord dell'Iraq? Sicuramente, a molti la guerra non conviene.
Gli Usa ci hanno colpito basso. Dopo aver parlato di democrazia, adesso avallano la distruzione del paese
22 luglio 2006 - Michele Giorgio
Troppo spesso, presi da un quotidiano che ripete all’infinito gli orrori di tutte le guerre, dimentichiamo cosa è l’Iraq. Qui ritroviamo i miti, le leggende, gli avvenimenti storici che imparammo a conoscere negli anni della scuola...
Sempre da Andrea Misuri, il compagno di viaggio che questa primavera ha partecipato alla missione diplomatica dei "Sindaci per la pace", un nuovo racconto, una testimonianza viva seppure da un'altra angolazione.
Perché Iraq alla fin fine, vuol dire anche e soprattutto, con la sua storia millenaria, la culla della civiltà.
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
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