Non è solo l’Ilva ad avvelenare il cielo di Taranto, ma una serie di realtà imprenditoriali che contribuiscono a recare danni irreparabili alla nostra salute.
«Mi diedi molto da fare e partecipai a delle battaglie perché si costruisse il grande impianto siderurgico a Taranto. Abbiamo imparato, dopo, che bisognava essere più prudenti». Parole grondanti di amarezza, ma che rispondono ai sentimenti che oggi alimentano la battaglia per l´ambiente che sta mobilitando Taranto.
“Abbiamo trasmesso al Ministro la dichiarazione del Capogruppo di Forza Italia nella quale si afferma l’assenza di ogni intendimento dilatorio o di rallentamento del DDL sulle diossine e la volontà di abbreviare “i tempi previsti dal Governo Regionale” per la prescritta riduzione”.
Regione Provincia Comuni e associazioni contro il veleno del camino E312 (e contro la Prestigiacomo). La legge prevede che le emissioni rientrino nei limiti imposti dall’UE entro marzo e poi in quelli del protocollo di Aarhus entro il 2010.
Saranno in migliaia sabato mattina, c’è da scommetterci. E saranno forse molti di più rispetto alla marcia precedente. Le adesioni fioccano, la voglia di manifestare è tanta. Nessuno strumentalizzi l’urlo di una città contro i veleni. Sabato forse si scriverà una delle pagine più importanti di tutta la storia millenaria di questa città
Diciotto le associazioni promotrici, nove gli obiettivi da perseguire, 20mila le persone che ci si augura possano partecipare alla grande manifestazione contro l’inquinamento in programma sabato prossimo a Taranto.
Lunedì incontro con i Sindacati e la Confindustria per una ricognizione sull’Accordo di Programma finalizzato alla bonifica dell’area industriale. Duro commento di Pelillo al rinvio dell’esame del ddl.
Patrizio Mazza (primario di Ematologia) ad Affari: "Tumori aumentati del 40%. La situazione è drammatica, qui il triplo della diossina di Seveso". Il dilemma posti di lavoro-salute. Meglio senza occupazione che morti... Una legge regionale abbasserà i limiti di emissione di diossina.
La risposta dell'Arcivescovo Mons. Papa in merito alla richiesta di presenza del mondo cattolico alla Marcia contro l'inquinamento del 29 Novembre. Dopo l'appello al mondo dell'economia ecco l'appello alle forze politiche per fare fronte comune sulle questioni ambientali.
Un accordo per realizzare 5 MW di impianti fotovoltaici in Puglia e avviare lo sviluppo di ulteriori installazioni gia' in fase di completamento di iter autorizzativo, sia in Puglia che in Sicilia, per un totale di circa 30 impianti.
Superati i livelli, scatta il piano dei controlli. La fabbrica chiusa dal 1976 è ancora pericolosa: aperta la procedure per i metalli pesanti. L'Assessore: La Regione ha chiesto ufficialmente all´Eni di adoperarsi per risolvere la situazione.
Chiesto il supporto della Chiesa e del mondo dell'economia: Una Taranto avvelenata non ha futuro economico. La marcia è aperta a tutti. Si può aderire inviando una e-mail a altamareataranto@gmail.com
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