I diritti umani e le loro violazioni, nell'ultimo Rapporto di Amnesty International.
La voce del segretario generale e i numeri, i dati, le voci dell’annuario dei popoli e delle persone oppresse.
Cristina Mattiello
Se cade il Venezuela a perdere sarà l’America Latina
Al convegno di Amnesty International su “imprese, diritti umani e ambiente” - presente anche il nodo di Taranto di PeaceLink - si dà voce al diritto delle popolazioni ad essere informate e difese
In un’aula universitaria di economia sono stati ricostruiti i fatti che hanno preceduto l’incidente in una fabbrica di pesticidi che coinvolse la città indiana di Bhopal, sconvolgendo la vita di 500.000 abitanti. Ma sono state passate in rassegna decine di emergenze ambientali, con imprese che hanno sottoposto consapevolmente le popolazioni a gravi rischi e sofferenze, nella latitanza dei governi.
Amnesty International ha reso pubbliche qualche giorno fa le conclusioni delle proprie ricerche per cui nel corso del recente conflitto, Israele ha portato avanti una politica di deliberata distruzione delle infrastrutture civili libanesi, comprendente anche crimini di guerra.
Amnesty International denuncia gravi violazioni dei diritti umani causate da razzismo in Russia ed accusa il Cremlino di non fare nulla per impedire che i gruppi xenofobi neo-nazisti agiscano indisturbati e che vengano condannati solo per atti di teppismo e non per reati di razzismo.
Tutto passa dalle mani del presidente Afwerki e di pochi fidati uomini del partito: assetti istituzionali e militari, scelte politiche, programmi economici. Chi dissente, salta. L’opposizione eritrea all’estero, Amnesty International e il parlamento europeo denunciano gravi abusi. Ma nessuno ascolta. Soprattutto la Farnesina.
Le interazioni amicali si moltiplicano tramite i vari risvolti dell’impegno civile per la pace, la memoria, l’ambiente, il disarmo. Le amicizie vicine e lontane si consolidano nella solidarietà e nell’accoglienza
I Curdi e il Kurdistan, grazie alla loro accoglienza al Papa, hanno confermato, come sempre, di essere un popolo di pace e terra di accoglienza, fratellanza e convivenza tra culture, religioni ed etnie diverse, se questa terra viene lasciata e tenuta lontana dagli interessi politici ed economici.
7 marzo 2021 - Gulala Salih (Attivista per la pace e i diritti delle donne e dei bambini)
7 marzo 2021 - Haotian Wu, Marianthi-Anna Kioumourtzoglou, Allan C Just, Itai Kloog, Alison Sanders, Katherine Svensson, Nia McRae, Marcela Tamayo-Ortiz, Maritsa Solano-González, Robert O Wright, Martha M Téllez-Rojo, Andrea A Baccarelli
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