L'accusa del regime era di essere dei contractor, mercenari al soldo dei ribelli
27 agosto 2011
Questi episodi atroci si ripetono, da parte dei “ribelli”, fin da aprile, ma nessuno ne ha parlato perché non rientrano nella narrazione sugli “alleati locali della Nato”
Ci permettiamo però di segnalarvi un servizio della francese France 24 secondo il quale invece ad Abu Slim i “ribelli” alleati della Nato hanno sterminato intere famiglie di ex funzionari
Solo sette mesi fa Finmeccanica annunciava che la Libia avrebbe potuto avere un suo consigliere nel cda visto che i libici della Lia (fondo sovrano gestito dal ministero della difesa di Tripoli) erano entrati nel capitale della società con una quota del 2,01% delle azioni, oggi lancia missili aria-superficie a guida laser capaci di neutralizzare strutture fisse corazzate e sotterranee e quelli nati per la soppressione di radar nemici.
Battesimo di fuoco in Libia per i velivoli senza pilota UAV Predator B in dotazione alle forze armate italiane. Partiti da Amendola (Foggia) avrebbero lanciato bombe e missili bombe. Sigonella intanto si conferma capitale degli UAV USA.
Abbiamo cercato di raccogliere in un'unica pagina alcune delle iniziative antiwar in corso. Come disse Albert Schweitzer: "Non aspettare che le cose succedano, falle accadere".
24 agosto 2011 - Associazione PeaceLink
Uccidere un capo di Stato è un crimine di guerra. I media che diffondono le immagini dei bombardamenti Nato senza informare sulle violazioni del diritto internazionale di fatto stanno creando "assuefazione al terrorismo"
I piloti Nato che bombardano per uccidere Gheddafi potrebbero essere deferiti al Tribunale Penale Internazionale per crimini di guerra. Non è un caso che il ministro della Difesa Ignazio La Russa non riferisce mai in Parlamento sui dettagli delle operazioni militari portate a termine.
24 agosto 2011 - Alessandro Marescotti
Il Sole 24 Ore rivela i segreti di questa offensiva su Tripoli
Sotto la copertura degli "aiuti umanitari" sono state fornite armi ai ribelli. Forze speciali francesi, personale statunitense di Cia e Special forces, contractors e squadre dello Special air service britannici insieme a incursori italiani assistono i ribelli nell'impiego di armi complesse come i missili anticarro e l'artiglieria. Lo rivela il Sole 24 Ore.
24 agosto 2011
Provate a fare una ricerca con Google e scoprirete che aveva le ore contate fin da febbraio
Lo ha detto Frattini il 12 maggio, poi il 16 maggio. Poi il 22 maggio ha aggiunto: "Siamo fuori tempo massimo". Non preoccupatevi. Questa frase ritornerà altre volte, tanto la gente mica ricorda tutto. In questo momento sullo scenario di guerra sono al lavoro i tecnici specializzati in Mind Control.
“Vivo e lavoro nell’area di Tajura e ogni notte in questi mesi hanno bombardato qua vicino. E’ difficile dormire mentre gli aerei rombano e peggio quando sentiamo il fracasso delle bombe. Cosa colpiscono qui? Non c’è più niente da colpire, più niente di militare".
In queste settimane e in queste ore potremmo conteggiare tutte le bugie di guerra che sono state diffuse. Decine e decine. Sarebbe stato un onore per voi non diffonderne neppure una avvertendo il telespettatore qual era la fonte, se era indipendente o di parte e se era stata verificata da voi oppure no. E invece...
Dallo scoppio della crisi libica alle operazioni Odissea all'Alba e Unified Protector: analisi di un processo politico e sociale ancora in atto, della risposta militare internazionale e di ruolo, obiettivi e mezzi degli USA in questo contesto.
"Non è tollerabile che nel ventesimo secolo nei mercati di Tripoli e di Bengasi vengano venduti gli schiavi!" dichiarava nel 1911 Giolitti, il presidente del consiglio dei ministri.
28 maggio 2011 - Alessandro Marescotti
Le riserve energetiche libiche sono una fonte di ricchezza in Libia che, se completamente privatizzate, rappresenterebbero un consistente bottino di guerra
Nazemroaya analizza lo scenario economico che ha condotto alla destabilizzazione della Libia e ha preparato la strada all’attuale conflitto aperto, ponendo la nazione nelle condizioni di diventare la porta d’ingresso per i predatori dell’Africa.
All’inizio di marzo, in una fattoria nello stato del Jalisco, sono stati trovati dai Guerreros buscadores, uno dei tanti gruppi auto-organizzati dei familiari dei desaparecidos, centinaia di corpi carbonizzati all’interno di un vero e proprio campo di sterminio
Durante il corteo è risuonata forte la denuncia dei crimini contro l’umanità, più volte, invano, denunciati dalle organizzazioni internazionali, Onu in primis. E' stato lanciato anche un forte messaggio contro la corsa al riarmo.
Sosteniamo ogni iniziativa che contrasti il riarmo dell'Europa, in questa ora buia per tutti. La deriva militarista sta travolgendo le istituzioni europee. L'Europa, da culla del progetto di pace nato dopo le tragedie del Novecento, rischia oggi di trasformarsi nel suo opposto.
In Marocco, la protesta anti-genocidio si è trasformata in un gesto di coraggiosa disobbedienza: i lavoratori dei porti, sostenuti da migliaia di manifestanti, hanno rifiutato di caricare componenti militari destinati all'aviazione israeliana.
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