“Molti sapevano e non hanno fatto nulla”. Questa frase si adatta bene alla situazione di Taranto e al suo spaventoso inquinamento. Alle prime interrogazioni i governi neppure rispondevano. Tanti cittadini ora mettono al primo posto la sicurezza ambientale e il diritto alla salute e questo hanno chiesto di fare al presidente dei Verdi candidato Sindaco
Una "strana" norma la scorsa estate che, per il Golfo di Taranto, riduce l'estensione delle aree vietate alle trivellazioni e introduce concetti sconosciuti in questo ambito, come le "linee di costa" (che per delimitare le aree vietate seguono l'andamento delle coste, e non linee dritte) ... E tre mappe ancora più strane
21 aprile 2012 - Guido Picchetti
Lavorare con le bonifiche, avviare subito la messa in sicurezza d'emergenza della falda acquifera
Conferenza nella sala stampa della Camera dei Deputati lunedì 16 aprile alle ore 16 promossa da AIL (Associazione Italiana lotta alle Leucemie) Taranto, Altamarea, Ammalati cronici ed immunitari, Cittadinanzattiva/Tribunale dei diritti del malato Taranto, Comitato vigiliamo per la discarica, Donne per Taranto, Eticambiente, Fondo antidiossina Taranto, Impatto zero, Mondomare, Italia Nostra Taranto, PeaceLink, WWF Taranto, Associazione Culturale Pediatri (ACP) di Puglia e Basilicata
Sappiamo tutti quanto sia stato importante per i cittadini di Taranto l'incidente probatorio sulla maxi-perizia che collega la presenza degli inquinanti più pericolosi in città agli impianti Ilva. Ecco una sintesi della mia intervista al presidente di PeaceLink
13 marzo 2012 - Luciano Manna
Intervista ad Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
Dopo la maxiperizia dei periti della Procura che documenta il massiccio inquinamento causato dall'Ilva di Taranto, il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, scrive un'ordinanza
"Ravvisiamo connotati di natura politici", scrive il Direttore Generale. I calciatori del Taranto non potranno scendere in campo indossando la maglietta con lo slogan
24 febbraio 2012 - Alessandro Marescotti
E' confermata per stasera 24 Febbraio 2012 alle 23.30 la puntata di TV7 (Raiuno) su Taranto e l'inquinamento Ilva.
Il servizio televisivo prende spunto dalla manifestazione che venerdì 17 febbraio 2012 ha accerchiato la Procura di Taranto per chiedere verità e giustizia. Quel giorno infatti si è discussa la maxiperizia commissionata dalla magistratura che conferma il pesante inquinamento da diossina e altri cancerogeni emessi da Ilva. Il servizio di Tv7, curato dalla giornalista Carolina Casa, è la seconda puntata di un'inchiesta ampia e dettagliata che cerca di capire come mai un tale inquinamento sia stato possibile senza che la popolazione e i lavoratori fossero stati avvisati delle pericolose esposizioni a veleni capaci di provocare il cancro ed altre gravi malattie. Ad essere intervistato è anche Alessandro Marescotti, Presidente di PeaceLink (www.peacelink.it), l'associazione ecopacifista che, con un esposto alla procura e analisi sul formaggio locale, ha documentato la contaminazione della catena alimentare in atto, cosa confermata dalle verifiche della Asl di Taranto.
Le associazioni avevano chiesto ai cittadini di stringersi intorno al Tribunale, il 17 febbraio. Era lì anche un giornalista britannico che ne ha potuti contare tanti. E le prossime volte...
18 febbraio 2012 - Lidia Giannotti
PeaceLink aveva sostenuto le richieste dei militari per maggiori controlli ambientali
Scrive il rappresentante del CoCeR: "I militari hanno il diritto di conoscere la qualità dell’aria che respirano sul luogo di lavoro? E se gli Stati Maggiori corrispondono a queste esigenze, è un problema per Confindustria?"
Non c'è stata nessuna delega del Parlamento, e non si spiega l'inserimento di un comma nella normativa che punisce i reati ambientali e gli scarichi inquinanti delle navi (che attua due direttive europee)
27 luglio 2011 - Lidia Giannotti
Padre Dario Bossi nella campagna internazionale evidenzia il nesso fra sfruttamento minerario e disboscamento
La polvere rossa che si poggia sul quartiere Tamburi è la stessa polvere rossa che causa proteste in Brasile. La Vale è attualmente al centro di una campagna di contestazione internazionale coordinata dai missionari comboniani brasiliani che difendono la foresta Amazzonica e le popolazioni locali.
16 luglio 2011 - Alessandro Marescotti
Accade in queste ore. Il foraggio potrebbe arrivare in varie regioni italiane
Raccolgono il foraggio vicino all'Ilva e all'inceneritore di Taranto. Attorno all'area industriale le pecore continuano a pascolare. Ecco le balle che tutti possono vedere. Gli animali che potrebbero mangiare inquinanti cancerogeni. Sulle tavole arriverà carne, latte e formaggio.
La manifestazione, organizzata dal Fondo Antidiossina, partirà il 2 aprile. In preparazione il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo per ottenere il trasferimento delle famiglie e dei bambini che vivono a ridosso dell’acciaieria
E’ stato fatto veramente il possibile per proteggere la popolazione dalla miscela di sostanze tossiche, polveri e ritardi che la colpiscono così duramente? Ecco le parole dei parlamentari (prossimamente vedremo le risposte del Governo)
A Taranto, nell’estremo sud italiano, la popolazione muore a fuoco lento da mezzo secolo, nell’indifferenza delle autorità. Responsabili le acciaierie, che generano inquinamento mortale a base di amianto, Co2 e diossina. Queste forniscono 10 milioni di tonnellate di acciaio per anno, ossia la più grossa produzione di Europa. Un sistema nel quale le fortune generate per alcuni valgono bene il sacrificio di qualche migliaio di operai e abitanti del vicinato.
Xavier Renou, cofondatore del movimento dei disobbedienti francesi, nostro ospite a Taranto per animare un laboratorio di disobbedienza civile ed azione diretta non violenta, racconta le sue prime impressioni dopo un breve ma intenso soggiorno.
28 ottobre 2010 - Pierangela Fontana
Due discipline sono state stipate dentro il D. Lgs. 155/2010 “per un’aria più pulita in Europa”
Il testo di legge (D.LGS. 152/2007) che attuava in Italia le regole europee su alcune sostanze pericolose per la salute, tra cui il benzo(a)pirene (DIRETTIVA 2004/107/CE), viene modificato, traslocato e mimetizzato all’interno di un’altra normativa. La relazione del governo presenta i passi indietro come una conquista...
4 ottobre 2010 - Lidia Giannotti
Modello di lettera da scrivere ai parlamentari (andare alle note per gli indirizzi)
Richiesta di ripristino del decreto legislativo 152/2007 a tutela della salute contro l'inquinamento cancerogeno da benzo(a)pirene. Con il recente decreto legislativo 155/2010 fino al 31 dicembre 2012 le città con più di 150 mila abitanti potranno avere intere zone con un inquinamento superiore a 1 nanogrammo a metro cubo senza che vi sia un obbligo di individuazione della fonte inquinante e di intervento per la sua efficace riduzione. La precedente normativa stabiliva un obbligo di intervento a partire dal 1° gennaio 1999. E' stato stimato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che ogni aumento di 1 nanogrammo a metro cubo di benzo(a)pirene potrebbe determinare un rischio di nuovi 9 casi di cancro ogni 100.000 persone.
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
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