Annullamento in via di autotutela, ai sensi dell’art. 21 nonies della legge n. 241/90, del nulla osta di fattibilità prot. n. 4184 del 24.5.2005 rilasciato dal Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco
6 aprile 2007 - Il Comitato per il no al rigassificatore di Taranto
Il Commissario Prefettizio Blonda invece aveva "stoppato" il Piano Regolatore Portuale in data 25 agosto 2006 perché il rigassificatore era previsto a ridosso della città
All'interno del Piano, che ora si vorrebbe approvare in tutta fretta, spunta il rigassificatore, senza che la città ne sappia nulla. I giochi di potere in corso sembrano un "blitz preventivo" per fare trovare un "atto compiuto" al prossimo Presidente dell'autorità portuale, Michele Conte, notoriamente contrario alla collocazione dell'impianto all'interno del porto e vicino alla città
11 febbraio 2007 - S. N.
Le abbaglianti offerte dell’Eni: antica ma sempre valida strategia di mercato
Obiettivi? maggiore capacità di raffinazione che passerà da 6.5 a 11 milioni di tonnellate all’anno; aumento della produzione di energia, ottimizzazione dei collegamenti e le connessioni con i giacimenti della vicina Val d’Agri, in Basilicata
Taranto. Siamo all’interno dell’area del porto. E proprio qui, dove il 1 maggio 2006 si è bucato un serbatoio dell’Agip, in mezzo a questi impianti, che la società spagnola Gas Natural ha chiesto l’autorizzazione alle amministrazioni locali e ai ministeri competenti di costruire un rigassificatore, impianto classificato a rischio di incidente rilevante.
Ricomincia a Taranto il processo alla grande industria, difesa, fra gli altri, dall'ex deputato Rocco Maggi, già sottosegretario dell'Ulivo. I difensori della grande industria tarantina hanno un precedente "artistico" in Walter Scotti, già portavoce dei Verdi locali. Ma non è finita qui: per il suo centenario la CGIL si è fatta sponsorizzare dall'Ilva
Sarebbe pericolosamente illusorio pensare che il Pentagono intenda diminuire la presenza di forze militari Usa in Italia e nel Mediterraneo. Basti ricordare che la marina Usa ha il suo centro principale a Napoli, dove è stato trasferito il quartier generale delle Forze navali Usa in Europa che prima era a Londra, e che, oltre a La Maddalena, dispone della base aeronavale di Sigonella e si sta preparando a utilizzare più efficamente il porto di Taranto.
Il giallo dei tanti decessi nel reparto ematologia dell'Ospedale di Pesaro. Il padre di Lorenzo: "Io invito tutte le persone che hanno visto un loro caro perdere la vita in quel reparto, di venire allo scoperto e denunciare la cosa"
22 luglio 2005 - Giacomo Alessandroni
Una grande opportunità per riaprire la questione ambientale a Taranto
La Tavola Rotonda organizzata dall'Associazione TarantoViva ha rilanciato la tematica ambientale a Taranto all'indomani del nuovo assetto istituzionale del territorio ed all'indomani dell'atto d'intesa
Inquinamento industriale a Taranto: raddoppiati i tumori negli ultimi trent'anni (circa 1.200 decessi l'anno). Sotto accusa da parte degli ambientalisti il patto d'intesa di Provincia e Comune con l'Ilva.
Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
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