Il mondo ha visto abbastanza sofferenza, abbastanza distruzione. È il momento di costruire una prospettiva in cui la pace sia la norma, non l'eccezione. Siamo tutti responsabili di costruire un futuro migliore per le generazioni future, e la pace è il primo passo fondamentale verso questo obiettivo.
12 settembre 2023 - Alessandro Marescotti
Scelta assolutamente inopportuna del Comune di Milano
La decisione del Comune di Milano di concedere il suo patrocinio a una mostra celebrativa del Battaglione Azov ha sollevato preoccupazioni legittime riguardo al suo impegno storico per l'antifascismo e i diritti umani.
9 settembre 2023 - Alessandro Marescotti
Scattano le misure cautelari, autorizzata la prosecuzione delle indagini
Ma quali sono le ragioni per cui Yurii Sheriazhenko rischia cinque anni di carcere e il sequestro dei beni personali? I servizi segreti ucraini scrivono che la sua azione "potrebbe portare alla disorganizzazione delle preparazioni alla mobilitazione militare".
16 agosto 2023 - Redazione PeaceLink
"Nessuno dovrebbe mai ricattare l'umanità con la minaccia di un attacco con armi nucleari"
È altamente irresponsabile fare affidamento sulla speranza che un conflitto nucleare limitato possa essere gestito e impedito di degenerare in una guerra nucleare globale.
Yurii Sheliazhenko, leader pacifista ucraino e ricercatore nel campo della nonviolenza, è accusato di aver violato il codice penale ucraino scrivendo un testo dal titolo "Agenda per la pace" che era stato inviato al presidente dell'Ucraina Zelensky.
Questo è un aggiornamento della situazione. PeaceLink è in contatto costante con Yuri Sheliazhenko e nei prossimi giorni metterà al corrente il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella di questa grave azione del governo ucraino e dei suoi servizi segreti.
5 agosto 2023 - Redazione PeaceLink
Milley aveva paragonato la situazione dell’Ucraina alla prima guerra mondiale
Intorno al Natale del 1914, aveva detto Milley, "c’era una guerra che non si poteva vincere sul piano militare". Eppure i leader europei avevano deciso che l’unica scelta fosse spingere per una vittoria totale. Un milione di morti diventarono 20 milioni alla fine della guerra.
Non sono i confini a dividere i popoli ma l'arroganza delle classi dirigenti. C'è chi si rifiuta di combattere. Yuliy Dubovyk, voce della sinistra ucraina, dice: "Io e molti altri ucraini siamo contrari all'adesione dell'Ucraina alla NATO e all'escalation con le repubbliche separatiste e Mosca".
Mientras por un lado, el gobierno ucraniano mostraba una aparente sensibilidad hacia el tema y prometía a Human Rights Watch investigar el posible uso de bombas de racimo por parte de sus propias tropas, por otro lado, solicitaba a Biden poder tenerlas en gran cantidad.
Alors que d'un côté, le gouvernement ukrainien faisait preuve d'une sensibilité apparente à la question et promettait à Human Rights Watch d'enquêter sur l'éventuelle utilisation de bombes à sous-munitions par ses propres troupes, d'un autre côté, il demandait à Biden d'en avoir en grande quantité.
While on one hand, the Ukrainian government showed apparent sensitivity to the issue and promised Human Rights Watch to investigate the possible use of cluster bombs by its own troops, on the other hand, it requested from Biden to have them in large quantities.
Mentre da un lato il governo ucraino mostrava apparente sensibilità alla questione e prometteva a Human Rights Watch di indagare sull'uso eventuale delle bombe a grappolo da parte delle proprie truppe, dall'altro invece richiedeva a Biden di poterne avere in gran quantità.
9 luglio 2023 - Alessandro Marescotti
Disponibili continui aggiornamenti su PeaceLink e su Sociale.network
Dagli Usa bombe a grappolo all'Ucraina, il no dell'Onu e la Nato si divide: Italia, Gb e Spagna contrarie. Quella che era stata presentata come una guerra di difesa della popolazione ucraina si sta trasformando in una guerra con armi indiscriminate vietate dalle convenzioni internazionali.
9 luglio 2023 - Redazione PeaceLink
L'ONU esprime preoccupazione anche per "torture, maltrattamenti e violenze sessuali"
Il rapporto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) elenca dettagliatamente varie violazioni. Il rapporto ricorda ad esempio che "gli arresti non eseguiti in conformità con il diritto nazionale costituiscono una privazione arbitraria e illegale della libertà".
Documento firmato da numerosi giuristi e diplomatici riunitisi a Roma il 30 giugno. Questo documento si propone di tradurre in iniziativa politica il diffuso e crescente desiderio di pace che attraversa l’Italia e l’Europa.
7 luglio 2023 - Redazione PeaceLink
I russi hanno un vantaggio nell’artiglieria compreso tra le cinque e le dieci volte
Le forze ucraine hanno sicuramente subito perdite molto maggiori rispetto ai loro avversari russi, per un motivo: la Russia ha molta più artiglieria dell’Ucraina. Nella guerra di logoramento, l’artiglieria è l’arma più importante sul campo di battaglia.
“È incredibile quanto poco di ciò che sta accadendo venga raccontato. Ho seguito quattro guerre e non ho mai visto un tale divario tra la drammaticità del conflitto e l’esiguità della sua documentazione da parte della stampa dall’altro”, ha dichiarato Luke Mogelson, collaboratore del New Yorker.
Kuleba risponde stizzito chiudendo la strada a questa idea, definendola frutto della propaganda filorussa. Per Kuleba il popolo ucraino è uno e uno solo e non ha senso parlare di una componente russofila nei territori contesi.
2 luglio 2023 - Redazione PeaceLink
Intervista a Yuri Sheliazhenko, segretario del Movimento Pacifista Ucraino
E' il punto di riferimento a Kiev del movimento pacifista internazionale. Collabora con l’Ufficio Europeo per l’obiezione di coscienza e la War Resisters International. Dice: "Sono minacciato, rischio la vita, viene fatto pubblicamente il mio nome come nemico perché parlo contro i guerrafondai".
Un lungo elenco di associazioni ucraine ha criticato i pacifisti che organizzano marce, chiedono il cessate il fuoco e si oppongono all’invio di armi. Yurii Sheliazhenko, segretario del movimento pacifista ucraino, prende le distanze da questo appello e parla di "astroturfing"
29 giugno 2023 - Alessandro Marescotti
Risposta all'appello della "società civile ucraina" che protesta contro noi pacifisti
Il fanatismo può far breccia anche fra i sostenitori delle cause giuste. Per la fine della guerra in Ucraina occorre sostenete l'unica cosa sensata: un referendum che faccia decidere alle popolazioni il loro futuro. Usando la matita, non la canna del fucile.
Da quando è iniziato il conflitto russo-ucraino nella base aerea di Ramstein si riunisce la NATO per programmare le azioni di sostegno all'Ucraina. Guardando alla Storia e ai precedenti della NATO, i manifestanti temono che da qui gli USA lanceranno operazioni militari in tutto il mondo.
Nota informativa sulle possibili azioni. Tutti i gesti, dichiarati e resi pubblici, di opposizione e non collaborazione alla macchina della difesa armata, con versamenti alternativi di pace, radicati in profondi convincimenti di coscienza, vanno comunicati al centro coordinatore della campagna.
26 giugno 2023
Vertice internazionale di Vienna per la pace in Ucraina
Non si può negare che parlare sia meglio che uccidere. La negazione della pace è stupida e vergognosa. Il mio messaggio a tutti i negazionisti della pace: per favore usate la vostra conoscenza per affermare la pace. Dobbiamo abbandonare la grande menzogna che i pacifisti lavorano per il nemico.
Nell’obiettivo di ottenere una descalation, facilitando intanto una ripresa dei colloqui fra i due paesi, i capi di Stato di Sudafrica, Zambia, Senegal, Comore, Uganda, Congo ed Egitto hanno incontrato ieri il presidente ucraino a Kiev e oggi incontrano il presidente russo
"Can Journalism Survive AI?" was the provocative title of one of the key presentations at the recent International Journalism Festival in Perugia (#ijf24, April 17-21). Young activists from a local social center, "Turba", say no, it cannot.
“Il giornalismo può sopravvivere all'AI?” è stato il titolo provocatorio di una delle presentazioni chiave al recente Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (#ijf24, 17-21 aprile). I giovani attivisti del centro sociale perugino “Turba” rispondono di no.
Yeheli Cialic è il coordinatore di Mesarvot, una rete di giovani obiettori di coscienza israeliani. Lo abbiamo incontrato e intervistato a Bologna, dove ha partecipato a un evento organizzato da Assopace Palestina.
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